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Ippogrifo 2007 - Comune di Jesi

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Oceania in cui aveva ammirato<br />

i canguri e i koala e <strong>di</strong> quando<br />

emozionato in televisione<br />

aveva visto il primo uomo andare<br />

sulla luna.<br />

Come il giorno precedente,<br />

perse la cognizione del tempo<br />

e l’unica cosa che lo riportò alla<br />

realtà e lo costrinse ad abbandonare<br />

i suoi ricor<strong>di</strong> fu il fatto<br />

che l’ora <strong>di</strong> pranzo si avvicinava.<br />

Si alzò dalla poltrona e si <strong>di</strong>resse<br />

in cucina, aprendo il frigo<br />

capì che nel pomeriggio avrebbe<br />

dovuto andare a far la spesa<br />

se non avesse voluto morire <strong>di</strong><br />

fame. Tirò fuori dal suo frigo<br />

color panna quel poco che c’era<br />

e mangiò <strong>di</strong> gusto, tutto quel<br />

ricordare lo aveva affamato<br />

molto.<br />

Dopo che da bravo uomo <strong>di</strong><br />

casa aveva sparecchiato e aveva<br />

lavato i pochi piatti che aveva<br />

usato, si accasciò sulla poltrona.<br />

Avrebbe avuto voglia <strong>di</strong> giocare<br />

a dama come faceva con suo<br />

padre dopo pranzo. Non era<br />

mai riuscito a batterlo: era negato,<br />

lo ammetteva, e perdeva in<br />

continuazione, ma si <strong>di</strong>vertiva<br />

comunque moltissimo. Gli piaceva<br />

stare con suo padre, si sentiva<br />

al sicuro con lui e gli piaceva<br />

moltissimo quando con la<br />

pipa riusciva a fare i cerchietti<br />

<strong>di</strong> fumo; se lo ricordava benissimo<br />

con quei pantaloni marrone<br />

chiaro, e quella camicia<br />

bianca con la cravatta nera.<br />

Nonostante fosse passato molto<br />

tempo dalla sua morte gli occhi<br />

si inumi<strong>di</strong>rono e gli sfuggì una<br />

lacrima che non sarebbe stata<br />

l’unica, ma si ricordava bene<br />

le ultime parole che gli aveva<br />

detto: “Non piangere figliolo<br />

perché sappi che me ne vado<br />

felice, non ho rimorsi e se potessi<br />

rinascere rifarei tutto quello<br />

che ho fatto. Non voglio vederti<br />

triste, sii felice in vita come lo<br />

sono stato io”.<br />

Subito pensò alle tante belle<br />

cose che aveva fatto con lui e<br />

la tristezza si allontanò; la felicità<br />

che aveva provato vivendo<br />

con lui e con sua madre sarebbe<br />

stata sempre con lui.<br />

“Non piangere perché qualcosa<br />

è finito, sorri<strong>di</strong> perché è accaduta”<br />

Gabriel Garcia Marquez<br />

Dopo questi pensieri si preparò<br />

per fare la spesa, si tolse le ciabatte,<br />

si mise i suoi pantaloni<br />

migliori, la camicia bianca, il<br />

cappotto nero e le sue scarpe <strong>di</strong><br />

cuoio regalo del nipote, prese<br />

il portafoglio e le chiavi <strong>di</strong> casa<br />

e, dopo essersi assicurato <strong>di</strong><br />

aver spento tutte le luci, uscì.<br />

L’aria della città era come sempre<br />

densa <strong>di</strong> smog, che in quel<br />

periodo invernale aveva ad<strong>di</strong>rittura<br />

ingrigito la neve che era<br />

caduta pochi giorni prima. Ai<br />

suoi tempi, ricordava, questo<br />

non accadeva.<br />

Decise che sarebbe andato a<br />

far la spesa a pie<strong>di</strong> non solo per<br />

un’ispirazione ambientalista,<br />

ma anche per il fatto che c’era<br />

un tale traffico che alla fine il<br />

tempo che avrebbe impiegato<br />

sarebbe stato lo stesso.<br />

Incamminandosi fu colto però<br />

dalla voglia improvvisa <strong>di</strong> passare<br />

per il suo quartiere natale:<br />

dopotutto a cena sarebbero<br />

venuti suo figlio e suo nipote, i<br />

quali come sempre lo riempivano<br />

<strong>di</strong> provviste come se stesse<br />

per scoppiare una carestia.<br />

Perciò, anche se non si fosse<br />

trattenuto molto al supermercato,<br />

avrebbe potuto comunque<br />

preparare un lauto pasto.<br />

Una volta imboccato il viale<br />

natio cercò con gli occhi la<br />

madonnina al crocicchio della<br />

strada.<br />

Quella era infatti l’unica cosa<br />

che non era cambiata in tutto<br />

questo tempo, se la ricordava<br />

con un vestito verde e rosso<br />

anche se adesso, probabilmente<br />

per restauro, indossava un<br />

can<strong>di</strong>do vestito azzurro chiaro.<br />

La sua casa si trovava esattamente<br />

<strong>di</strong> fronte alla madonnina<br />

dall’altra parte della strada,<br />

dove ora non c’erano<br />

nient’altro che delle banalissime<br />

villette a schiera.<br />

Guardando il suo orologio<br />

da taschino, anch’esso<br />

ricordo <strong>di</strong> famiglia, si <strong>di</strong>resse<br />

al supermercato, dove si<br />

trovavano centinaia <strong>di</strong> persone<br />

intente come lui a fare<br />

la spesa. Velocemente<br />

entrò passando sotto<br />

quelle luci al neon<br />

intermittenti che<br />

avvolgevano<br />

l’e<strong>di</strong>ficio, il periodo natalizio<br />

era appena finito e le luci non<br />

erano state ancora rimosse.<br />

Dopo aver selezionato con rigore<br />

il minimo in<strong>di</strong>spensabile - la<br />

borsa della spesa non doveva<br />

pesar troppo altrimenti non<br />

avrebbe potuto nemmeno sollevarla<br />

- ed aver pagato, si avviò<br />

verso casa. In una mezz’oretta<br />

giunse alla sua porta e l’aprì<br />

con fatica: aveva sempre problemi<br />

con l’aprire la serratura da<br />

quando aveva cominciato a<br />

essere astigmatico, ma per fortuna<br />

l’appuntamento con l’oculista<br />

per i nuovi occhiali si<br />

avvicinava.<br />

Entrato si <strong>di</strong>resse subito in cucina<br />

per sistemare la spesa , apparecchiò<br />

la tavola per quattro e<br />

iniziò a cucinare qualcosa .<br />

Poco dopo suonarono alla porta,<br />

suo figlio e sua moglie con il suo<br />

nipotino erano arrivati. Subito si<br />

misero ad aiutarlo e in poco<br />

tempo avevano preparato tutto<br />

il necessario per la cena.<br />

Felice come tutte le volte che lo<br />

venivano a trovare, si sedette a<br />

tavola con loro: suo nipote era<br />

tutto suo padre, scuro <strong>di</strong> pelle<br />

con quei grossi occhi marroni<br />

e i capelli neri.<br />

I lineamenti del volto invece<br />

assomigliavano <strong>di</strong> più a quelli<br />

della madre, così come quel<br />

naso insolitamente piccolo per<br />

un africano: <strong>di</strong> lui, un tipico<br />

europeo nord occidentale, non<br />

aveva preso nulla tranne che la<br />

lingua e gli usi, eppure quello<br />

era suo nipote e ne andava<br />

molto orgoglioso.<br />

Si ricordava <strong>di</strong> quando aveva<br />

adottato suo figlio contro<br />

il parere <strong>di</strong> tutti.<br />

Lui,<br />

uno scapolo, che voleva adottare<br />

un bambino per <strong>di</strong> più africano.<br />

Aveva dovuto lottare<br />

molto perché ciò avvenisse,<br />

aveva vissuto quasi due anni tra<br />

le scartoffie prima <strong>di</strong> poterlo<br />

vedere.<br />

Ma in quel momento più che<br />

mai non si pentiva dello sforzo<br />

che aveva fatto: aveva combattuto<br />

ma nello sforzo <strong>di</strong> ieri aveva<br />

ottenuto la felicità <strong>di</strong> oggi, e,<br />

come suo padre, anche lui<br />

avrebbe rifatto tutto quello che<br />

aveva fatto per adottarlo.<br />

Dopo aver cenato, si mise a parlare<br />

sul <strong>di</strong>vano con il figlio mentre<br />

il nipote con la madre vedeva<br />

la TV. Gli parlò dei suoi ultimi<br />

pensieri, dei suoi ricor<strong>di</strong>. Il figlio,<br />

dopo averlo ascoltato attentamente,<br />

gli chiese: “Vuoi giocare<br />

a dama, papà?”<br />

In quel momento capì che tutti<br />

gli eventi che aveva vissuto avevano<br />

un senso, tutto quello che<br />

aveva dato gli era stato ridato,<br />

così come quel fiore tra i sassi<br />

in montagna anche lui era riuscito<br />

a fiorire; oltre al bellissimo<br />

presente che aveva con sé portava<br />

tutti i bei ricor<strong>di</strong>, e il suo<br />

viaggio nella memoria lo avrebbe<br />

accompagnato per sempre<br />

insieme a quello che sarebbe<br />

stato.<br />

“La vita è un viaggio, viaggiare<br />

è vivere due volte” Omar<br />

Khayyam<br />

Mark Bakkum, I C L.C.<br />

13<br />

<strong>2007</strong>

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