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ASPETTANDO le mosse della Federazione, che in queste ore potrebbe aprire un’indagine sull’episodio della presunta telefonata per accomodare il risultato della partita tra lupi e L’Aquila, ricevuta da Alessandrì e denunciata pubblicamente dopo la gara, il presidente del Campobasso Ferruccio Capone volge lo sguardo in casa propria. Come da noi annunciato ieri mattina, la società chiederà i tabulati delle telefonate di calciatori e dirigenti nei giorni precedenti alla gara. «Vogliamo stare tranquilli e verificare tutto per bene - ci ha spiegato ieri il patron - Con quello che é successo ad Alessandrì è giusto vederci chiaro. Solo per sgombrare il campo da facili equivoci». Raggiungiamo il presidente mentre in televisione arrivano le proiezioni sulle elezioni regionali in Campania. «Sono soddisfatto - dice - perché Caldoro (il molisano Caldoro, ndr) è in vantaggio». Il tono della voce è cordiale e leggero, ma si alza leggermente quando gli chiediamo di tornare ai problemi del suo Campobasso. Uno in particolare. Vogliamo avere la conferma di un altro episodio accaduto domenica, durante l’intervallo tra i due tempi. Capone sarebbe entrato improvvisamente negli spogliatoi ed avrebbe urlato la sua rabbia nei confronti di alcuni calciatori rossoblù rei di aver trascorso alcuni giorni fa (pare domenica dopo la gara con l’Elpidiense) una nottata in una discoteca del chietino. «Non mi sembra giusto che accadano certe cose - conferma il presidente - Io voglio un atteggiamento responsabile da parte di tutti i calciatori, non solo di quelli più giovani - aggiunge - Inutile fare il ritiro venerdì e sabato se negli altri giorni ci si prende certe licenze. «I calciatori devono svolgere una vita con ritmi reggolari e programmati, altrimenti finisce che alla domenica si scende in campo senza la necessaria concentrazione. E questo è grave soprattutto se la condotta è stata irresponsabile». Dalle parole di Capone trapela un certo risentimento nei confronti di al- Su Di Somma: «Il suo impegno non si discute. Manca la mira...» Sabato ha inveito contro alcuni atleti rei di essere andati in discoteca a Chieti Capone chiede più serietà Il patron conferma la richiesta dei tabulati telefonici dei lupi cuni atleti rossoblù. Il patron non fa nomi, ma pare che le sue dichiarazioni siano rivolte ad atleti esperti e non ai giovanissimi a disposizione di mister Di Somma. Un altro episodio poco edificante in una stagione che almeno sul piano dei comportamenti, finora, non era stata negativa. A proposito del tecnico stabiese, l’ingegnere di Montella si dice soddisfattoo del lavoro fin qui svolto. «L’impegno del tecnico non si discute - spiega - E non si discute neanche la partita di domenica scorsa, dunque anche la buona prova dei giocatori. Certo è che quando si sbaglia mira così tante volte, neanche l’impegno e una buona prestazione - conclude il numero uno del club di Selvaiana - sono sufficienti per vincere le partite». Questo è quanto. I lupi tornano in campo domani pomeriggio. Maurizio Cavaliere L’Aquila non ci sta: il comunicato di Ercole Di Nicola «Un disegno per giustificare risultati e gol che non arrivano?» L’AQUILA calcio alza la voce. E, in merito alla vicenda della presunta telefonata interessata ricevuta dal calciatore rossoblù Alessandrì, prende ufficialmente posizione a mezzo comunicato firmato dal responsabile dell’area tecnica Ercole Di Nicola. «... A fine gara, dopo che gli animi in campo si erano surriscaldati (comprensibilmente) per una gara persa dai padroni di casa non meritatamente - si legge tra l’altro - i dirigenti aquilani hanno provato a sedare la reazione adirata dei dirigenti di casa: non mi pare quindi che ci sia stato un comportamento anti sportivo, ma tutt’altro. In quella occasione siamo venuti a conoscenza di una fantomatica telefonata anonima ricevuta il martedì precedente dal tesserato del Campobasso, Sig. Alessandrì, che tuttavia non ha specificato né da chi (o per conto di chi) è arrivata, né il contenuto della stessa. Posso garantire, a scanso di equivoci, che nessuna persona riconducibile direttamente ed indirettamente a L’Aquila Calcio abbia avuto modo di parlare con il Sig. Alessandrì perché l’unico autorizzato a parlare per conto della Società è il sottoscritto; dal giocatore suindicato mi piacerebbe avere elementi più concreti al fine di collaborare con la Società del Campobasso (vittima quanto noi in questo episodio), in nome dei buoni rapporti tra le due Società, a fare luce sull’accaduto. Siamo comprensivi del dispiacere provato dal Presidente Capone e dai suoi collaboratori quando hanno appreso la notizia (che, ripeto, hanno poi raccontato a noi solo nel post gara) ma siamo ancora più rammaricati e profondamente amareggiati nel vederci etichettare delle colpe su fatti che non abbiamo minimamente neanche pensato di commettere... «Il Presidente Capone, persona seria e responsabile, da anni investe nel calcio ed io e la mia Società siamo solidali per tutto ma non vorrei che dietro tutto ciò ci fosse un preciso disegno da parte di qualcuno per accendere polemiche tra le due Società per giustificare gol o risultati che non sono arrivati o non arriveranno». Problemi all’adduttore per il forte centrocampista juniores. Pentrelli e Scarano a Jesolo Trivento, accertamenti per Gallo IL Trivento, senza diversi titolari, ha ripreso la corsa verso un traguardo non irraggiungibile come i playoff. La vittoria all’inglese contro il Morro d’Oro ha ridato fiducia e nuova linfa alla formazione gialloblù che è riuscita così a mettersi alle spalle un periodo non felicissimo (solo sotto il profilo dei risultati). Gli abruzzesi non sono apparsi irresistibili ma la formazione del presidente Falcione ha mostrato la grinta e la concentrazione dei tempi migliori. Partendo da questa prestazione, i trignini dovranno cercare di arrivare il più lontano possibile e conquistare un posto nei playoff. Le potenzialità e i numeri di certo non mancano all’Atletico che ha più volte dimostrato di poter dire la sua contro chiunque in questo girone. Oggi intanto, si torna in campo agli ordini di Carannante per cominciare a preparare il derby contro il Bojano, partita che certamente non sarà semplice. In mezzo, però, c’è la sosta per le festività pasquali che consentirà di recuperare alcuni pezzi importanti del mosaico, primo fra tutti capitan Antonello Corradino che contro il Morro è rimasto precauzionalmente a riposo dopo le noie fisiche accusate nelle ultime settimane. Vista la sua assenza in mezzo al campo si è rivisto Ferreyra dal primo minuto. L’ex Pro Vasto ha fatto delle buone cose ma può e deve ancora crescere. Rappresentativa - Salvatore Gallo è stato costretto a rinunciare alla convocazione per il torneo nazionale giovanile di Jesolo che vede protagonista la rappresentativa del girone F dei nati nel 91-92. Il bravo mediano dell’Atletico Trivento, uscito anzitempo dal campo contro il Morro d’Oro, è stato costretto ad alzare bandiera bianca per un problema al flessore. Ok invece Pentrelli (momento magico per il baby attaccante di Carannante) e Scarano. La rappresentativa del girone F gioca oggi pomeriggio contro il girone H. ste.sa.
NUOVO oggi MOLISE Martedì 30 Marzo 2010 SPORT 39 I bifernini vogliono salvare la categoria senza passare dagli spareggi Il difensore centrale del Bojano spiega il momento delicato della squadra «Al minimo errore veniamo puniti» Bearzotti: «Dominiamo la partita ma perdiamo di misura A questo va aggiunto il fatto che non riusciamo a finalizzare» UN momento delicato da superare in fretta. Il Bojano reduce dalla sconfitta di Centobuchi deve meditare sugli errori commessi onde evitare di perdere ulteriore terreno dalle dirette concorrenti per la salvezza. Se le prestazioni non mancano assolutamente alla formazione di Farina, a venir meno sono i risultati (da non sottovalutare la componente sfortuna) e la giusta precisione in zona gol. Proprio in fase di finalizzazione arrivano i problemi per i biancorossi che, approfittando di questa pausa devono riprendere la corsa verso la salvezza. A parlare per tutti è il difensore centrale del Bojano Mauro Sebastian Bearzotti. Il Bojano sta perdendo delle ghiotte occasioni per avvicinarsi alla salvezza. Cosa non sta funzionando a suo avviso? «Purtroppo il nostro problema attuale sono le disattenzioni individuali. Ogni minimo errore veniamo puniti. Capita che dominiamo la partita e poi perdiamo di misura, magari con un’unica incursione in area di rigore dei nostri avversari. A questo va aggiunto il fatto che non riusciamo a fare gol pur creando tante occasioni sotto porta. Dobbiamo essere più cinici. Per il resto credo che non possiamo rimproverarci nulla perché VASTO - I tifosi che tolgono dalla Curva d’Avalos lo striscione con la scritta "Aragonesi", a circa venti minuti dal termine di una delle più brutte partite della stagione, con la Pro Vasto sprofondare per 3-0 con la Sangiovannese, e lasciare anzitempo lo stadio Aragona alla spicciolata, sarà difficile da dimenticare ma dà l’esatta idea di com’è andato il match, valido per l’undicesima giornata di ritorno, e, forse, di un campionato che non è nato sotto una buona stella. La contestazione dei tifosi, che hanno fatto pure i nomi di chi, a loro dire, non ha mai avuto a cuore i colori della Pro Vasto, altrimenti non avrebbe messo l’orgoglio sotto i propri piedi, ci sta tutta. Ha ragione il dirigente Enrico Russo quando, al termine della partita che doveva dare continuità a quel barlume di speranza arrivato con le ultime due trasferte in Toscana, ha af- lavoriamo, facciamo sacrifici e sudiamo ogni giorno cercando di dare il massimo». A questo punto vi dovete guardare le spalle perché le dirette concorrenti viaggiano a mille. «Purtroppo è vero. Abbiamo due-tre formazioni che incalzano alle nostre spalle e dobbiamo cercare di riprenderci in fretta, magari già da domenica dopo la sosta pasquale anche se non sarà semplice come partita, soprattutto perché si tratta di un derby». Per ripartire il Trivento è forse l’avversario meno adatto. Concorda? «Non sono d’accordo, anzi. Il Trivento è un’ottima squadra che certamente ci vorrà mettere il bastone tra le ruote ma noi contro le big del girone abbiamo sempre fatto ottime cose quindi puntiamo a ripeterci. In queste partite gli stimoli vengono da soli mentre con le cosidette pic- cole è facile distrarsi». L’obiettivo è quello di evitare i playout? «Sì, vogliamo salvare la categoria senza passare per gli spareggi e sono convinto che possiamo farcela». Quale può essere secondo lei la ricetta per riuscirci? «Non credo ci sia una ricetta. Dobbiamo continuare a lavorare così come stiamo facendo, magari cercare di essere più prolifici in zona gol e mantenere alta la concentrazione per tutti i novanta minuti». E’ contento della sua stagione in biancorosso? «Posso dare di più. E’ capitato anche a me di sbagliare. Con il Miglianico ho fatto il retropassaggio al portiere e si è inserito un calciatore avversario che ha segnato. Ho cercato di fare sempre il mio ma da adesso in poi sono pronto a raddoppiare gli sforzi per permettere al Bojano di raggiungere la salvezza». Stefano Saliola «Ho cercato di fare sempre il mio ma da adesso sono pronto a raddoppiare gli sforzi per raggiungere la salvezza» ll 7 aprile in Altomolise arriveranno i dirigenti giallorossi Agnonese-Benevento, avviati contatti per il futuro QUARANTATRE’ punti e l’occhio già proiettato al futuro. L’Olympia Agnonese non perde tempo e ha intenzione di dare continuità ad un progetto che si è rivelato fino ad ora vincente. Il sogno dei playoff da cullare e la voglia di continuare a stupire anche in futuro hanno portato il club di viale Castelnuovo ad allacciare dei contatti con il Benevento, società che milita in Prima Divisione e che ha chiesto al club di Masciotra di avviare una collaborazione per la nuova stagione. Collaborazione che ovviamente riguarderà il settore giovanile con la possibilità di mandare dei giovani interessanti alla corte del direttore sportivo Maurizio Sabelli. I contatti tra i due club sono stati avviati e il prossimo 7 aprile, giorno del recupero con la Civitanovese il responsabile del settore giovanile I tifosi lasciano anzitempo lo stadio Aragona La peggior Pro Vasto vista in questa stagione fermato che i conti si faranno alla fine, mentre ora è necessario che l’allenatore Di Meo lavori sotto l’aspetto psicologico e scelga i giocatori da mandare in campo, nelle ultime sei sfide rimaste al termine della stagione regolare, tra i più meritevoli: «Fuori chi non dimostra attaccamento alla maglia - ha dichiarato Russo -. Contro la Sangiovannese, ho visto una squadra senz’anima che, sul piano tattico e del gioco, ha sbagliato molto e non può accampare scuse. Possiamo addossarci, come società, tutte le colpe che volete, però, alla faccia dell’esperienza di alcuni giocatori, vediamo benissimo chi, in campo, addirittura, dà l’impressione di non "osare" per paura di non so che. Agli errori di qualcuno, insomma, il gruppo deve dimostrare quanto vale e non adagiarsi sugli allori; sabato tutti si aspettano una reazione con i dovuti attributi». Di Meo, sempre attento a preparare con dovizia le partite durante le settimane che si susseguono inesorabili, continua a dannarsi e a sentirsi tradito e non è solo una nostra impressione. Verrebbe da dire, allora, e questa volta senza veli, di mandare qualcun altro in tri- giallorosso sarà ospite in altomolise per un incontro che potrebbe dare il là ufficiale (come detto), a una fattiva collaborazione che conoscendo i dirigenti granata andrà certamente in porto. La partnership con il Benevento Calcio è soltanto il primo passo verso una nuova stagione da vivere in prima linea per regalare ai propri sostenitori nuove importanti soddisfazioni. «Siamo contenti del punto preso a Canistro - spiega il direttore sportivo Maurizio Sabelli - secondo me abbiamo incontrato una signora squadra e devo ammettere che nella circostanza siamo stati fortunati. Tante volte la fortuna ci ha votato le spalle, sabato, invece, ci è andata bene». Adesso l’obiettivo è fare bottino pieno contro la Civitanovese nel recupero e poi battere il Trivento. ste.sa. Russo: «Fuori chi non dimostra attaccamento alla maglia. Ho visto una squadra senz’anima» buna la domenica, però ci vorrebbe l’aiuto di quanti s’impegnano per la causa, a cominciare dai giocatori di Vasto. Con una Pro Vasto umiliata e senza vivacità, non è facile trovarsi al posto di società e dello stesso tecnico che è il parafulmine della situazione, ma non risparmia i giocatori: «Troppi errori individuali - ha detto Di Meo -, con la squadra che non ha lottato come avevo chiesto. Due errori grandissimi hanno regalato i primi due gol ai toscani. Sono amareggiato e deluso, ho ricevuto delle pugnalate alla schiena da chi doveva lottare per vin- Maurizio Sabelli cere, invece è stato a guardare la partita. Le sostituzioni? Ho dato spazio a gente tecnica, quello che sono. Il legno di Cacciaglia e il gol mangiato da Soria dovevano dare la ca- Pino Di Meo rica per fare di un sol boccone l’avversario, così non è stato, inspiegabilmente». La Pro Vasto è chiamata a recitare un sentito "mea culpa". Michele Del Piano
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