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Lei e gli altri azzurri dei moguls collaborate<br />
con gli svizzeri, come si trova in questo team<br />
e quanto conta per lei?<br />
«In realtà questa collaborazione è sempre esistita, solo<br />
recentemente però è stata ufficializzata. La trovo assolutamente<br />
positiva anche perché mi dà modo di allenarmi<br />
con una squadra, composta da più atleti e penso che per<br />
il futuro sia molto importante continuare questa collaborazione».<br />
Che tipo di allenamento svolge chi come lei<br />
pratica moguls a livello agonistico?<br />
«Allenamento di tipo acrobatico, quindi tappeto elastico,<br />
Water Jump e soprattutto per la parte relativa alla sciata,<br />
gobbe, sci in pista e fuori pista».<br />
Quali sono le persone che più l’hanno aiutata<br />
e la sostengono nel suo percorso sportivo?<br />
«Indubbiamente l'apporto della mia famiglia è da sempre<br />
essenziale, papà Sergio, mamma Velia e mio fratello Ottaviano<br />
mi sono sempre vicini. Se sono arrivato a questo<br />
livello devo ringraziare anche Gianfranco Collinassi, il mio<br />
ex direttore agonistico e Michele Leoni, mio allenatore fino<br />
a tre stagioni fa. Non dimentico il mio primo maestro Luca<br />
Gracco o Glauco Di ronco per avermi fatto provare questo<br />
sport e anche mio zio Diego, è stato lui a mettermi per la<br />
prima volta gli sci ai piedi. Sono fortunato perché tutto lo<br />
staff attuale della Nazionale mi sostiene fortemente a partire<br />
da dottori, fisioterapisti e preparatori altetici fino agli<br />
allenatori Fred Weiss e Mattia Pegorari con l'attuale direttore<br />
tecnico, Andrea rinaldi».<br />
Quale è stata la giornata o il risultato<br />
che ricorda con più piacere?<br />
«La prima vittoria in Coppa Europa in Slovenia nel 2009 e<br />
proprio la gara di kresichberg dello scorso dicembre perché,<br />
oltre ad aver ottenuto un buon risultato in gara, ero<br />
accompagnato in entrambe le occasioni dal mio super fan<br />
club».<br />
Durante le varie tappe del circuito di Coppa<br />
del mondo ha viaggiato molto, quali sono i posti<br />
che le sono rimasti più a cuore?<br />
«Al di là delle varie località sciistiche dove si svolgono le<br />
gare, Deer Valley negli Stati Uniti e Aare in Svezia, sicuramente<br />
la città di New York anche perché è l'unica città che<br />
ho avuto la possibilità di visitare».<br />
Un suo grande obiettivo è centrare<br />
la qualificazione olimpica a Sochi 2014,<br />
quanto sta lavorando per centrare questo sogno?<br />
e’ fiducioso?<br />
«Sto lavorando intensamente curando ogni minimo dettaglio,<br />
visto che l'obiettivo è alla portata per cui sì, sono<br />
decisamente fiducioso».<br />
GiACOmO SCi ALPinO mATiz<br />
78<br />
in Coppa del mondo è l'unico azzurro insieme<br />
alle ragazze Deborah Scanzio e Giorgia Bertoncini.<br />
Come è la situazione attuale nel freestyle italiano<br />
e come vede il futuro di questa specialità in italia?<br />
«Mi meraviglio ogni giorno che ci siano più donne che<br />
uomini che gareggiano ad alto livello. In Italia, come nel<br />
tEMPO DI MONDIALI<br />
Ci siamo, l’appuntamento più importante della stagione<br />
per il freestyle è alle porte. Dal 5 al 10 marzo<br />
andranno infatti in scena i Mondiali. Il teatro della rassegna<br />
iridata <strong>2013</strong> sarà la Norvegia. Si gareggerà a<br />
Oslo, Voss e Myrkdalen. Verranno assegnati titoli in sei<br />
specialità: ski halfpipe, moguls, aerials, dual moguls,<br />
ski slopestyle e ski cross, tutte gare che ritroveremo al<br />
completo, nel calendario dei Giochi Olimpici Invernali a<br />
Sochi 2014. Sarà un test importantissimo in vista proprio<br />
dell’appuntamento olimpico, da sempre fulcro di<br />
un intero quadriennio agonistico. Di sicuro non man-<br />
79<br />
freestyle<br />
resto del mondo, è davanti agli occhi di tutti che il freestyle,<br />
nelle sue varie discipline, conti sempre più praticanti.<br />
Occorrerebbe investire maggiormente sui giovani per essere<br />
vincenti anche in questi sport cosiddetti "minori" come<br />
succede in altri paesi. Giovani di talento ci sono e spero<br />
che grazie al progetto FuturFisi, abbiano finalmente la possibilità<br />
di emergere. A proposito della mia compagna di<br />
squadra Giorgia Bertoncini, ho saputo del suo infortunio in<br />
Svizzera e volevo augurarle una pronta guarigione. Spero<br />
che ritorni più forte di prima».<br />
Se non avesse fatto moguls si sarebbe<br />
immaginato in un altro sport e quale?<br />
«Sinceramente non saprei, forse avrei continuato nel mondo<br />
dello sci alpino, avvicinandomi poi allo ski cross».<br />
Cosa vorrebbe dire agli italiani per stimolarli<br />
a seguirvi non solo nelle due settimane olimpiche<br />
ogni 4 anni, ma tutto l'anno nelle varie competizioni<br />
internazionali?<br />
«Più che agli italiani mi vorrei rivolgere ai media nazionali<br />
per incitarli a trasmettere e a proporre di più al pubblico<br />
italiano il mio sport. So che si tratta di una disciplina in cui<br />
i protagonisti non sono della nostra nazione ma so anche<br />
quanto le gare del freestyle siano spettacolari e coinvolgenti.<br />
Sarebbe poi opportuno che i media, oltre a trasmettere<br />
le gare, coinvolgessero maggiormente il pubblico durante<br />
il racconto».<br />
A proposito di mondiali, ormai ci siamo quasi...<br />
Tornerebbe contento dalla norvegia se...?<br />
«Sarei soddisfatto se... tornassi con una medaglia al collo<br />
per dedicarla ad una persona che non c'è più, Giacomo.<br />
Vorrei confermarmi nei primi dieci al mondo sapendo che<br />
non sarà un'impresa facile».<br />
cherà lo spettacolo con gare dinamiche, spettacolari e<br />
coinvolgenti che vedranno al via i migliori interpreti in<br />
assoluto del freestyle, specialità per specialità. Quella<br />
che si disputerà in Norvegia sarà la 14ª edizione dei<br />
Mondiali. La prima andò in scena nel 1986 a tignes,<br />
in Francia. Da allora il freestyle ha fatto molta strada,<br />
diventando ufficialmente sport olimpico, a partire<br />
dall’edizione di Albertville 1992, allargandosi a nuove<br />
specialità e dimostrando di essere sempre più emergente<br />
tra le nuove generazioni come uno degli sport<br />
invernali del futuro.