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TESI DI DOTTORATO “Nuovi trattamenti per il dolore ... - Padis

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acquisiti possono essere innescati da stimoli aversivi che <strong>per</strong>ò non<br />

sono nocicettivi o dolorosi.<br />

2) Sensitività: nel modello deve essere possib<strong>il</strong>e quantificare la<br />

risposta e correlare la variab<strong>il</strong>e all’intensità dello stimolo<br />

all’interno di un range ragionevole (dalla soglia del <strong>dolore</strong> alla<br />

soglia di tolleranza del <strong>dolore</strong>). In altre parole, la quantificazione<br />

della risposta deve essere appropriata <strong>per</strong> un dato tipo di stimolo e<br />

monotonicamente correlata alla sua intensità.<br />

3) Validità: <strong>il</strong> modello deve rendere possib<strong>il</strong>e la differenziazione di<br />

cambiamenti comportamentali non-specifici (es. nella mot<strong>il</strong>ità e<br />

nell’attenzione), da quelli innescati dallo stesso stimolo<br />

nocicettivo. In altre parole, la risposta monitorata non deve essere<br />

contaminata da <strong>per</strong>turbazioni simultanee relative ad altre funzioni,<br />

in particolare se sono state introdotte da un agente farmacologico.<br />

La validità del test, cioè <strong>il</strong> grado in cui <strong>il</strong> test misura realmente ciò<br />

che si presume di misurare, è senza dubbio uno dei più diffic<strong>il</strong>i<br />

problemi da risolvere.<br />

4) Affidab<strong>il</strong>ità: se si ritestano gli animali con un test identico o<br />

equivalente, deve essere ottenuta la stessa consistenza dei punteggi.<br />

Ciò significa che l’applicazione ripetuta di uno stimolo non<br />

dovrebbe produrre lesioni.<br />

5) Riproducib<strong>il</strong>ità: i risultati ottenuti con un test devono essere<br />

riproducib<strong>il</strong>i non solo all’interno dello stesso laboratorio, ma anche<br />

tra laboratori differenti.<br />

Poiché nessun test di nocicezione incontra tutti questi criteri, la<br />

scelta di quale test usare deve essere un compromesso.<br />

Una classificazione dei principali test nocicettivi può essere<br />

effettuata in base al tipo di stimolo che viene usato in un test, <strong>per</strong><br />

cui si hanno test di <strong>dolore</strong> fasico, che ut<strong>il</strong>izzano stimoli di breve<br />

durata, e test di <strong>dolore</strong> tonico, basati sull’uso di stimoli di durata<br />

più lunga (<strong>per</strong> una descrizione di questi test, vedi Le Bars et al.<br />

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