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Come si può vedere dal medagliere<br />
i titoli iridati dei mondiali di<br />
Schladming sono stati vinti quasi<br />
tutti da grandissimi campioni e da grandissime<br />
campionesse. Ma alzi la mano<br />
chi avrebbe pensato che Ted Ligety si<br />
sarebbe portato a casa addirittura tre ori.<br />
Forse non l'avrebbe pensato nemmeno<br />
lui stesso, nato il 31 agosto 1984 a Salt<br />
Lake City e in Coppa del Mondo ormai da<br />
dieci anni. Nelle quattro precedenti edizioni<br />
dei Mondiali a cui aveva partecipato<br />
era stato quarto nel 2007 a Åre, bronzo<br />
nel 2009 in Val d'Isère e oro nel 2011 a<br />
Garmisch-Partenkirchen in quella che indubbiamente<br />
è la sua gara preferita da<br />
molti anni, il gigante, che è anche l'unica<br />
finora nella quale ha vinto in Coppa<br />
del Mondo, ben 15 volte, tante quante<br />
Alberto Tomba. In superG, la prima gara<br />
maschile in programma sulla Planai di<br />
Schladming mercoledì 6 febbraio, era<br />
stato solo una volta sul podio, piazzandosi<br />
secondo il 12 dicembre 2009 in Val<br />
d'Isère, mentre in questa stagione era<br />
stato quarto a Lake Louise e a Beaver<br />
Creek e sesto a Kitzbühel. Ligety sembra<br />
essere quindi uno dei favoriti per le prime<br />
posizioni e forse anche per le medaglie<br />
dato che il tracciato messo sul terreno<br />
dall'allenatore dei norvegesi moger è<br />
molto angolato e fa somigliare la gara<br />
più a un gigantone che a una discesa accorciata.<br />
Nessuno pensa però che possa<br />
puntare all'oro ma il campione dello<br />
Utah ha un numero relativamente basso,<br />
il 10, e in una giornata in cui la pista è<br />
tutta all'ombra e su una neve saponosa<br />
azzecca una traiettoria di gara perfetta<br />
rifilando due decimi di distacco al francese<br />
Gauthier De Tessières, la grandissima<br />
sorpresa di questa gara. Nessuno<br />
dei grandi favoriti riesce ad avvicinare il<br />
tempo di Ligety, solo Aksel Lund Svindal,<br />
con il 22, è in piena corsa per il titolo e lo<br />
vincerebbe se non commettesse alcune<br />
imprecisioni nella difficilissima parte finale,<br />
il norvegese deve accontentarsi del<br />
bronzo a 22 centesimi dallo statunitense<br />
che conquista un oro inaspettato ma meritato.<br />
«E' davvero incredibile - dice Ligety<br />
nel dopo gara -. E' stata una gara di nervi.<br />
Ho cercato di lasciar correre, i dossi<br />
non si vedevano, era molto difficile. Sotto<br />
ho dovuto prendere qualche rischio se<br />
volevo andare veloce. Sapevo che avevo<br />
SCi ALPinO<br />
delle possibilità in superG». Poi l'accenno<br />
al grave infortunio di Lindsey Vonn nello<br />
sciagurato superG femminile del giorno<br />
prima: «Per Lindsey è stata una cosa terribile<br />
ma questo non ha influito sulla mia<br />
gara. Anche in supercombinata ho delle<br />
buone possibilità».<br />
E infatti Ted guarda già alla prova multipla<br />
evitando di disputare la discesa del<br />
sabato. La supercombinata si tiene lune-<br />
8<br />
dì 11 febbraio con la discesa in calendario<br />
a mezzogiorno e la manche di slalom<br />
alle 18,15 sotto i riflettori, come accade di<br />
solito nella night race che si disputa tutti<br />
gli anni nella parte finale della Planai. In<br />
questa gara un oro di Ligety è considerato<br />
ancora più improbabile dato che in<br />
Coppa del mondo non è mai andato al<br />
di là di due quarti posti e che il suo unico<br />
successo risale ai Giochi di Torino 2006,<br />
quando vinse l'ultima combinata che<br />
assegnava un oro olimpico o mondiale<br />
con il formato classico, la discesa più due<br />
manche di slalom invece che una sola,<br />
oltretutto Ted tra i pali stretti non è più così<br />
forte come in quel periodo: dal 2005 al<br />
2008 può vantare sei podi in slalom e poi<br />
basta. Ma lo statunitense è in uno stato<br />
di grazia assoluto e nella discesa, su una<br />
neve dura completamente diversa da<br />
quella del superG, si piazza sesto a 72<br />
centesimi dal leader, l'austriaco Romed<br />
Baumann, ed è il primo tra quelli che se<br />
la cavano bene tra i pali stretti. Questo<br />
piazzamento nella gara veloce è solo il<br />
primo mattone di un capolavoro che Ted<br />
completa in notturna sciando in slalom<br />
come ai vecchi tempi: fa segnare addirittura<br />
il secondo tempo parziale alle spalle<br />
«SAPeVO Che AVeVO DeLLe POSSiBiLiTà in SUPerG, mA in SUPerCOmBinATA<br />
è STATA UnA SOrPreSA AnChe PerChé nOn LA VinCeVO DA TAnTO TemPO<br />
menTre in GiGAnTe DA CAmPiOne USCenTe SenTiVO TAnTA PreSSiOne SU Di me»