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6 COMUNALI TERMOLI Partito Democratico *** Bellanova Cataldo Berchicci Gennaro Canosa Salvatore Cappella Basso Vittorio Chiorri Pietro Ciaramella Annamaria Colonna Nicola D’Alessandro Enrico Martino D’Amelio Raffaella Di Biase Antonio Di Campli Sebastiano Di Francia Salvatore Di Iorio Cesare Augusto Di Luzio Donato Di Palma Mauro Grasso Alessandro Larivera Nino Lorito Giuseppe Marino Domenico Occhionero Giuseppe Pennetta Marcello Petrella Gennaro Piunno Saverio Quaranta Maria Elisabetta Sale Giandomenico Sciarretta Maria Pia Sciarretta Vincenzo Scurti Rocco Franco Tilli Francesca Venittelli Laura La sezione più partecipata? La numero 26, quella con meno votanti la numero 4, come nel 2006 ERMINIA GATTI L’affluenza è stata minore rispetto a quella del 2006 quando consegnarono la tessera elettorale l’80.92% degli aventi diritto nella città adriatica ANTONIO FASCIANO Per il Bene Comune *** Alberico Irene Benvenuto Guarino Bonifacio Gianpaolo Cannarsa Nicola (Nicolino) Caposiena Michele (Lello) Catenaro Valter Domenico Chiozzi Giancamillo D’Angelo Marco Della Porta Massimo Della Vella Filippo Di Fabio Marco Di Paolo Liberantonio Emiliozzi Luca (Lucas) Fasciano Domenico Gagliardi Michele Guidotti Antonio Ligorio Brigida Marinelli Erika Mautone Antonio Musacchio Nicoletta Orlando Diego Pomponii Maria Setaro Fabrizio Tarantini Guido Testa Pasquale Tridente Debora Trivelli Valerio Giattini Gileno Silvana Tarantini Maria Maglie Luisella NUOVO oggi MOLISE Martedì 30 Marzo 2010 Oltre l’80% dei votanti si sono recati alle urne Termoli risponde ’presente’ alla chiamata PIU’ dell’80% degli aventi diritto al voto. Più di 22mila persone. Insomma un ’boom’ di persone che si sono recate al voto se paragonato ai dati che si sono avuti a livello nazionale. Termoli ha risposto «presente» alla chiamata per le elezioni amministrative, quelle, cioè, che dovranno stabilire il nuovo sindaco di Termoli e il consiglio comunale. L’affluenza parla chiaro: 80.12% votanti (pari a 22.038 persone) si sono recati alle urne suddivisi tra 80.78% di uomini e 79.50% di donne. Il genere maschile, quindi, è risultato leggermente predominante rispetto a quello femminile. La sezione a maggiore percentuale di ’partecipazione’ è stata la sezione 26 a Difesa Grande. Lì su 973 votanti si è toccata l’affluenza dell’86.63%. Anche in questo caso a votare di più sono stati gli uomini (432 su 411). Appena 20 voti di differenza tra i due generi. La sezione dove hanno votato meno persone, invece, è stata la sezione 4 corrispondente alla scuola Principe di Piemonte, dove hanno votato il 63.67%. Su 881 persone hanno risposto alla ’chiamata’ per le amministrative 561 persone. A differenza della sezione 26, però, hanno votato più donne (298) rispetto ai 263 uomini che hanno consegnato la tessera elettorale. In generale, però, si può dire che l’affluenza ai seggi non è scesa al di sotto del 60%. In media, infatti, quasi il 75% delle persone registrate nei vari seggi si sono recate alle urne. Una particolarità: nel 2006 votarono più persone (l’80.92%) ma la sezione che risultò meno ’partecipata’ fu sempre la numero 4 della scuola Principe di Piemonte dove si recarono a votare il 64.67% degli aventi diritto. Mic. Bev.
NUOVO oggi MOLISE Martedì 30 Marzo 2010 TERMOLI 2010 - IL DOPO VOTO COMUNALI TERMOLI Il governatore non riesce a spingere il suo candidato alla vittoria con un’armata di dieci liste Iorio nelle sabbie mobili di Termoli Si tornerà alle urne fra quindici giorni. Basso Di Brino ha raccolto il 45,06% e si confronterà con Antonio Monaco 27,07% Exploit di Remo Di Giandomenico 15,14%, Erminia Gatti si ferma al 8,62% mentre voto d’opinone per Antonio Fasciano 4,11% La «macchina gioiosa» del centrodestra andrà al doppio turno NON produce l’effetto sperato la calata sulla costa di tutta l’armata al seguito del governatore Michele Iorio. A far notizia più che il ballottaggio tra Antonio Di Brino e Filippo Monaco è la sconfitta del presidente della Regione. Le urne hanno dato un risultato che si spiega da solo. Termoli, almeno per il momento, ha deciso che Di Brino e le sue dieci liste dovranno andare all’esame di riparazione previsto tra quindici giorni. Non sono bastate le promesse e le rassicurazioni del comandante in capo a far staccare il biglietto per Palazzo di Città al candidato del Pdl. Sicuramente il centrodestra vincerà le elezioni comunali e si cambierà colore politico, ma quella di Termoli è una figuraccia per Iorio. Se qualcuno si era azzardato ad affermare che questo sarebbe stato un test positivo per il governo regionale, che nel basso Molise in questi giorni aveva fatto sfilare assessori e parlamentari, dovrà rifare i suoi conti in vista delle scadenze del nuovo anno. Le schede uscite dalle urne parlano chiaro considerando anche il gran numero di voti incrociati tra i candidati sindaco. Voto disgiunto che ha penalizzato il centrodestra premiando in modo particolare Monaco. Mentre stiamo andando in stampa l’ufficio elettorale ancora non è in grado di fornire i dati definitivi. Dalle sezioni sono giunti risultati che vedono Antonio Basso Di Brino attestarsi con 5.433 al 45,06% che incontrerà nel ballottaggio Filippo Monaco che di voti ne ha presi 3.263 pari al 27,07%. Risultato inaspettato nei numeri per l’ex sindaco ed ex parlamentare Remo Di Giandomenico che raccoglie 1.825 preferenze 15,14%, non raggiunge la doppia cifra Erminia Gatti che racimola 1.039 con un 8,62 % (solo per un fatto statistico alle Europee di un anno fa fu premiata dalla città con 1.365 voti) infine soddisfatto oltre ogni più rosea aspettativa Antonio Fasciano con la partecipazione per un voto d’opinione con 496 che lo colloca al 4,11%. Cosa accadrà d’ora in avanti? Saranno le prossime ore a dirlo. Certo Di Brino e i suoi sponsor dovranno tener conto del consenso di Di Giandomenico. Il sottosegretario Carlo Giovanardi ha assicurato che nell’eventualità del doppio turno i loro voti sarebbero andati al centrodestra. Sempre che vengano almeno chiesti e non pretesi. In casa Pdl avranno la faccia di sedersi attorno a un tavolo con Remo? Pino Cavuoti Il noto commentatore televisivo annuncia il grande risultato: smentito dalle urne E Minicozzi perse la faccia Quante cassandre dovranno fare un passo indietro DOPO Enzo Di Gaetano è il commentatore politico più accreditato, ascoltato e rispettato nel panorama regionale televisivo. Ci riferiamo a Giovanni Minicozzi che ieri pomeriggio dagli schermi dell’ammiraglia dell’etere molisano si era detto disposto a mettere in gioco persino la sua faccia. Gongolante aveva dato a intendere la vittoria più che certa del centrodestra a sostegno di Basso Di Brino arrampicandosi su ipotesi e calcoli matematici legati al numero degli elettori. Così non è stato ed era ancora un risultato annunciato. Purtroppo per lui questa volta non è andata come sperava e come si voleva far credere. Con simpatia, se ci fosse un Tapiro d’oro da consegnare a qualcuno, spetterebbe di certo al buon Giovanni che ieri sul campo si è conquistato il prestigioso trofeo. Non resta ora che aspettare il secondo turno Il controllo delle schede effettuato ad una a una Ed ecco in azione l’esercito... dei rappresentanti delle 19 liste La diretta televisiva dal Comune di Termoli delle amministrative termolesi per poter consentire a Minicozzi di poter annunciare in pompa magna che Basso Di Brino ha finalmente vinto le elezioni nella sua città. Questa volta senza dover azzardare, nemmeno tanto, ipotesi o calcoli eso- NON si era mai vista una cosa del genere nelle elezioni comunali a Termoli. Nemmeno ai tempi di Girolamo La Penna e Florindo D’Aimmo. E quelli sì che erano altri tempi e un altro modo di fare politica e di partecipare alla vita amministrativa della città. A dirlo sono gli stessi dipendenti comunali impressionati da quanto è accaduto nelle 29 sezioni dove è accaduto di tutto e di più. Ieri, pochi minuti prima della chiusura dei seggi, hanno fatto la loro comparsa decine e decine di terici. Un incidente di percorso che può capitare quando si fanno delle previsioni prima che le urne abbiamo parlato. Diceva bene qualche giorno fa quel vecchio volpone di Remo Di Giandomenico quando ogni discorso si può fare solo a urne aper- te. L’esperienza ha aiutato l’ex sindaco, un po’ meno il collega Minicozzi. Ci auguriamo che a leggere di queste quattro righe, il televisivo Giovanni stia ridendo. Non sarà la prima e nemmeno l’ultima volta che un giornalista prende un abbaglio. In politica niente è duraturo. Tanto più una diretta televisiva. Al lavoro le forze dell’ordine rappresentanti di lista armati di penna, fogli e cellulari per «assicurare» la regolarità delle operazioni di scrutinio ed evitare imbrogli. Un affollamento che è sembrato eccessivo persino alle forze dell’ordine impegnate a garantire che tutti filasse liscio e senza problemi d’ordine pubblico. Una «presenza» che ha costretto agli straordinari i componenti dei seggi elettorali costretti a esaminare le schede votate con un’attenzione particolare. Discussioni che, come è facile E’ accaduto in via Volturno Foto alla scheda elettorale, denunciato UN 49enne è stato denunciato per aver portato in cabina e fotografato con un cellulare la scheda elettorale sulla quale aveva espresso il suo voto. E’ accaduto ieri in una delle sei sezioni sistemate nella scuola elementare di via Volturno. Ad accorgersi dell’episodio uno dei componenti del seggio che ha fatto notare l’accaduto segnalando l’episodio all’ufficio centrale comunale. Come è noto è vietato entrare in cabina con qualsiasi mezzo che possa riprodurre la scheda elettorale. Precise disposizioni sono state indicate dalla Prefettura di Campobasso che a quanto pare non sono state tenuto in considerazione dall’elettore termolese che ora dovrà rispondere del suo gesto. capire, hanno rallentato di parecchio le opreazioni di scrutinio mettendo a dura prova la pazienza dei presidenti dei seggi che si sono dovuti far rispettare e in taluni casi alzare la voce con tanto di istruzioni alla mano. I casi più particolari e controversi sono stati affrontati alla fine e ogni decisione è stata riportata a verbale. Scontato il ritorno alle urne domenica 11 e lunedì 12 aprile. Ma allora sarà diverso. I rappresentanti di lista saranno decisamente in numero minore. 7
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