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Le onde, la cui causa prima è legata al vento, sono i movimenti della superficie.<br />

Le maree, che nelle nostre acque sono poco avvertite, sono movimenti periodici che si<br />

ripetono con cicli precisi, dovuti all’attrazione esercitata dai corpi celesti, dalla luna in particolare,<br />

sulla massa d’acqua, che deforma la superficie del mare innalzandola rispetto al livello normale.<br />

Sono quattro le fasi di marea: l’innalzamento, o flusso di marea; l’alta marea, in cui l’altezza<br />

raggiunge il suo apice; il riflusso di marea, fase di abbassamento del livello della superficie<br />

marina; e la bassa marea, in cui l’altezza del mare raggiunge il livello minimo. Il tutto accade in<br />

un arco di tempo di 24 ore e 50 minuti, che corrisponde al tempo impiegato dalla luna per<br />

compiere una rivoluzione attorno al nostro pianeta. Le maree più alte, dette sigiziali, si verificano<br />

durante particolari allineamenti della terra con il sole e la luna e possono raggiungere<br />

un’escursione di parecchi metri. In Mediterraneo il fenomeno è meno imponente rispetto a quello<br />

che accade nel Mare del Nord o negli oceani, dove l’escursione di marea raggiunge diversi metri,<br />

mettendo giornalmente allo scoperto estesissimi tratti di fondale marino, influendo <strong>qui</strong>ndi<br />

pesantemente sulla composizione e sulla struttura delle comunità che vivono in questa fascia.<br />

Le correnti, infine, hanno una notevole importanza biologica sia perché influiscono su tanti<br />

parametri fisico-chimici (come la temperatura, la salinità e i nutrienti) sia perché assicurano il<br />

ricambio dell’acqua e l’apporto di nutrienti e di cibo ai vegetali e agli animali bentonici che si<br />

nutrono di particelle in sospensione. Le correnti di risalita dai fondali oceanici, dette correnti di<br />

upwelling, assicurano la risalita dei nutrienti derivanti dalla decomposizione ad opera degli<br />

organismi dei fondali. Anche le correnti dunque permettono la distribuzione geografica delle<br />

specie, svolgendo un ruolo fondamentale sia per la regolazione della temperatura delle acque<br />

superficiali e profonde, che per il trasporto di sostanze nutritive e di stadi giovanili di organismi<br />

marini. Le correnti sono generate in gran parte dalle variazioni di temperatura e sono <strong>qui</strong>ndi al<br />

tempo stesso un utile indicatore dei cambiamenti climatici e uno dei fattori a risentirne<br />

maggiormente, a volte anche in modo imprevedibile.<br />

I fattori biotici<br />

Oltre ai fattori abiotici, alla composizione degli ecosistemi contribuiscono altri fattori legati<br />

alla vita stessa e alle relazioni tra le forme di vita. Tra gli organismi si instaurano <strong>qui</strong>ndi relazioni<br />

di cui abbiamo già parlato e che influenzano la composizione e la struttura della comunità: la<br />

competizione tra le specie per le risorse presenti nel biotopo, la creazione di nicchie ecologiche<br />

e l’affermarsi di specie dominanti, che caratterizzano il biotopo stesso e le relazioni tra specie<br />

che sono alla base delle catene alimentari, ovvero predazione, parassitismo, commensalismo,<br />

simbiosi.<br />

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ELEMENTI DI OCEANOGRAFIA DI BASE

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