Ippogrifo 2007 - Comune di Jesi
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<strong>2007</strong><br />
PROGETTO FO<br />
INIZIATIVE DI STUDIO E UN CONVEGNO PER VALORIZZARE L’OPERA DEL GEOLOGO NATO A JESI NEL 1884<br />
ENRICO FOSSA MANCINI<br />
UN PROGETTO RIVOLTO AGLI STUDENTI, CON RICERCHE TRA CLASSICI E STORIA NATURALE<br />
Per ricordare la figura <strong>di</strong> Enrico Fossa Mancini, geologo nato<br />
a <strong>Jesi</strong> alla fine dell’800 e morto in Argentina nel 1950, autore<br />
<strong>di</strong> poderose opere <strong>di</strong> geologia e paleontologia, il nostro Liceo<br />
ha organizzato un progetto <strong>di</strong> durata biennale che coinvolge alcune<br />
classi articolandosi in ricerche, iniziative <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento e<br />
un convegno dal titolo “Enrico Fossa Mancini e la storia naturale<br />
dell’Appennino”, che si svolgerà il 5 maggio prossimo presso il<br />
Palazzo della Signoria della nostra città.<br />
Si tratta <strong>di</strong> un’iniziativa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o che interessa <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>scipline, dalle<br />
scienze alla filosofia alle lingue e letterature classiche e che si propone,<br />
attraverso lavori svolti dagli alunni sotto la guida dei docenti,<br />
<strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re aspetti legati sia alla conoscenza più <strong>di</strong>retta delle<br />
tematiche scientifiche connesse con l’opera dello stu<strong>di</strong>oso, sia - più<br />
estensivamente - al modo che la cultura antica e moderna ebbe <strong>di</strong><br />
porsi in relazione con le questioni <strong>di</strong> storia naturale e con gli argomenti<br />
che furono oggetto della sua indagine.<br />
In particolare, un interessante e stimolante percorso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, tutto<br />
fondato sulla lettura e sulla traduzione <strong>di</strong> testi latini e greci, è stato<br />
condotto a partire dal passato anno scolastico nell’attuale classe III<br />
B. Interrogandosi su come gli antichi “leggessero” le testimonianze<br />
naturali del loro passato e su come interpretassero i fossili che in misura<br />
abbondantissima venivano reperiti nelle loro terre, si sono potute<br />
delineare le tracce <strong>di</strong> un quadro complessivo <strong>di</strong> notevole complessità<br />
e suggestione, che si raccorda in maniera affascinante e per certi<br />
versi inattesa con le notizie in nostro possesso sul loro modo <strong>di</strong> pensarsi<br />
nella storia. Ne è scaturito che le immagini mitiche che essi creavano<br />
erano in buona parte frutto della loro rielaborazione <strong>di</strong> dati materiali<br />
concretamente in loro possesso e testimoniati dai moltissimi<br />
resoconti che ne lasciarono; che lo stesso pensiero mitico, anche attraverso<br />
l’esame <strong>di</strong> questi dati, risulta raccordarsi in maniera significativa<br />
al successivo svilupparsi <strong>di</strong> un pensiero storico e scientifico; che<br />
già duemilacinquecento anni fa, ben prima <strong>di</strong> quanto le moderne teorie<br />
ritennero, essi erano in grado <strong>di</strong> comprendere - o quanto meno<br />
intuire - la natura dei fossili e <strong>di</strong> interpretare correttamente, con<br />
buona approssimazione, fenomeni stu<strong>di</strong>ati scientificamente secoli e<br />
secoli dopo, come le trasgressioni e regressioni marine.<br />
Queste e altre questioni sono oggetto delle ricerche degli alunni che,<br />
Il conte Enrico Fossa Mancini nacque<br />
a <strong>Jesi</strong> (AN) il 7 <strong>di</strong>cembre 1884<br />
da Eugenio e Margherita Censi,<br />
<strong>di</strong>scendente da nobile famiglia originaria<br />
<strong>di</strong> Arcevia (AN).<br />
Compiuti gli stu<strong>di</strong> liceali si laureò in<br />
Giurisprudenza presso l’Università <strong>di</strong><br />
Nota biografica<br />
Perugia (1907). Stu<strong>di</strong>ò poi Fisica<br />
all’Università <strong>di</strong> Roma, (1909-1910),<br />
per trasfersi infine all’Università <strong>di</strong><br />
Pisa (1910-1913), dove conseguì la<br />
laurea in Scienze Naturali. Nell’Ateneo<br />
toscano fu allievo del geologo e paleontologo<br />
Mario Canavari con cui si laureò<br />
con una tesi <strong>di</strong> paleontologia avente<br />
per oggetto la <strong>di</strong>stribuzione del<br />
genere Hammatoceras (Ammonitina)<br />
nelle rocce dell’Appennino Umbro-<br />
Marchigiano. Il giovane naturalista fu<br />
definitivamente attratto dallo stu<strong>di</strong>o<br />
della geologia e della paleontologia,<br />
come testimoniano le sue prime pubblicazioni<br />
scientifiche che, infatti,<br />
hanno per oggetto la stratigrafia e i<br />
fossili dell’Appennino Marchigiano,<br />
principalmente dell’area della Gola<br />
della Rossa e della Gola <strong>di</strong> Frasassi<br />
(AN). Le indagini scientifiche <strong>di</strong> Fossa<br />
Mancini furono, tuttavia, interrotte dal-<br />
in gruppo, hanno lavorato e stanno lavorando ancora esaminando<br />
testi e mettendo a confronto testimonianze.<br />
Questi gli ambiti intorno a cui si è proposta la ricerca, coor<strong>di</strong>nata<br />
dai proff. Stefano Sassaroli, Enrico Baldoni e Patricia Zampini:<br />
La Storia naturale nel mondo antico (Plinio il Vecchio, Seneca, e altri).<br />
La mineralogia nella Naturalis Historia <strong>di</strong> Plinio.<br />
I fossili tra mito, credenza popolare e scienza.<br />
La geologia <strong>di</strong> Aristotele e Teofrasto.<br />
Fossili e <strong>di</strong>luvio universale nella letteratura cristiana dei primi secoli<br />
(Tertulliano, Eusebio <strong>di</strong> Cesarea, Agostino, Paolo Orosio…).<br />
Acqua, terra e i monti dell’Appennino nella letteratura italiana<br />
tra Me<strong>di</strong>oevo e Rinascimento (Ristoro d’Arezzo, Boccaccio, Dante,<br />
Leonardo da Vinci).<br />
Rivoluzione scientifica e origini della geologia dei moderni.<br />
La rivoluzione scientifica e l’età della Terra: la scoperta del tempo<br />
geologico.<br />
La controversia sulla natura dei fossili nell’età della rivoluzione<br />
scientifica.<br />
Al termine dell’attività, che comunque potrà costituire la premessa<br />
per una futura pubblicazione dei risultati anche in forma multime<strong>di</strong>ale,<br />
è prevista una giornata <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o dal titolo “ENRICO FOSSA MAN-<br />
CINI E LA STORIA NATURALE DELL’APPENNINO” con la presentazione<br />
del progetto e le conferenze <strong>di</strong> docenti universitari, inframmezzate<br />
dalle relazioni degli studenti. Tale giornata si svolgerà il 5<br />
maggio prossimo, mattina e pomeriggio, e vedrà la partecipazione<br />
dei seguenti relatori con la trattazione dei sottoin<strong>di</strong>cati argomenti (programma<br />
<strong>di</strong> massima, suscettibile <strong>di</strong> eventuali mo<strong>di</strong>fiche):<br />
• Prof. Leonsevero Passeri (Università <strong>di</strong> Perugia):<br />
Progressi nella conoscenza della geologia dell’Appennino.<br />
• Prof. Federico Venturi (Università <strong>di</strong> Perugia):<br />
Il genere Hammatoceras, gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Fossa Mancini e le<br />
attuali conoscenze degli Hammatoceratinae.<br />
• Prof. Simone Galeotti (Università <strong>di</strong> Urbino)<br />
Dalla Geologia descrittiva alla Geologia quantitativa:<br />
l’esempio della successione Umbro-Marchigiana.<br />
• Prof. Mauro Coltorti (Università <strong>di</strong> Siena):<br />
L’Appennino nel Quaternario e le grotte <strong>di</strong> Frasassi e del Vernino.<br />
l’intervento dell’Italia nella I Guerra<br />
mon<strong>di</strong>ale, cui partecipò come ufficiale<br />
<strong>di</strong> artiglieria, pilota aeronautico e<br />
ufficiale del servizio meteorologico.<br />
Alla fine del conflitto riprese il lavoro<br />
nel campo della geologia e della<br />
paleontologia, pubblicando nuovi stu<strong>di</strong><br />
che gli valsero la nomina <strong>di</strong> Assistente<br />
nell’Istituto <strong>di</strong> Geologia dell’Università<br />
<strong>di</strong> Pisa e, poco dopo, <strong>di</strong> Libero Docente.<br />
Nel frattempo s’impegna, sotto la <strong>di</strong>rezione<br />
del Lotti, ai rilevamenti sul campo<br />
relativi alla descrizione della Carta<br />
Geologica d’Italia. Nel 1922, su incarico<br />
del governo italiano, fu inviato in<br />
Venezuela per dare avvio in quel paese<br />
alle ricerche petrolifere. Nel 1923-1924<br />
fu nominato Professore <strong>di</strong> Geologia<br />
nell’Università <strong>di</strong> Cagliari, nonché<br />
Direttore dell’annesso Museo <strong>di</strong><br />
Scienze Naturali.<br />
Durante questo periodo l’attività scien-<br />
tifica <strong>di</strong> Fossa Mancini fu molto intensa<br />
e pubblicò lavori aventi per oggetto<br />
le ricerche <strong>di</strong> idrocarburi nel Modenese;<br />
la stratigrafia e la tettonica<br />
dell’Appennino, della Sicilia, della<br />
Sardegna e del Varesotto; la paleontologia<br />
degli invertebrati; la geologia<br />
militare; la geoarcheologia; la geologia<br />
pratica e la <strong>di</strong>dattica della geologia.<br />
Ritornato in America latina nel 1226,<br />
dove a tutt’oggi è considerato un pioniere<br />
della ricerca petrolifera, si stabilì<br />
definitivamente in Argentina occupandosi,<br />
oltreché <strong>di</strong> ricerche <strong>di</strong> idrocarburi,<br />
anche <strong>di</strong> geologia generale, <strong>di</strong><br />
insegnamento all’Università <strong>di</strong> Buenos<br />
Aires e <strong>di</strong> Direttore del Museo <strong>di</strong> La<br />
Plata.<br />
Morì a La Plata (Argentina) il 12 marzo<br />
del 1950, in seguito alle gravi lesioni<br />
riportate in un incidente stradale.<br />
S. S.