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GLOBICEFALO (Globicephala melas)<br />

È chiamato balena o delfino pilota per la sua abitudine di formare gruppi che seguono<br />

fedelmente un individuo più anziano. Trascorre molto tempo nuotando pigramente<br />

in superficie, formando branchi anche piuttosto grandi, ma è in grado di trasformarsi<br />

rapidamente in un nuotatore veloce capace di immergersi oltre i 600 m di profondità.<br />

Insieme alla pseudorca è la specie più soggetta a spiaggiamenti, forse per la forte<br />

coesione gregaria del branco. È lungo fino a 5 o 6 m e può raggiungere un peso di<br />

quasi 2 t. Il corpo è allungato e muscoloso, di colore nero brillante o grigio, con un<br />

caratteristico capo tondeggiante e una pinna dorsale che ricorda un berretto frigio.<br />

Frequenta le acque dalla profondità superiore ai 2.000 m delle zone temperato fredde<br />

e lo si può osservare ad una distanza media dalla costa superiore ai 40 km. Nel<br />

Mediterraneo è abbastanza comune, più diffuso nella porzione occidentale del bacino<br />

e facilmente osservabile nel mar Ligure e nelle acque a ovest della Sardegna.<br />

TURSIOPE (Tursiops truncatus)<br />

Di colore grigio uniforme, più chiaro sul ventre, misura sino 4 m. Nuotatore abilissimo,<br />

ama esibirsi in salti ed esercizi acrobatici che esegue per puro piacere o per<br />

comunicare con gli altri membri della sua specie. Può superare i 30 km/h<br />

immergendosi sino a 600 m e rimanendo sott’acqua anche 8 minuti. Ha un<br />

comportamento molto complesso e tra i diversi individui si formano complicati rapporti<br />

sociali. Vive in piccoli gruppi di 8-10 esemplari, di norma formati da femmine con i<br />

piccoli non ancora svezzati. I maschi adulti a volte formano coppie che si riuniscono<br />

alle femmine solo nella fase della riproduzione, mentre i giovani svezzati possono<br />

formare vere e proprie bande. La femmina partorisce generalmente un solo piccolo<br />

ogni tre o quattro anni. Si nutre soprattutto di pesci, ma non disprezza calamari e<br />

seppie. È una specie molto sensibile all’in<strong>qui</strong>namento; i forti rumori delle imbarcazioni<br />

possono disturbare il loro sensibilissimo apparato uditivo (biosonar) fino a spingerli<br />

ad abbandonare l’area.<br />

SQUALO ELEFANTE O CETORINO (Cetorinhus maximus)<br />

È il più grande pesce del Mediterraneo visto che può superare i 12 m di lunghezza;<br />

è dotato di cinque enormi fessure branchiali; il muso è lungo e conico. Ha due pinne<br />

dorsali e una coda grande, falcata e simmetrica. I denti, invece, sono numerosi,<br />

piccoli e ad uncino. Vive nella fascia temperata fredda di Atlantico, Pacifico ed<br />

Indiano; nel Mediterraneo è presente quasi ovunque ad eccezione delle coste sud<br />

orientali e, principalmente, tra il mar Ligure e l’Isola d’Elba e nel medio basso<br />

Adriatico. È presente sia lungo le coste che in mare aperto, prediligendo le zone<br />

ricche di plancton; si spinge a volte molto vicino alla riva o all’interno di baie.<br />

Generalmente solitari o in coppia, possono formare anche gruppi numerosi.<br />

Nonostante l’aspetto minaccioso, questo gigante è in realtà un innocuo filtratore che<br />

si nutre di plancton, uova, larve e stadi giovanili di pesci e crostacei, filtrando grandi<br />

quantità d’acqua attraverso le fessure branchiali. Durante la stagione calda compie<br />

lunghe migrazioni in cerca di acque più fresche.

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