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Chioviri di Venniri Santu - alphonse doria

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32<br />

LA DISPENSA<br />

Nel Sabato Santo del millenovecentosessantasei in un podere <strong>di</strong> contrada<br />

Funtanagranni una compagnia <strong>di</strong> parenti si preparavano per la Santa<br />

Pasqua. Il signor Mario aveva procurato un agnellone meraviglioso, alle<br />

prime ore del giorno, prima che i bambini si fossero svegliati, l‟aveva<br />

scannato e appeso per fargli scolare il sangue. Era una compagnia<br />

abbastanza numerosa. Chi puliva davanti la roba, chi preparava tavoli e<br />

se<strong>di</strong>e, ognuno si dava da fare, sempre con il rispetto all‟amato Signore<br />

morto, però già si respirava aria <strong>di</strong> festa. I bambini giocavano, le donne<br />

stavano impastando il pane e gli uomini facevano qualche lavoretto<br />

nell‟orto, mentre altri raccoglievano qualche legno per portare a<br />

temperatura il forno pronto per infornare. Quando in quel silenzio<br />

mattutino da sopra la collinetta si udì un motore d‟auto, era una<br />

cinquecento. Come spuntò si fece una strombata festosa. La strada<br />

poderale arrivava circa a cento metri dalla roba. I bambini, gli adulti e i<br />

cani si sono avvicinati così videro scendere due preti: uno sembrava una<br />

montagna e l‟altro piccolino con una testa rotonda e due orecchie gran<strong>di</strong>,<br />

<strong>di</strong> quelle veramente così dette da prete. Sempre da quella cinquecento,<br />

sono scesi due madre cristiane e una piccola suora. Saluti abbracci e baci<br />

accoglienza festosa. In una festa più si è meglio è. Nel l‟orto non mancava<br />

niente, pertanto non era un problema giungere questi posti a tavola.<br />

Angelina, madre cristiana, con quel suo carattere sempre ottimista, mise a<br />

conoscenza la compagnia che cercando il modo <strong>di</strong> fare rilassare i preti, che<br />

avevano avuto una settimana faticosa, tra pre<strong>di</strong>che e funzioni, pensò ai<br />

cugini <strong>di</strong> Funtanagranni.<br />

-Avete fatto bene, siete i benvenuti, non datevi preoccupazioni!<br />

-Questo è don Carlo Mangia, questo padre Giovanni Spirdo, la sorella<br />

Cristina dei Carmelitani Scalzi e la signora Agnese, non occorre<br />

presentarvela perché la conoscete già.<br />

Strette <strong>di</strong> mano, schiaffetti ai ragazzini e parole <strong>di</strong> convenienza che i preti<br />

sono bravi ad elargire.<br />

Don Carlo, in tutta la sua magnificenza e con una voce portentosa che<br />

sicuramente sentivano anche quelli <strong>di</strong> contrada Landro:<br />

-Per questo incontro bello, e magnifico, ricordando nostro Signore,<br />

recitiamo tutti insieme un Pater noster … - Incominciò e tutti in coro <strong>di</strong>

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