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A R T E
Avvicinandosi alla villa, il giardino si disciplina assumendo perfette forme geometriche
costeggiate da ampi sentieri squadrati, popolati da figurine che passeggiano.
Il grandioso complesso architettonico venne eretto tra il 1777 e il 1780 per ospitare
l’arciduca Ferdinando durante il periodo estivo su progetto dell’architetto
Giuseppe Piermarini, che si ispirò al modello delle ville settecentesche lombarde
costruite secondo lo schema a U delle regge di Versailles a Parigi e Schönbrunn
a Vienna.
La struttura centrale, articolata su due piani, dà origine a due ali di identica altezza
terminanti con due avancorpi cubici più bassi – la Cappella Reale a sinistra e
la Cavallerizza a destra – da cui si sviluppano lateralmente delle ali subalterne,
aperte verso il cortile d’onore.
Due ordini di finestre scandiscono la facciata che viene animata al centro dall’imperiosa
scalinata.
L’applicazione degli ordini classici riguarda esclusivamente il corpo nobile, terminato
dopo un solo anno di lavoro.
Al suo interno erano situati gli appartamenti arciducali e quelli destinati all’in-
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