You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
La scommessa<br />
Tomasi<br />
di<br />
L'azzurro rappresenta uno dei più appassionati praticanti dello ski cross:<br />
«Tocca a noi atleti centrare quei risultati di prestigio in grado di attirare<br />
l'attenzione sul nostro sport»<br />
di Pasquale Teoli / foto Getty Images e Pentaphoto<br />
Lo ski cross italiano fa fatica ad ottenere risultati di prestigio<br />
in Coppa del Mondo, la situazione non è certo facile<br />
ma piano piano qualcosa inizia a muoversi. Il gruppo degli<br />
atleti azzurri si impegna a fondo e con grande passione<br />
per migliorare e cercare di favorire lo sviluppo di questo sport<br />
anche in Italia. tra questi c’è il 25enne Marco tomasi. Proprio<br />
con lui abbiamo cercato di capire quale sia l’attuale situazione,<br />
per chi pratica a livelo agonistico nel nostro paese, questa<br />
spettacolare disciplina.<br />
La maggior parte dei protagonisti dello ski cross<br />
proviene dallo sci alpino, ed è così anche per lei.<br />
Quando e perché ha deciso di passare allo ski cross?<br />
«Ho fatto diversi anni di sci alpino prima di passare definitivamente<br />
allo ski cross. E’ successo esattamente nella stagione<br />
2010-2011. Quell’annata non era andata per niente male<br />
anche in discesa libera, tanto che nella classifica di fine stagione<br />
della Coppa Europa ero 21°, ma dopo aver provato lo<br />
ski cross ed essermi divertito così tanto, non ho mai più minimamente<br />
pensato di tornare a gareggiare nell'alpino! Posso<br />
dire di essermi letteralmente innamorato di questa specialità<br />
e sono contentissimo della mia scelta ogni giorno di più».<br />
Tornando indietro alla sua prima esperienza agonistica<br />
nello ski cross cosa ricorda di quel 22 gennaio 2011?<br />
«A dire il vero la mia prima esperienza in una gara di skicross<br />
è stata abbastanza deludente. Quel giorno gareggiai<br />
in Coppa Europa, a Zweisimmen in Svizzera, su un tracciato<br />
non particolarmente difficile. tutti si aspettavano che andassi<br />
fortissimo, ma mi ritrovai addirittura classificato in 73ª posizione!».<br />
e la sua prima gara di Coppa del mondo invece?<br />
«Il mio debutto in Coppa del Mondo fu esattamente una<br />
settimana dopo la prova di Coppa Europa in Svizzera. Era la<br />
seconda gara in assoluto della mia carriera. Per fortuna a<br />
Grasgehren in Germania, andò in tutt‘altro modo rispetto alla<br />
precedente. Superai le qualificazioni con il 19° tempo e fui poi<br />
eliminato nella batteria degli ottavi di finale, arrivando terzo<br />
al traguardo».