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COPPA SCi ALPinO eUrOPA<br />
zingerle a testa bassa<br />
L'altoatesino ha debuttato in Coppa del mondo sulla pista di casa, la Gran risa: «i presupposti per avere un giorno<br />
un posto fisso in azzurro ci sono e le capacità anche. Bisogna allenarsi tanto e avere anche un po’ di fortuna» di Michela Caré<br />
Ha 20 anni sogna di diventare un campione dello sci.<br />
Alex Zingerle, badiota di La Villa, tesserato per le Fiamme<br />
Gialle, in questa stagione ha già vinto quattro gare<br />
Fis, due slalom a Sestriere e due slalom a Valgrisenche, difende<br />
i colori della squadra azzurra in Coppa Europa, e a dicembre<br />
ha debuttato in Coppa del Mondo sulla la Gran risa, la<br />
pista di casa dove ama allenarsi da solo, con il fratello Hannes<br />
o con gli amici quando è a casa.<br />
Qual è stato il percorso che ha seguito per diventare<br />
un atleta?<br />
«Ho iniziato a sciare sin da bambino all’età di 4 anni. Ho<br />
frequentato lo Sci Club Ladinia con cui ho cominciato a fare<br />
gare. Impegno e volontà credo siano le due qualità in più,<br />
rispetto ai compagni che hanno smesso di sciare, che mi<br />
hanno permesso di diventare un atleta».<br />
ha partecipato a diverse rassegne: mondiali Juniores,<br />
Olimpiadi Giovanili, Coppa europa e Coppa del mondo.<br />
Che differenze ha avvertito tra questi circuiti?<br />
«I Mondiali Juniores e le Olimpiadi Giovanili sono organizzati<br />
molto meglio rispetto alle gare Fis. Gli avversari sono internazionali,<br />
ti puoi confrontare con altre nazioni. Anche le<br />
piste sono preparate meglio. Per quanto riguarda la Coppa<br />
del Mondo, il livello è sicuramente molto più alto rispetto agli<br />
atleti della Coppa Europa e le difficoltà delle piste sono maggiori».<br />
ha debuttato in Coppa del mondo in Alta Badia sulle nevi<br />
di casa. Che effetto le ha fatto gareggiare per la prima<br />
volta sulla Gran risa, una pista dove è cresciuto?<br />
«È stata un’emozione grandissima. Gareggiare sulla Gran<br />
risa è un piccolo sogno che avevo sin da bambino. Un’esperienza<br />
bellissima che dà tante motivazioni».<br />
Come è stato gareggiare contro gli atleti<br />
più forti del mondo?<br />
«Mi ha fatto capire quanta strada c’è ancora da fare per arrivare<br />
a essere un atleta come loro. I presupposti per avere<br />
un giorno un posto fisso in Coppa del Mondo ci sono e le<br />
capacità anche. Bisogna allenarsi tanto e avere anche un po’<br />
di fortuna».<br />
nella squadra azzurra di Coppa del mondo,<br />
chi è l’atleta a cui si ispira e a cui vorrebbe somigliare?<br />
«Non ho dubbi, Manfred Moelgg. È della mia valle e lo conosco<br />
un po’ meglio sia come persona sia per come scia».<br />
e tra gli atleti stranieri?<br />
«Marcel Hirscher, al momento è lui il più forte».<br />
in questa stagione ha già vinto quattro gare Fis.<br />
Quali sono i suoi prossimi obiettivi?<br />
«Andare bene in Coppa Europa e ai Mondiali Juniores che si<br />
terranno a fine mese».<br />
Quali sono i sacrifici che affronta un ragazzo della sua età<br />
che sogna di diventare un campione dello sci?<br />
«I sacrifici ci sono, ma non sono cosi grandi come quello che<br />
si pensa perché facciamo quello che ci piace. È il nostro lavoro,<br />
ma non ci manca il divertimento. Noi ci divertiamo a<br />
sciare, gli altri ragazzi si divertono a fare qualcos’altro».<br />
Come è riuscito a conciliare lo studio con lo sci?<br />
«È stato difficile perché accumulavo tanto assenze ed era<br />
poco il tempo per studiare. Cercavo di farlo durante le ore<br />
di viaggio e cercavo di recuperare nei mesi nei quali non si<br />
sciava».<br />
Quando è a casa, sfrutta la Gran risa come pista di allenamento?<br />
«Sì, mi capita spesso di andare a fare la Gran risa la domenica<br />
con gli amici. Al 90% però la sfrutto per gli allenamenti veri<br />
e propri insieme al mio vecchio sci club».<br />
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sci alpino<br />
in famiglia c’è anche suo fratello minore hannes, medaglia<br />
d’argento alle Olimpiadi Giovanili. Che rapporto c’è<br />
tra voi due?<br />
«C’è affetto e amicizia, essendo fratelli non c’è molta competizione.<br />
Cerco di dargli consigli come lui li dà a me. Ci alleniamo<br />
spesso insieme, d’estate svogliamo insieme la preparazione<br />
atletica. Lui adesso partecipa alle gare Grand Prix e se<br />
andrà bene arriverà presto in Coppa Europa, circuito dove ha<br />
già debuttato l’anno scorso».