Ippogrifo 2007 - Comune di Jesi
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Il Duecento fu un secolo<br />
particolarissimo nella cultura<br />
europea, un secolo in<br />
cui mondo arabo e mondo cristiano<br />
vennero a contatto in<br />
molte aree me<strong>di</strong>terranee; questo<br />
contatto, che in alcuni casi<br />
(probabilmente il più delle<br />
volte) era uno scontro violento<br />
tra due civiltà, che si ritenevano<br />
<strong>di</strong>versissime e che<br />
quin<strong>di</strong> si guardavano con o<strong>di</strong>o<br />
e sospetto, in altri casi si trasformava<br />
invece in una proficua<br />
collaborazione, che portava<br />
a quel fenomeno, che<br />
purtroppo non si è più verificato<br />
in seguito, definito “trasmissione<br />
<strong>di</strong> cultura”, grazie<br />
al quale gli europei poterono<br />
fare quel salto <strong>di</strong> qualità che<br />
riportò la filosofia in Europa,<br />
con la nascita della Scolastica.<br />
Gli Arabi infatti riportarono in<br />
Occidente la cultura e il pensiero<br />
greco, che essi, dopo la<br />
caduta dell’Impero Romano,<br />
avevano provveduto a conservare<br />
e, in alcuni casi, a sviluppare<br />
(ve<strong>di</strong> i commenti aristotelici<br />
<strong>di</strong> Averroè). Si<br />
crearono quin<strong>di</strong> molti centri <strong>di</strong><br />
stu<strong>di</strong>o, soprattutto nella<br />
Spagna <strong>di</strong> re Alfonso X il Savio<br />
e nella Sicilia <strong>di</strong> Federico II,<br />
nei quali i testi islamici venivano<br />
tradotti e stu<strong>di</strong>ati. Dante<br />
si trovò ad operare in questo<br />
periodo ed in questo contesto<br />
ed è perciò probabile che<br />
anche lui, nella composizione<br />
dei suoi lavori (non solo del<br />
suo capolavoro, la Divina<br />
Comme<strong>di</strong>a, ma anche delle<br />
cosiddette “opere minori”)<br />
abbia risentito <strong>di</strong> quella “moda<br />
musulmana” (come l’ha definita<br />
lo stu<strong>di</strong>oso Giordano Berti)<br />
che aveva contagiato l’Europa.<br />
La questione della maggiore o<br />
minore influenza musulmana<br />
nelle opere dantesche, sollevata<br />
dallo stu<strong>di</strong>oso spagnolo<br />
Miguel Asin Palacios con il<br />
saggio La escatologia musul-<br />
Dante e l’ISLAM<br />
mana en la Divina Come<strong>di</strong>a<br />
(1919), è ancora molto <strong>di</strong>battuta.<br />
A favore dell’ipotesi <strong>di</strong><br />
un influsso arabo in Dante si<br />
possono citare varie rassomiglianze<br />
tra la Divina<br />
Comme<strong>di</strong>a e un testo religioso<br />
islamico, il Liber Scalae<br />
Machometti, il Libro della Scala<br />
<strong>di</strong> Maometto. Questo testo,<br />
rinvenuto per la prima volta<br />
in traduzione francese all’inizio<br />
del secolo scorso, narra<br />
d’un viaggio del Profeta arabo<br />
attraverso le profon<strong>di</strong>tà infernali<br />
e i cieli del Para<strong>di</strong>so, com-<br />
piuto sotto la guida dell’Angelo<br />
Jibrail: comuni a entrambi i<br />
viaggi sono, ad esempio, la<br />
forma della voragine infernale<br />
(a imbuto rovesciato), la<br />
legge del contrappasso che<br />
regola le pene dei peccatori, la<br />
visione delle schiere angeliche<br />
che ruotano intorno al<br />
trono celeste e le sensazioni<br />
causate dalla visione <strong>di</strong> Dio<br />
sul pellegrino (sia Dante che<br />
Maometto si <strong>di</strong>cono infatti<br />
incapaci <strong>di</strong> descrivere ciò che<br />
hanno visto o provato).<br />
A sfavore dell’ipotesi soprac-<br />
citata, si può portare invece il<br />
celebre passo del canto XXVIII<br />
dell’Inferno, in cui Dante incontra<br />
Maometto, punito con i<br />
“seminator <strong>di</strong> scandalo e <strong>di</strong> scisma”<br />
nella IX bolgia: va detto<br />
tuttavia che questo episo<strong>di</strong>o si<br />
ricollega ad un’errata tra<strong>di</strong>zione<br />
me<strong>di</strong>evale, che vedeva<br />
Maometto come un Car<strong>di</strong>nale<br />
il quale, viste cadere le sue<br />
aspirazioni al Papato, si era<br />
staccato dalla Chiesa Cattolica,<br />
causando appunto uno scisma<br />
all’interno della Cristianità.<br />
Lorenzo Focanti, III B LC<br />
15<br />
<strong>2007</strong>