Febbraio 2013

ESPLODE "WINNErHOFEr" E L'ItALIA MASCHILE
Quello di Garmisch-Partenkirchen fu, come tutti gli
appassionati di sci alpino sanno, il Mondiale nel
quale la squadra italiana maschile riscattò in pieno
una stagione di Coppa del Mondo che fino ad appena
prima della rassegna iridata era stata estremamente
negativa. C'erano stati sì tanti piazzamenti,
ma di questi solo quattro erano stati podi, il miglior
risultato era stato il secondo posto dell'allora sorprendente
Dominik Paris nella discesa di Chamonix
e c'erano stati i terzi posti di Max Blardone nel gigante
di Val d'Isère, di Christof Innerhofer nella discesa
di Bormio e di Giuliano razzoli nello slalom di
kitzbühel. Ebbene, ai Mondiali nella città bavarese i
podi degli azzurri furono addirittura cinque, uno in
più di quelli conquistati fino ad allora in tutto l'inverno,
cui si aggiunse l'argento di Federica Brignone nel
gigante femminile. Mai in campo maschile avevamo
raccolto più di tre medaglie in un solo Mondiale e
il maggior contributo lo diede Christof Innerhofer.
L'altoatesino dopo aver fatto il portabandiera dell'Italia
nella cerimonia d'apertura comincia alla grande
trionfando il 9 febbraio nel superG più difficile che
sia mai stato disputato anche a causa del fondo durissimo,
facendo una gara perfetta come spesso gli
GArmiSCh 2011 GArmiSCh 2011
riesce e spezzando il digiuno di vittorie stagionali per
la squadra azzurra che durava da 51 gare, donne
comprese. tre giorni dopo nella discesa, su una neve
completamente diversa da quella del superG, Inner
conquista il bronzo diventando il primo in campo
maschile a vincere due medaglie nella velocità nello
stesso Mondiale per l'Italia. Il 14 febbraio l'incredibile
cinque giorni di colui che viene subito soprannominato
"Winnerhofer" si chiude con lo strepitoso argento
in supercombinata alle spalle del norvegese Aksel
Lund Svindal: Christof è il primo italiano a portarsi a
casa tre medaglie nello stesso Mondiale dai tempi
di Zeno Colò, che ad Aspen 1950 conquistò due ori
in discesa e gigante e un argento in slalom. Ma sul
podio insieme a Inner ci sale il compagno di squadra
Peter Fill che vince un fantastico bronzo due anni
dopo l'argento nel superG della Val d'Isère e dedica
la medaglia al padre che in quel periodo ha grossi
problemi di salute. Infine il 20 febbraio, ultimo giorno
della rassegna, Manfred Moelgg aggiunge un bronzo
all'argento vinto a Åre nel 2007 completando un
Mondiale eccezionale per l'Italia maschile, sul podio
in tutte le specialità tranne che in gigante, dove non
si vince un metallo prezioso dal 1996.
una settimana prima di compiere i 30
anni, la stiriana coglie un clamoroso bis
oltretutto su un fondo molto meno duro
di quello trovato nel superG, ma evidentemente
la difficilissima pista bavarese
si adatta perfettamente alle condizioni
dell'austriaca che trionfa con un vantaggio
molto maggiore rispetto alla prima
gara veloce, 44 centesimi su una ritrovata
Vonn, che prende il posto della connazionale
Mancuso sul secondo gradino
del podio, e 60 su una Riesch ancora di
bronzo. Görgl spezza anche un'altra serie
straordinaria: per la prima volta dopo
15 gare compresa quella olimpica una
discesa ai massimi livelli internazionali
non viene vinta da Vonn o Riesch. «La
pista era difficile ma le condizioni erano
perfette. Sono sbalordita dalla mia prestazione.
Mi piacevano la pista e la neve
e avevo grandi materiali. Ho avuto tutto
e tutto insieme», dice una Görgl ancora
incredula per l'impresa-bis che ha compiuto:
mai in precedenza aveva attraversato
un simile stato di grazia e finora
mai più lo ha attraversato dopo quei
Mondiali ma quel doppio oro è un giusto
premio alla sua costanza di rendimento
ad altissimi livelli in tutte le discipline e al
suo essere professionista esemplare. Tra
l'altro quello è un Mondiale trionfale per
l'Austria femminile che, al contrario della
decimata squadra maschile che non si
aggiudica un titolo per la prima volta da
Sestriere 1997, vince quattro ori su cinque,
gli altri due se li prendono la giovane
Anna Fenninger in supercombinata e
Marlies Schild in slalom, solo la slovena
Tina maze spezza questa monopolio
trionfando in gigante davanti alla nostra
Federica Brignone. Al termine di quell'inverno
Lizz si classificherà quarta nella
classifica generale di Coppa del Mondo
eguagliando il piazzamento del 2007-
2008, quando in gigante era stata la più
accanita avversaria di Denise Karbon
per il successo nel trofeo di specialità,
dopo la rassegna iridata di Garmisch-
Partenkirchen fino a oggi in Coppa mette
insieme la sua quarta vittoria in carriera,
nella discesa di Bad Kleinkircheim del 7
gennaio 2012, e altri otto podi ma ancora
nessuno in questa stagione, sicuramente
la più negativa per lei da dieci
anni a questa parte.
38 39
LE MEDAGLIE
DI GArMISCH-PArtENkIrCHEN 2011
16 febbraio 2011
team event
OrO Francia (taina Barioz, Anémone Marmottan,
tessa Worley, thomas Fanara, Cyprien richard)
ArGENtO Austria (Anna Fenninger, Michaela kirchgasser,
Marlies Schild, romed Baumann,
Benjamin raich, Philipp Schörghofer)
BrONZO Svezia (Anja Pärson, Maria Pietilä-Holmner,
Hans Olsson, Matts Olsson)
17 febbraio 2011
gigante femminile
OrO tina Maze (Slovenia)
ArGENtO Federica Brignone (Italia)
BrONZO tessa Worley (Francia)
18 febbraio 2011
gigante maschile
OrO ted Ligety (Stati Uniti)
ArGENtO Cyprien richard (Francia)
BrONZO Philipp Schörghofer (Austria)
19 febbraio 2011
slalom femminile
OrO Marlies Schild (Austria)
ArGENtO kathrin Zettel (Austria)
BrONZO Maria Pietilä-Holmner (Svezia)
20 febbraio 2011
slalom maschile
OrO Jean Baptiste Grange (Francia)
ArGENtO Jens Byggmark (Svezia)
BrONZO Manfred Moelgg (Italia)