Chioviri di Venniri Santu - alphonse doria
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“Con queste carte scritte hanno preso in giro interi popoli. Hanno fatto<br />
<strong>di</strong>ventare Gesù un servo del potere. Quando gli <strong>di</strong>ssero a Gesù s‟era<br />
giusto pagare le tasse a Cesare che aveva colonizzato il suo popolo, c‟è<br />
scritto, c‟è scritto, che ha risposto:- fatemi vedere una moneta, <strong>di</strong> chi è<br />
quest‟effige e questa scritta?- Gli hanno risposto: -<strong>di</strong> Cesare!- Allora lui<br />
<strong>di</strong>sse a loro: -Per questo motivo date a Cesare quello che è <strong>di</strong> Cesare e a<br />
Dio quello che è <strong>di</strong> Dio!- E così stettero zitti tutti. Ma io <strong>di</strong>co e chi è<br />
Andreotti che se ne uscì con una battuta! Lo stesso Gesù che fece pentire a<br />
Zacheo <strong>di</strong> essere esattore <strong>di</strong> Pilato? E lo convinse ad abbandonare quel<br />
posto <strong>di</strong>sonorevole! Lo stesso Gesù che <strong>di</strong>ceva fossero simili il mestiere<br />
dell‟esattore e quello della prostituta che vende il proprio corpo per sol<strong>di</strong>.<br />
Poi in questo passo parla <strong>di</strong> Dio e non <strong>di</strong> suo Padre. E‟ questa è la buona<br />
notizia <strong>di</strong> Gesù, il credo, che Dio è suo Padre e Padre Nostro!I vangeli<br />
sono stati scritti nel quarto secolo dopo Cristo, appositamente per mettere<br />
d‟accordo il potere politico e la religione!”<br />
Salvatore che non parlava e se ne stava a labbra strette, per paura che i<br />
sputi gli andavano in bocca, pensava che padre Spirdo gli avrebbe saputo<br />
rispondere se fosse stato presente.<br />
…<br />
Il signor Mario, finito il racconto, rimase un po‟ su pensiero a testa bassa<br />
per quella sconfitta. Salvatore per allentare quel momento invitò tutti:<br />
-Beviamo!<br />
Così bevvero festanti.<br />
-Facciamo questo brin<strong>di</strong>si a l‟agnellone <strong>di</strong> Mario!- Ridendo sfotté mastro<br />
Ignazio.<br />
-Io non ho molta confidenza con i preti.- <strong>di</strong>sse Salvatore –Ma ho una fede<br />
gran<strong>di</strong>ssima al nostro Santissimo Crocifisso, perché è veramente<br />
miracoloso. E <strong>di</strong> generazione a generazione lo abbiamo portato in<br />
processione il tre <strong>di</strong> maggio. Io ora ho lasciato il posto a mio figlio. Don<br />
Paolo <strong>di</strong>glielo tu le volte che lo hai <strong>di</strong>pinto come puntualmente si è messo<br />
a piovere …<br />
-Vero è, ma il Crocifisso <strong>di</strong> Montallegro è ancor più miracoloso!- Disse<br />
seriamente Paolo tanto che tutti si guardarono stupiti, come <strong>di</strong>re: “e non se<br />
ne sa niente?”