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Ed<strong>il</strong>izia<br />
Invitata a presentare i documenti per la stipula, detta<br />
ultima comunicava, tuttavia, la volontà di r<strong>in</strong>unciare<br />
all’appalto, avendo, nel frattempo, acquisito altri lavori.<br />
In conseguenza di ciò la stazione appaltante revocava<br />
anche questa seconda aggiudicazione disponendo<br />
altresì l’<strong>in</strong>cameramento della cauzione provvisoria, che<br />
non era stata restituita nei term<strong>in</strong>i previsti dall’articolo 30,<br />
comma 1, ultimo periodo della legge 109/94.<br />
Sull’argomento l’Autorità ha ricordato che <strong>in</strong> materia<br />
di lavori pubblici, la possib<strong>il</strong>ità di ut<strong>il</strong>izzare la graduatoria<br />
di gara per aggiudicare un contratto ad una impresa<br />
diversa da quella aggiudicataria, appare espressamente<br />
discipl<strong>in</strong>ata <strong>in</strong> due soli casi:<br />
1. articolo 30, comma 2, della legge 109/94, laddove è<br />
discipl<strong>in</strong>ato che nel caso di mancata costituzione della<br />
garanzia def<strong>in</strong>itiva si determ<strong>in</strong>a la revoca dell’affidamento,<br />
l’acquisizione della cauzione provvisoria e<br />
l’aggiudicazione al secondo classificato;<br />
2. articolo 10, comma 1/ter della legge 109/94, che discipl<strong>in</strong>a<br />
i casi di fallimento o risoluzione del contratto per<br />
grave <strong>in</strong>adempimento dell’orig<strong>in</strong>ario appaltatore, casi<br />
nei quali, se espressamente previsto nel bando di gara,<br />
è possib<strong>il</strong>e <strong>in</strong>terpellare <strong>il</strong> secondo classificato per la stipula<br />
del contratto.<br />
La stessa Autorità ha osservato che la cauzione provvisoria,<br />
f<strong>in</strong>alizzata a coprire «la mancata sottoscrizione del<br />
contratto per fatto dell’aggiudicatario..» e, nei confronti dei<br />
«non aggiudicatari,» è restituita entro 30 giorni dall’aggiudicazione:<br />
ne consegue che, se la S.A. non stipula entro 30<br />
giorni, non può <strong>in</strong>camerare la cauzione provvisoria del<br />
secondo <strong>in</strong>terpellato <strong>in</strong> caso di sua r<strong>in</strong>uncia.<br />
Occorre altresì osservare che la previsione di 30<br />
giorni per la restituzione della cauzione, previsione temporale<br />
<strong>in</strong>trodotta dalla Legge 415/1998 è tesa a circoscrivere<br />
la discrezionalità della S.A., che, sulla base della<br />
discipl<strong>in</strong>a previgente, era tenuta a restituire la cauzione<br />
“non appena avvenuta l’aggiudicazione” e non certamente<br />
a creare un raccordo tra l’eventuale stipula del contratto<br />
da parte dell’aggiudicatario e la possib<strong>il</strong>ità di ut<strong>il</strong>izzare<br />
la cauzione provvisoria prestata dal secondo classificato.<br />
Inoltre, i concorrenti sono v<strong>in</strong>colati all’offerta presentata<br />
per <strong>il</strong> periodo di tempo stab<strong>il</strong>ito dal bando di gara,<br />
term<strong>in</strong>e che, di norma, è correlato a quello, pari a 180<br />
giorni, di validità della cauzione provvisoria a garanzia<br />
dell’offerta presentata.<br />
49<br />
TERAMOIMPRESA 7/2001<br />
AUTORITÀ DI VIGILANZA<br />
LL.PP.<br />
Chiarimenti su A.T.I. e imprese<br />
di nuova costituzione<br />
Interessanti chiarimenti sono stati forniti dall’Autorità<br />
di Vig<strong>il</strong>anza sulle associazioni temporanee d’impresa<br />
nella deliberazione n.377 del 5 novembre u.s.<br />
In tale atto si affronta <strong>il</strong> problema delle A.T.I. c.d. di<br />
“tipo misto” precisando che tale forma di aggregazione è<br />
legittimata dalla dottr<strong>in</strong>a e dalla giurisprudenza.<br />
In particolare è consentita la partecipazione sia di<br />
associazioni orizzontali che verticali nell’ipotesi di appalti<br />
che prevedano, oltre ai lavori della categoria prevalente,<br />
anche parti scorporab<strong>il</strong>i dell’opera.<br />
La normativa vigente, peraltro, ammette che la<br />
mandataria delle lavorazioni att<strong>in</strong>enti la categoria prevalente<br />
sia un’ATI orizzontale e che le mandanti assuntrici<br />
delle lavorazioni rientranti nelle altre categorie “siano anche<br />
più di una impresa per ognuna di queste categorie,<br />
sempreché riunite <strong>in</strong> raggruppamento orizzontale”.<br />
In tema di responsab<strong>il</strong>ità, l’Autorità precisa che “la<br />
mandataria dell’ATI orizzontale costituita per l’esecuzione<br />
della categoria scorporab<strong>il</strong>e avrà r<strong>il</strong>ievo solo ed unicamente<br />
nei confronti della capogruppo esecutrice della categoria<br />
prevalente cui si riferisce l’appalto” <strong>in</strong> conseguenza,<br />
cioè, di un rapporto giuridico <strong>in</strong>terno all’organizzazione<br />
d’impresa.<br />
Il sistema resta tutelato dalla garanzia data dall’unicità<br />
del responsab<strong>il</strong>e verso l’amm<strong>in</strong>istrazione (l’impresa<br />
mandataria).<br />
La possib<strong>il</strong>ità di avvalersi della propria classifica di<br />
qualificazione <strong>in</strong>crementata di un qu<strong>in</strong>to (art.3, comma 2,<br />
D.P.R.34/2000) è applicab<strong>il</strong>e anche alle ATI verticali o<br />
miste, <strong>in</strong> riferimento ai s<strong>in</strong>goli importi della categoria prevalente<br />
e delle altre categorie scorporab<strong>il</strong>i.<br />
Il pronunciamento dell’Autorità assume connotazioni<br />
importanti.<br />
Se è vero, <strong>in</strong>fatti, che la giurisprudenza (Consiglio<br />
di Stato n. 702 del 1998) aveva già affermato la legittimità<br />
delle ATI miste, ciò era stato <strong>in</strong>teso limitandone l’accezione<br />
a quelle dove una associazione orizzontale assume i<br />
lavori <strong>in</strong> categoria prevalente e una o più mandanti <strong>in</strong> verticale<br />
assume/ono <strong>il</strong>/i lavoro/i <strong>in</strong> categoria/e scorporab<strong>il</strong>e.<br />
Cioè, ciascuna mandante assume una o più scorporab<strong>il</strong>i<br />
e non, al contrario, più mandanti la stessa scorporab<strong>il</strong>e.<br />
Il Consiglio di Stato non aveva ritenuto ammissib<strong>il</strong>e<br />
le cosiddette ATI miste «esasperate», ossia proprio quelle