io l'impresa febbraio 2013 - CNA Informa

News dai
mestieri
CNA Bologna
La produzione vede ancora nero
Previsioni 2013, male chimica, plastica e legno
Qualche spiraglio di luce per le imprese meccaniche
Colpirà ancora duro la crisi per le imprese
bolognesi della produzione, in
particolare nei settori della chimica,
della plastica e del legno. Qualche
spiraglio invece per le imprese della
meccanica. Peggiora ulteriormente la
tenuta dell’occupazione, continuano
le difficoltà nel programmare investimenti.
Chi esporta o ha investito in
ricerca prevede performance migliori
rispetto a chi non ha puntato su internazionalizzazione
e innovazione.
Sono questi i dati più interessanti che
emergono dalla periodica analisi effettuata
da Cna Bologna sulle sue imprese
della produzione. In sostanza il
campione di imprese intervistate prevede
un 2013 ancora di gravi difficoltà,
seppur lievemente inferiori al pessimo
2012. Non si può certo parlare
di ripresa, ma qualche piccola luce in
fondo al tunnel le imprese della meccanica
cominciano a vederle.
La prima parte dell’analisi ha riguardato
il secondo semestre 2012: solo
il 12% degli intervistati ha registrato
un aumento di fatturato, per il 59%
c’è stato un calo, il 29% ha dichiarato
una stabilità. Tutti dati peggiori
rispetto alla stessa analisi effettuata
un anno fa sul secondo semestre
del 2011, a conferma che lo scorso
anno è stato uno dei peggiori in assoluto
degli ultimi tempi. E per i primi
sei mesi dell’anno cosa prevedono le
aziende Cna del manifatturiero? Solo
l’11% prevede una crescita del fatturato,
il 44% una diminuzione e il 45%
una stabilità. Focalizzando i singoli
settori, la chimica e la plastica hanno
previsioni molto negative, le aziende
del legno confermano una crisi ormai
conclamata, per la meccanica il
segnale previsionale pur negativo è
di miglioramento delle aspettative rispetto
allo stesso periodo dello scorso
anno. Preoccupano le previsioni
sull’occupazione. Le imprese che la
aumenteranno sono l’8%, 21 aziende
su 100 pensano di essere costrette
a ridurla, stabili il 71%. Questo dato
ovviamente si aggiunge ad anni in cui
l’occupazione è stata in calo costante.
Le imprese che prevedono l’utilizzo di
ammortizzatori sociali sono il 37%, lo
scorso anno erano il 35%. Infine per
quanto riguarda gli investimenti solo il
45% conferma i programmi, la cancellazione
riguarda il 21 % delle imprese,
in precedenza era il 15%.
Il discorso cambia se si focalizza l’attenzione
sulle imprese che hanno investito
in export e ricerca. Il 32% delle
aziende intervistate è internazionalizzato,
per loro le previsioni di aumento
18
di fatturato salgono al 24%, rispetto
all’11% della media. Le imprese che
hanno investito in ricerca e innovazione
sono il 25% del campione e anche
per loro le previsioni di aumento del
fatturato salgono al 25%. Insomma
export e ricerca fanno bene all’impresa.Focalizzandoci
sulle cause della
crisi, è sempre la diminuzione degli
ordini la preoccupazione maggiore,
per il 30% del campione. La riduzione
degli ordini ormai copre un terzo delle
imprese e le insolvenze sono ormai
un quinto del campione.
Nel prossimo semestre quale prevede sarà l’andamento
del suo fatturato rispetto allo stesso periodo del 2012?
Crescerà 11%
Diminuirà 44%
Sarà stabile 45%
Nel prossimo semestre quale prevede sarà l’andamento
dell’occupazione rispetto allo stesso periodo del 2012?
Acconciatura/Estetica
Crescerà 8%
Diminuirà 21%
Sarà stabile 71%
“Affitto di poltrona”,
per Cna Benessere è impraticabile
Si definisce “affitto di poltrona” l’ipotesi di rendere possibile ai titolari dei saloni
di Acconciatura e di Estetica affittare una parte del proprio salone ad un
altro collega, un’ipotesi tesa a diminuire per l’Imprenditore le proprie spese
fisse per condividerle con un altro collega con cui, comunque, non sussisterebbe
alcun legame societario. Il seminario che si è svolto a Milano lo
scorso 14 gennaio ha fatto il punto della situazione da cui emerge che sono
ancora di là dall’essere risolte le problematiche relative all’inquadramento
fiscale dell’ancora ipotetica “poltrona in affitto”, mentre nulla si è intrapreso
sul fronte della regolamentazione Inail, Inps, Camere di Commercio, Istituzioni
e regolamenti locali. Ed è per questo che, permanendo tutte le perplessità
sulla formula “affitto di poltrona”, le incognite operative e di mercato,
ed i rischi a carico delle imprese, la posizione di Cna – Benessere e Sanità
di Bologna, continua ad essere quella della impraticabilità di operazioni di
“affitto di poltrona” o di “affitto di cabina” .