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8 COMUNALI TERMOLI TERMOLI 2010 - Il dopo voto dalle sedi: qui Di Brino A microfoni accesi poche sono le dichiarazioni che vengono rilasciate. Il candidato sindaco Antonio Di Brino si limita a dire che «il 45% è un ottimo risultato. D’altronde era difficile vincere con 5 candidati sindaci. Ci prepariamo al ballottaggio. Le liste - ha affermato Di Brino - sono al 60% il che significa che abbiamo la maggioranza in consiglio comunale. C’è sempre un gap del 15% che riguarda il voto disgiunto. D’altrone la Gatti durante la campagna elettorale ha fatto appello proprio sul voto disgiunto. E’ stata una campagna elettorale inquinata. Si può dire che chi di spada ferisce di spada perisce». Grandi sono stati i commenti sul voto disgiunto. Sulla forbice (forse troppo ampia rispetto a quello che era preventivato) tra il candidato sindaco e le liste ad esso collegate. «E’ una cosa molto grave quella che è successa», commentano a denti stretti diversi tra candidati consiglieri e persone dello staff. Tutti nella sede di Corso Umberto I, computer, telefonini e calcolatrici alla mano, sono impegnati nel rilevamento dei voti. Pochi, per la verità, sono i ’big’ presenti nella sede del loro candidato sindaco. I più tirano a indovinare che i vari segretari di partito si troveranno nelle rispettive sedi elettorali. Lui, il candidato sindaco Antonio Di Brino, arriva in tarda serata dopo un pomeriggio trascorso non si sa dove, anche se più di qualcuno ipotizza l’abbia passato a casa con la famiglia. Al suo fianco il consigliere regionale Francesco Di Falco e l’assessore regionale alla Programmazione Gianfranco Vitagliano. Incollati ai monitor dei computer stazionati sui vari telematici che minuto per minuto aggiornano i risultati, scrutano tutto quello che succede. Più di qualcuno, Qui Di Giandomenico NUOVO oggi MOLISE Martedì 30 Marzo 2010 «E’ sicuramente un ottimo risultato quello ottenuto» Computer e telefonini, l’ansia regna sovrana Antonio Di Brino è arrivato in tardissima serata appena chiuse le operazioni di voto, aveva azzardato la possibilità di vincere al primo turno. Cosa che non si è verificata. Troppo presto, però, parlare di alleanze in vista del ballottaggio. C’è ancora da analizzare quello che è successo. Michela Bevilacqua «E’ troppo presto farlo adesso. Parlerò coi dati alla mano» Il ’Modenese’ sede... improvvisata Il ’Gattone’ guarda gli schermi e non parla ’ABBADONATO’ per qualche ora l’ufficio politico di via Malta, Remo Di Giandomenico, candidato sindaco con le liste Popolari Liberali e Termoli Giovane ha deciso di seguire lo spoglio elettorale nella sala dell’hotel Modena trasformato in sede elettorale per il tempo dello spoglio elettorale. Di Giandomenico ha preferito non commentare i risultati (per giunta molto parziali a metà pomeriggio). «Quelle che vi dico adesso sarebbero parole al vento. Parlerò solo con i dati reali in mano». D’altronde Di Al suo fianco i ’compagni di avventura’: Matteo Cilla e Massimiliano Orlando Giandomenico è uomo che la politica la mastica da tanto tempo e sa bene che i risultati delle elezioni non si commentano ’a naso’ (prendendo a prestito l’espressione che ha utilizzato), ma con i numeri in mano. Perché quei numeri raccontano tante cose. Forse più di quelle che il naso può fiutare. Ed è proprio su quei numeri che durante tutto il pomeriggio di ieri hanno lavorato gli uomini dello staff di Di Giandomenico. Tra questi, prima di tutto, il portavoce Matteo Cilla e l’addetto stampa Massimiliano Orlando. Computer, telefonini e maxischermo per il ’Gattone’ (come da tutti è affettuosamente chiamato). E sono proprio quei telefonini a non essersi fermati mai di suonare. Diverse le telefonate che l’onorevole Carlo Giovanardi ha fatto a Di Giandomenico per complimentarsi del risultato conseguito. Ancora presto parlare di apparentamenti. Certo lo stesso Giovanardi aveva affermato, nel corso della sua ’venuta’ a Termoli, che l’orientamento di Di Giandomenico era di centrodestra an- A microfoni spenti, però, si commenta il risultato del voto disgiunto che se lo stesso ’Gattone’, nel corso della campagna elettorale non ha fatto altro che ripetere che la sua discesa in campo non era a fini elettorali ma per alcune questioni politiche. E chissà cosa succederà nel ballottaggio. Mic. Bev.
NUOVO oggi MOLISE Martedì 30 Marzo 2010 COMUNALI TERMOLI TERMOLI 2010 - Il dopo voto dalle sedi: qui Monaco «Il ballottaggio era il nostro obiettivo» «Soddisfatto Si è lavorato molto bene» Il commento a caldo di Monaco ARIA pacata e rilassata. Occhi distesi e un sorriso che non è mai stato così smagliante. Le stessa afferma senza vergognarsi più di tanto «che finalmente oggi pomeriggio sono riuscita a dormire. Mi sono seduta sul divano e mentre tutti guardavano la televisione e il volume stava a palla io ho dormito come un ghiro». Lei è Erminia Gatti, candidata indipendente per il Partito Democratico. La Gatti fa una ’toccata e fuga’ nella sede di Corso Umberto I prima di recarsi in televisione per una diretta elettorale. Anche lei, abbinamento Qui Gatti casual, non si sottrae dai microfoni della stampa. Anzi afferma senza remora alcuna di essere molto soddisfatta. «Siamo riusciti a mandare il centrodestra al ballottaggio - ha affermato davanti ai collaboratori e allo staff dei giovani del Pd e di Costruire Democrazia che da tutta una campagna elettorale la stanno seguendo - è troppo presto per parlare di apparentamenti in vista del ballottaggio ma sono contenta. Certo non ci eravamo fatti illusioni. Eravamo 30 contro 510. Ma quello che è certo è che in 30 giorni siamo riusciti «IL nostro obiettivo era il ballottaggio. Sono molto soddisfatto. Abbiamo lavorato bene anche se è ancora presto per dare un commento pieno. Il trend è indubbiamente positivo». E’ questo il commento a caldo, caldissimo, di Filippo Monaco, candidato sindaco per il centrosinistra. Monaco, abbigliamento casual (jeans, giacca e cravatta), passeggia, neanche tanto nervosamente, sul marciapiede di Corso Fratelli Brigida. Proprio di fronte la sua sede elettorale all’interno della quale la televisione accesa e i computer collegati ad internet danno il polso di quello che sta succedendo. Fuori dalla sede davvero pochi sono i candidati consiglieri presenti. L’unica è Emanuela Lattanzi, che entra in sede per un commento veloce sulla situazione. Monaco non lesina dichiarazioni con l’aria sicuramente più rilassata di quella di qualche giorno fa. Intanto adesso c’è da analizzare il voto. E tra le analisi che bisogna fare ci sono sicuramente anche quelle relative agli apparentamenti in vista del ballottaggio. Su questo punto Monaco non si vuole sbilanciare più di tanto. «E’ ancora prematuro parlare di alleanze». In ballo c’è anche i possibili (o no?) apparentamenti con la lista del Partito Democratico di cui Monaco ha sempre detto di far parte (anche se il segretario dei democratici Danilo Leva ha sempre affermato il contrario). C’è da vedere quello che succederà con gli altri schieramenti che sono fuori dalla corsa per il ballottaggio. Insomma di questioni da analizzare ce ne sono davvero tante. E si prospettano 15 giorni di ’caos’ politico. Michela Bevilacqua «Siamo riusciti a mandare il centrodestra al secondo turno» Sorriso smagliante e aria rilassata: «E’ un successo» La Gatti commenta il risultato a convincere i termolesi su di una scelta politica diversa dalle altre che prima non c’era. Sono entusiasta di tutto quello che è successo e di come sia andata a finire». E per quello che riguarda gli accordi in vista del ballottaggio? «Gli accordi sono ancora da vedere e si faranno sul programma. Il nostro obiettivo era quello di arrivare al ballottaggio. Abbiamo creato una pagina nuova per il centrosi- 9 nistra. Rispetto a come siamo partiti avevamo tutto da guadagnare». Mic. Bev.
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