Lo scautismo in ventidue parole - TuttoScout.org
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S<br />
Il sentiero: ecco fi nalmente una<br />
strada fatta su misura dell’uomo, e<br />
non della macch<strong>in</strong>a! Una strada tutta<br />
nostra, che riconduce la nostra vita al<br />
suo ritmo naturale. Una strada dove<br />
fi nalmente possiamo sentirci camm<strong>in</strong>are!<br />
Non priviamoci della gioia del sentiero.<br />
La gioia del piccolo passaggio che<br />
s’<strong>in</strong>erpica sul fi anco del monte, che si<br />
nasconde nel folto degli abeti, che a<br />
volte s’imbizzarrisce e parte diritto<br />
su verso l’alto e poi, stanco, quasi per<br />
prendere fi ato, ridiventa pianeggiante<br />
snodandosi come un ricamo nel verde<br />
manto vellutato dei prati, per poi<br />
<strong>in</strong>erpicarsi di nuovo su per i ghiaioni e<br />
morire lentamente ai piedi delle grandi<br />
pareti rocciose dei nevai eterni. Il<br />
progresso, è vero, ha soggiogato con<br />
le sue macch<strong>in</strong>e molte cime impervie<br />
e solitarie, profanandole e rendendo<br />
popolosi i loro <strong>in</strong>cantati deserti. Ma<br />
noi non lasciamoci tentare…, prendiamo<br />
il sentiero!<br />
Non priviamoci della gioia del sentiero!<br />
Il campo mobile è un’esperienza<br />
da guadagnare con fatica, da conquistare<br />
passo per passo. Allora e allora<br />
soltanto quella montagna, quella vetta,<br />
sia pur modesta, creata col sapore<br />
50 <strong>Lo</strong> <strong>scautismo</strong><br />
<strong>in</strong> <strong>ventidue</strong> <strong>parole</strong><br />
18.) S come Sentiero<br />
del nostro sforzo, sarà veramente nostra<br />
e ci darà la stupenda sensazione<br />
d’aver arricchito la nostra vita di una<br />
conquista!<br />
Il sentiero che sale verso la vetta è immag<strong>in</strong>e<br />
della nostra vita… Va aff rontato<br />
con calma, senza aff anno. Non<br />
lasciamoci prendere sul sentiero dallo<br />
spirito agonistico. Il vanto di poter<br />
dire: “Sono arrivato <strong>in</strong> vetta prima degli<br />
altri”, non vale la ricchezza che abbiamo<br />
perduto; ricchezza che la montagna<br />
ci avrebbe off erto se l’avessimo<br />
aff rontata con calma. Non ci sarebbero<br />
sfuggiti allora i particolari stupendi<br />
dei suoi paesaggi, sempre nuovi... la<br />
voce dei suoi silenzi... la bellezza dei<br />
suoi fi ori...<br />
Un passo dopo l’altro, senza aff anno,<br />
lungo il sentiero che sale. Passi cadenzati,<br />
lenti, s<strong>in</strong>cronizzati col respiro.<br />
Ogni volta che nella nostra esuberanza<br />
giovanile cerchiamo di superare le<br />
diffi coltà del sentiero accelerando il<br />
passo, ripetiamoci come un ritornello<br />
questa sua massima: “Non tentiamo<br />
di divorare la montagna, altrimenti<br />
sarà la montagna che divora noi!”.<br />
Un passo dopo l’altro, senza aff anno,<br />
mantenendo al nostro cuore il suo<br />
ritmo normale. Non sovrapponiamo