Leader (and sub Leader) Election per uniformare e ... - Automatica
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sostanzialmente fissati i vari livelli dell’albero.<br />
Ció che succede é che in un<br />
livello dell’albero potrebbe esserci un nodo<br />
che almeno potenzialmente potrebbe<br />
avere piú genitori, bisogna decidere quale<br />
sará il suo genitore effettivo. Un possibile<br />
criterio é quello di equidistribuire i figli<br />
tra i genitori del livello precedente al fine<br />
di <strong>uniformare</strong> il carico di lavoro.<br />
9) Alla fine si pone<br />
Ma = A T<br />
Figura 5. Nell’ipotetica rete considerata in figura il nodo<br />
2 potenzialmente puó avere piú genitori. Viene scelto 5 come<br />
genitore <strong>per</strong> <strong>uniformare</strong> il carico di lavoro tra 5 e 3.<br />
Tale algoritmo seppur esaminato nei minimi<br />
dettagli non é stato dimostrato in modo<br />
matematicamente rigoroso, si lascia al lettore il<br />
tempo di meditare su tale procedura di cui se<br />
ne crede fermamente la correttezza. La tecnica<br />
di <strong>uniformare</strong> i figli non é l’unica possibile in<br />
seguito tratteremo altre tecniche ed altri algoritmi.<br />
É di fondamentale importanza notare che<br />
il numero di iterazioni di tale algoritmo é non<br />
su<strong>per</strong>iore al numero di livelli dell’albero che si<br />
vuole rappresentare. Si puó quindi affermare<br />
con certezza che l’algoritmo termina in un<br />
numero finito di passi.<br />
2.5 La funzione Φ(•).<br />
Apriamo ora un paragrafo il cui argomento<br />
potrebbe sembrare estraneo a quanto trattato<br />
fino ad ora. Premettiamo che quanto verrá<br />
spiegato in tale sede sará indispensabile alla<br />
rappresentazione sistemistica della rete che<br />
faremo in seguito.<br />
Introdurremo ora una particolare funzione<br />
detta funzione Φ(•).<br />
DEF: Φ(•) : R N×M<br />
+<br />
M ∈ R N×M<br />
+<br />
−→ {0, 1} N×N<br />
⎡<br />
−→ ⎣<br />
Φ1,1<br />
. ..<br />
⊘<br />
⊘ ΦN,N<br />
Dove gli elementi Φj,j sono definiti dalla:<br />
Φj,j = 0 se Mj,i = 0∀i<br />
Φj,j = 1 altrimenti<br />
Per evitare incomprensioni viene di seguito<br />
specificato il significato dei vari simboli<br />
utilizzati nella definifione di tale funzione:<br />
é lo spazio delle matrici con N righe<br />
ed M colonne ad elementi maggiori od<br />
uguali a zero.<br />
• {0, 1} N×N<br />
é lo spazio delle matrici<br />
quadrate di ordine N con elementi che<br />
possono assumere solamente valore 0<br />
oppure 1.<br />
La funzione Φ(•) in sostanza non fa altro<br />
che prendere una matriche M ad elementi non<br />
negativi che potrebbe essere rettangolare o<br />
quadrata oppure potrebbe essere un semplice<br />
vettore e restituire una matrice quadrata Φ(M)<br />
dell’ordine del numero di righe di M. Tale<br />
matrice Φ(M) presenta elementi tutti nulli ad<br />
eccezione di alcuni elementi della diagonale<br />
principale. Il criterio <strong>per</strong> decidere se mettere<br />
zero od uno sulla diagonale principale di<br />
Φ(M) é il seguente: se la riga i-esima di M<br />
é costituita da elementi tutti nulli allora in<br />
posizione (i,i) di Φ(M) metto zero, altrimenti<br />
metto uno.<br />
• R N×M<br />
+<br />
ESEMPI:<br />
<br />
1<br />
Φ 8.5 =<br />
0<br />
<br />
1 0 0<br />
0 1 0 ; Φ<br />
0 0 0<br />
Φ<br />
<br />
0 1 =<br />
1 0<br />
<br />
1 7.9<br />
0 0 =<br />
0 8.1<br />
<br />
1 0<br />
0 1<br />
<br />
1 0 0<br />
0 0 0<br />
0 0 1<br />
Premettiamo che questa funzione comparirá<br />
nella rappresentazione sistemistica della rete<br />
che verrá fatta nel seguito. La conoscenza di<br />
alcune proprietá del sistema che rappresenterá<br />
9<br />
⎤<br />
⎦