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comitato<br />
Pettavino. In estate gli allenatori del<br />
Comitato AOC hanno fatto un grandissimo<br />
lavoro che nel primo scorcio di<br />
stagione ha già mostrato i suoi risultati.<br />
E a quanto pare anche i ragazzi se<br />
ne stanno rendendo conto: «Rispetto<br />
all’anno passato - racconta Erik - abbiamo<br />
migliorato molto sia dal punto<br />
di vista tecnico che da quello organizzativo.<br />
Abbiamo fatto molte uscite con<br />
i nostri due allenatori Andrea Basolo e<br />
Matteo Canova che ci hanno insegnato<br />
tante cose tecniche e dal punto di vista<br />
degli allenamenti, facendo ritiri estivi<br />
sia su neve che a secco. In questo momento<br />
mi sento abbastanza in forma.<br />
Certo, si può sempre migliorare, ma<br />
mi sento di dire che l’allenamento sta<br />
iniziando a dare i suoi frutti». L’impegno<br />
profuso dai tecnici del Comitato è<br />
stato grande ed ha cercato di fornire<br />
ai ragazzi nuovi strumenti, per renderli<br />
protagonisti di esperienze sconosciute<br />
per loro. «Nel primo ritiro a secco<br />
a Ceresole Reale, con Andrea Basolo<br />
PiemOnTe - AOC PiemOnTe - AOC<br />
abbiamo fatto un’escursione di due<br />
giorni con 4000 metri di dislivello positivo,<br />
quattro “passi” sopra i 3000 metri,<br />
incontrando anche parecchia neve!<br />
Invece nel secondo ritiro, con l’allenatore<br />
Canova, a Cervinia, abbiamo<br />
raggiunto il Breithorn, 4165 metri ed<br />
il Breithorn centrale, 4160 metri. È stata<br />
un’esperienza, per me così amante<br />
della montagna, che non dimenticherò<br />
mai anche perché sono stati i miei primi<br />
Quattromila», confessa il limonese.<br />
Oltre che dagli allenamenti le belle sensazioni<br />
arrivano, ovviamente, soprattutto<br />
dalle gare: «Il Tour du Rutor è stata<br />
la gara più bella a cui ho partecipato<br />
per diversi motivi. Innanzitutto è stata<br />
una competizione molto combattuta e<br />
poi perché siamo arrivati, io e Alberto<br />
(Topazio, ndr) quinti a pochissimo dal<br />
podio, in una giornata magnifica». E<br />
poi una grande classica è rimasta nel<br />
cuore di Erik: «La Pierramenta, la mia<br />
prima gara a coppie, è stata invece la<br />
gara più emozionante e tecnica alla<br />
quale io abbia mai partecipato. Già è<br />
un’emozione trovarsi lì a gareggiare<br />
con atleti importanti di altre nazioni. E<br />
poi il pubblico… c’era un tifo semplicemente<br />
incredibile; non avevo mai visto<br />
così tante persone nei cambi e lungo<br />
il percorso». Inutile negarlo, il pensiero<br />
è stato per tutti questi mesi rivolto ai<br />
Mondiali: «La sola partecipazione è stata<br />
per me una grande soddisfazione».<br />
E tra Coppa del Mondo e gare davvero<br />
importanti c’è stata la possibilità di<br />
conoscere gli azzurri, soprattutto quelli<br />
che stanno facendo molto bene: «Tifo<br />
per Matteo Eydallin e mi ispiro a lui: si<br />
diverte e riesce a fare bene nelle gare.<br />
Ho conosciuto anche Robert Antonioli<br />
e Michele Boscacci con cui ero in camera<br />
in Valle Aurina. Un’occasione per<br />
carpire qualche segreto dai più esperti».<br />
E poi c’è il confronto con i coetanei<br />
azzurri più forti: «Davide Magnini e Pietro<br />
Canclini sono avversari agguerriti!<br />
Nell’elite spero di esserci anche io».<br />
nOViTà Per LO SKi COLLeGe FreJUS<br />
novità nell’attivo Piemonte. nelle scorse settimane<br />
sono stati infatti presentati alcuni nuovi progetti<br />
dello Ski College Frejus, istituto paritario di<br />
Bardonecchia, primo in italia nel 1990 a fregiarsi<br />
del titolo di “Ski College FiSi AOC”. il Frejus, luogo<br />
moderno e dinamico dove si conciliano studio e<br />
sport, è diventato uno tra i primi istituti superiori a<br />
dotarsi di strumentazione tecnologica: tablet e Lim<br />
(lavagne multimediali) sostituiscono gli strumenti<br />
tradizionali. Queste innovazioni, che consentono<br />
grazie al caricamento online del materiale un immediato<br />
recupero degli assenti, hanno un rilievo<br />
soprattutto per gli studenti che per gare o ritiri non<br />
possono presenziare alle lezioni. Un’altra novità<br />
riguarda le borse di studio. Per il <strong>2013</strong> ve ne sono<br />
alcune a copertura totale della retta, mentre altre<br />
a copertura parziale. L’obiettivo è quello di premiare<br />
gli studenti-atleti più meritevoli e agevolare<br />
106 107<br />
la prosecuzione di studio e carriera di chi ha talento.<br />
Sono due poi le collaborazioni di spicco. La<br />
prima è con lo Sci Club melezet, realtà di grande<br />
rilievo per i talenti che ha “sfornato”, su tutti quello<br />
di Piero Gros. La seconda riguarda un aspetto<br />
finora forse troppo sottovalutato, ovvero la preparazione<br />
mentale degli atleti. Ad occuparsene sarà<br />
la “iena” marco Berry che ha dichiarato: «Per lo<br />
Ski College Frejus realizzerò un progetto pensato<br />
proprio per formare ancora di più il carattere dei<br />
ragazzi: degli incontri specifici appositamente realizzati<br />
per dare loro quei fondamentali strumenti<br />
utili nella vita di studenti, atleti, persone del domani.<br />
Avranno quindi l’opportunità di incontrare i<br />
trainer e mental coacher che lavorano con i professionisti<br />
e i grandi campioni ed apprendere direttamente<br />
da loro le basi di equilibrio essenziali<br />
a crescere sia sportivamente che a livello umano».