17.06.2013 Views

Ippogrifo 2007 - Comune di Jesi

Ippogrifo 2007 - Comune di Jesi

Ippogrifo 2007 - Comune di Jesi

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Sei romanzi sui classici<br />

Il genere del romanzo<br />

storico basa la sua vali<strong>di</strong>tà<br />

principalmente su<br />

tre aspetti, dei quali ogni scrittore<br />

che si rispetti deve tener<br />

conto: l’esattezza storica <strong>di</strong><br />

fondo, l’atten<strong>di</strong>bilità della<br />

vicenda che si innesta sugli<br />

eventi “ufficiali” e la verosimiglianza<br />

dei personaggi.<br />

I libri <strong>di</strong> cui sto parlando, cioè<br />

quelli che la scrittrice australiana<br />

Collen Mc Cullough<br />

(nota ai più per il suo romanzo<br />

d’esor<strong>di</strong>o “Uccelli <strong>di</strong><br />

rovo”) ha de<strong>di</strong>cato alla Roma<br />

del I secolo a.C., rispettano<br />

tutti e tre questi punti. Rapida<br />

elencazione dei titoli:<br />

1) I giorni del potere.<br />

2) I giorni della gloria.<br />

3) I favoriti della fortuna.<br />

4) Le donne <strong>di</strong> Cesare.<br />

5) Cesare, il genio e la passione.<br />

6) Le i<strong>di</strong> <strong>di</strong> Marzo.<br />

I sei volumi coprono gli anni<br />

che vanno dal 110 al 42 a.C.<br />

e hanno come protagonisti<br />

quei personaggi che siamo<br />

stati abituati a stu<strong>di</strong>are sui<br />

libri <strong>di</strong> storia, in particolare<br />

Mario, Silla, Pompeo e Giulio<br />

Cesare. Ma, (e questo è il<br />

bello della serie), quegli stessi<br />

uomini che nei manuali <strong>di</strong><br />

stu<strong>di</strong>o sono visti soltanto dal<br />

“<strong>di</strong> fuori”, come semplici<br />

figure <strong>di</strong> passaggio nel corso<br />

degli eventi storici, o che, in<br />

altri luoghi, sono stati tristemente<br />

stereotipati o ri<strong>di</strong>colizzati<br />

(ve<strong>di</strong> alcune riprese<br />

moderne della figura <strong>di</strong><br />

Cicerone, spesso degradata<br />

al rango d’una macchietta da<br />

comme<strong>di</strong>a), grazie alla penna<br />

della Mc Cullough riacquistano<br />

spessore e cre<strong>di</strong>bilità:<br />

come riporta la postfazione<br />

con cui l’autrice conclude le<br />

I<strong>di</strong> <strong>di</strong> Marzo: “Lungo il percorso<br />

<strong>di</strong> questi sei libri, sono<br />

partita dagli eventi esteriori <strong>di</strong><br />

alcune vite molto famose e ho<br />

tentato <strong>di</strong> creare esseri umani<br />

cre<strong>di</strong>bili, a tutto tondo, con<br />

tutte le complessità che il<br />

buon senso ci impone <strong>di</strong> credere<br />

abbiano posseduto”.<br />

A mio parere, questo tentativo<br />

ha avuto pieno successo:<br />

la figura <strong>di</strong> Silla, visto spesso<br />

come un pazzo sanguinario<br />

(una sorta <strong>di</strong> Caligola ante<br />

litteram) nei tre libri che lo<br />

vedono come protagonista,<br />

viene descritto con una<br />

profon<strong>di</strong>tà mirabile, con le<br />

sue luci e le sue ombre, con<br />

le sue torbide passioni e i suoi<br />

slanci <strong>di</strong> teatralità. L’abilità<br />

della Mc Cullough è evidente<br />

anche in un altro personaggio,<br />

Giulio Cesare, gigantesco<br />

(non mi vengono in<br />

mente altri aggettivi abbastanza<br />

pregnanti) protagonista<br />

della seconda parte della<br />

serie, geniale politico, colto<br />

letterato e formidabile generale.<br />

Discorso simile, del resto,<br />

può essere fatto per tutti gli<br />

altri personaggi, Mario,<br />

Pompeo, Catone Uticense,<br />

Crasso, Bruto, Antonio (figura<br />

ben lontana da quella idealizzata<br />

<strong>di</strong> Shakespeare),<br />

Cicerone o Ottaviano,<br />

costruiti con una vivezza<br />

sconcertante.<br />

La cura che la nostra autrice<br />

ha messo nel creare le fisionomie<br />

dei suoi protagonisti,<br />

è visibile anche nella descrizione<br />

della Roma tardorepubblicana<br />

e degli eventi<br />

storici che l’hanno coinvolta,<br />

basata su un’attenta analisi<br />

delle fonti greche o latine che<br />

ne hanno parlato, come le<br />

Vite Parallele <strong>di</strong> Plutarco o le<br />

monografie <strong>di</strong> Sallustio.<br />

A questo proposito, è sufficiente<br />

leggere il capitolo<br />

de<strong>di</strong>cato alla congiura <strong>di</strong><br />

Catilina, intriso fino all’orlo<br />

<strong>di</strong> fosche tinte sallustiane.<br />

Senza <strong>di</strong>lungarmi troppo,<br />

tutto ciò che mi resta da <strong>di</strong>re<br />

è questo: leggete questi libri,<br />

leggeteli senza lasciarvi scoraggiare<br />

dalle loro <strong>di</strong>mensioni<br />

(la scrittura della Mc<br />

Cullough scorre che è un piacere).<br />

Questa lettura non solo<br />

costituirà un piacevole modo<br />

per passare il tempo, ma vi<br />

porterà anche un grande<br />

arricchimento personale,<br />

arricchimento derivato dalle<br />

riflessioni che l’autrice de<strong>di</strong>ca<br />

a temi ancora oggi attualissimi,<br />

quali l’amore, la guerra<br />

e l’ambizione.<br />

Lorenzo Focanti<br />

III B L. C.<br />

25<br />

<strong>2007</strong>

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!