Il significato del ritratto pittorico nella società - Artleo.It
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Enrico Castelnuovo - <strong>Il</strong> <strong>significato</strong> <strong>del</strong> <strong>ritratto</strong> <strong>pittorico</strong> <strong>nella</strong> <strong>società</strong><br />
<strong>del</strong>l’Angelo a Zaccaria, il Vasari ci dà una spiegazione che<br />
potrebbe essere definita neofeudale:<br />
Nella quale storia mostrando che a sacrifizi de’ tempii<br />
concorrono sempre le persone piú notabili, per farla piú<br />
onorata ritrasse un gran numero di cittadini fiorentini che<br />
governavano allora quello stato e particolarmente tutti quelli<br />
di Casa Tornabuoni, i giovani et i vecchi 53 .<br />
Questa unione dei «sacrifizi nei tempii» e <strong>del</strong>le «persone<br />
piú notabili», questa pretesa di «rendere piú onorata»<br />
la scena sacra, grazie alla nobiltà dei personaggi<br />
rappresentati (un po’ come dire che la nobiltà degli attori<br />
dà lustro al dramma sacro piuttosto che viceversa)<br />
sembrano fortemente databili. E databili piú al tempo<br />
<strong>del</strong> Vasari e di Cosimo I che a quello <strong>del</strong> Ghirlandaio e<br />
di Lorenzo il Magnifico. In realtà, come ha bene dimostrato<br />
il Warburg, in questa irruzione di contemporanei<br />
nei sacri avvenimenti vi erano fini propiziatori, analoghi<br />
a quelli che spingevano a collocare realistici simulacri<br />
di cera accanto alle sacre immagini, per assicurarsene<br />
la protezione. Quanto agli scopi propagandistici, essi<br />
sono troppo evidenti perché vi si insista ulteriormente.<br />
In poche altre occasioni l’immagine dipinta e scolpita ha<br />
assunto un tale ruolo <strong>nella</strong> celebrazione di una civiltà.<br />
Con Giotto la pittura era diventata un elemento fondamentale<br />
<strong>del</strong>la cultura fiorentina, e lo svolgersi <strong>del</strong><br />
Quattrocento aveva consacrato questa posizione. <strong>Il</strong><br />
nascere <strong>del</strong>la riflessione sull’arte e <strong>del</strong>la storiografia artistica<br />
ne testimoniano. Esistono tuttavia dei limiti.<br />
Per molto tempo il <strong>ritratto</strong> fiorentino resta civile e<br />
biografico prima che psicologico. Paragonando i mercanti<br />
fiorentini degli affreschi <strong>del</strong> Ghirlandaio ai confratelli<br />
johanniti di Haarlem in una tavola di Gertgeen<br />
tot Sints Jans, oggi a Vienna, Alois Riegl, nel suo saggio<br />
sul <strong>ritratto</strong> di gruppo olandese, notò come i primi,<br />
Storia <strong>del</strong>l’arte Einaudi 23