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Il significato del ritratto pittorico nella società - Artleo.It

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Enrico Castelnuovo- <strong>Il</strong> <strong>significato</strong> <strong>del</strong> <strong>ritratto</strong> <strong>pittorico</strong> <strong>nella</strong> <strong>società</strong><br />

era a tavola mangiava in vasi antichi bellissimi, e cosí tutta<br />

la sua tavola era piena di vasi di porcellana, o d’altri ornatissimi<br />

vasi. Quello con che egli beveva era coppa di cristallo<br />

o d’altra pietra fina. A vederlo in tavola cosí antico<br />

com’era, era una gentilezza 27 .<br />

È un peccato che a questo <strong>ritratto</strong> letterario non se<br />

ne possa contrapporre uno dipinto, ma il Niccoli muore<br />

nel 1437 e a questa data un <strong>ritratto</strong> di tal genere era<br />

impensabile; <strong>del</strong> resto ancora attorno all’anno 1490,<br />

vale a dire quando Vespasiano lo scrive, non se ne trovano<br />

equivalenti <strong>nella</strong> pittura fiorentina.<br />

La consacrazione <strong>del</strong>la formula di profilo per il <strong>ritratto</strong><br />

autonomo sembra proprio discendere dalla medaglia<br />

antica e ad esclusione di altre questa formula doveva<br />

essere impiegata a fini celebrativo-commemorativi. È<br />

probabile anzi che a un certo punto avesse assunto un<br />

autentico e immediato <strong>significato</strong> simbolico: in un dittico<br />

di Piero di Cosimo ad Amsterdam, rappresentante<br />

Giuliano da Sangallo e suo padre Francesco Giamberti,<br />

è il <strong>ritratto</strong> <strong>del</strong> defunto, quindi l’immagine che per eccellenza<br />

ha valore commemorativo, a esser rappresentata di<br />

profilo. È questo il valore dei ritratti di Giuliano de’<br />

Medici di Botticelli, fatti dopo la congiura dei Pazzi, o<br />

piú tardi <strong>del</strong>la Simonetta Vespucci di Piero di Cosimo<br />

o ancora ma questa volta con valore volutamente arcaizzante<br />

<strong>del</strong> <strong>ritratto</strong> di Savonarola di Fra Bartolomeo 28 .<br />

<strong>Il</strong> particolare <strong>significato</strong> che il profilo assume <strong>nella</strong> tradizione<br />

fiorentina deve essersi stabilito a un certo momento<br />

e sovrapposto a quello originale (che era quello di porre<br />

su piani diversi la sacra immagine e il terrestre donatore)<br />

quando il <strong>ritratto</strong> di profilo esisteva già da tempo.<br />

Ha rilevato il Panofsky che la pittura nordica – derivandolo<br />

dall’italiana – aveva conosciuto il <strong>ritratto</strong> di<br />

profilo, e l’aveva praticato, seppur non esclusivamente,<br />

fin verso il 1420, l’aveva quindi abbandonato comple-<br />

Storia <strong>del</strong>l’arte Einaudi 10

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