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12 COMUNALI MONTENERO
Montenero - Il dopo voto
NUOVO oggi MOLISE
Martedì 30 Marzo 2010
Alle 18 inizia la festa: «Per la nostra comunità è l’avvio di una nuova primavera»
Travaglini sindaco, Di Pietro «ko»
Il giovane avvocato approfitta della divisione del centrosinistra e con la sua lista civica d’ispirazione moderata
conquista la guida di palazzo di città. L’ex ministro, a casa sua, è il ’grande sconfitto’ di questa tornata elettorale
Pd e Idv si spaccano e il centrodestra può godere
MONTENERO DI BISAC-
CIA - Sono da poco passate
le 18: Nicola Travaglini
arriva in piazza della Libertà.
Primi abbracci, strette
di mano e pacche sulle spalle,
i fedelissimi e i parenti
non nascondono la commozione.
Manca ancora l’ufficialità,
perché lo scrutinio è
ancora in corso, ma è chiaro
che quel margine di vantaggio,
strada facendo accumulato,
è ormai inattaccabile.
E’ il giovane avvocato 37enne,
a capo della lista Uniti
per Montenero, il nuovo
sindaco del centro bassomolisano.
Dopo oltre venti anni
di guida centrosinistra riesce
a concretizzare l’alternativa
e a far sua una vittoria,
anche avvantaggiata
dalla situazione di divisione
registratasi nella coalizione
contrapposta, certamente
prestigiosa.
Travaglini sindaco e Di
Pietro (Antonio) «ko» è l’analisi
generale che subito si
’annida’ tra i presenti in
piazza, nella zona della
scuola elementare sede delle
sezioni elettorali e del
municipio. La divisione ha
recitato un ruolo di primissimo
piano.
Le prime parole del neo
primo cittadino sono di
grande soddisfazione ed entusiasmo:
«E’ un traguardo
storico, un sogno che adesso
è diventato realtà. Sarà il
sindaco di tutti i monteneresi
e mi adopererò per ridare
fiducia e benessere alla nostra
comunità. Sarà la primavera
di Montenero. Abbiamo
una squadra con tanta
esperienza, compattezza e
di sicuro possiamo lavorare
bene per dare le risposte che
Montenero si aspetta. Mi
sento chiaramente investito
di una grande responsabilità.
Ringrazio, di cuore, tutti
gli amici e chi mi ha sostenuto
in questa meravigliosa
avventura».
L’emozione è tanta, arrivano,
tra gli altri, i vari
Stefano Sabatini, Domenico
Porfido (tra i più votati),
Teresio Di Pietro a
congratularsi.
Dal fronte opposto la
stretta di mano di Cristiano
Di Pietro che può vantare
il numero maggiore di
consensi nella sua lista. E
poi, in un passaggio del testimone
anticipato, l’incontro
con il sindaco uscente
Giuseppe D’Ascenzo.
In piazza, intanto, si raduna
una piccola folla. I flash
dei fotografi e le interviste
televisive continuano.
Le analisi politiche già vengono
messe in campo ma
per Travaglini e i suoi non è
il tempo di stare troppo a
pensare e ad approfondire.
E’ il tempo della festa, per
la conquista di una vittoria
per certi versi storica.
Michele Tana
Stretta di mano e passaggio di consegne tra uscente e nuovo sindaco Grande festa per il neo primo cittadino a Montenero
Amarezza nel quartier generale del dottore dopo l’ufficializzazione dei risultati
«Decisiva la terza lista»
Margherita Rosati recrimina: «Senza quella spaccatura...»
MONTENERO DI BISAC-
CIA - «Le ragioni di questa
sconfitta? Sicuramente
ha giocato un ruolo decisivo
la presenza della terza
lista. E la spaccatura nella
coalizione ha determinato
così un’emorragia di voti
che ha compromesso il nostro
risultato».
Quando ormai è chiaro
che il nuovo sindaco sarà
Travaglini, Margherita
Rosati, con tranquillità e
disponibilità, non si sottrae
ad un primo commento
sull’esito elettorale. Non
manca l’amarezza, sia in
lei che in chi l’ha sostenuta
in questa campagna elettorale,
ma si guarda comunque
avanti. «Al nuovo sindaco
- dice a pochi metri
dalla festa in corso per il
neo primo cittadino - auguro
buon lavoro e spero che
riuscirà a dare concretezza
a quel che ha promesso in
termini di nuovo slancio e
sviluppo per Montenero. La
mia - aggiunge - è stata
una candidatura emersa
nell’ambito della società civile,
è stata la mia prima
esperienza politica e ho già
detto che in ogni caso sarebbe
stata l’ultima e lo
confermo».
Accanto a Margherita
Rosati alcuni dei candidati
ed i suoi più stretti collaboratori
che hanno seguito
con grande attenzione l’e-
volversi del risultato elettorale.
«E’ stata comunque
una bellissima esperienza -
dice ancora la guida della
lista ’Montenero in Comune’
- e voglio ringraziare la
squadra che era al mio
fianco e che ha condiviso
con me questo percorso. Ho
già detto che per me questa
esperienza politica sarà
unica, ma dico con certezza
che buona parte dei giovani
che è stata con me ha grandi
capacità e competenze e
di certo potrà spendersi per
il benessere di Montenero.
Anche dai banchi dell’opposizione
- conclude Margherita
Rosati - sapremo
certamente lavorare nel
bene della nostra comunità».
Mi.Ta.
Chiappini: «Colpe?
Non stanno qui»
«Senza
unità...
Ecco
il risultato»
MONTENERO DI BI-
SACCIA - «Mi viene da
ridere pensando che
qualcuno dice che la
sconfitta della Rosati è
colpa mia. Fino all’ultimo
abbiamo cercato la
strada dell’unità, ma
qualcuno ha voluto imporre
la sua scelte e
adesso ne assuma le responsabilità».
Pino Chiappini,
candidato di Progresso
e Libertà, individua
nella strategia messa in
campo dall’Italia dei valori
le ragioni della consegnadell’amministrazione
comunale ad una
coalizione diversa dal
centrosinistra. E a suo
giudizio non si può dire
che ha vinto il centrodestra
«vista la presenza
di parte del governo cittadino
uscente e di gente
che con questa coalizione
non ha mai avuto
nulla a che fare».
Pino Chiappini e Mauro Natalini