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Senato - Camera dei Deputati

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200 Problemi costituzionali e parlamentari<br />

segnamento nelle scuole. Ma ebbe vita breve. Oggi è completamente<br />

scomparso.<br />

Il sistema fonetico del Pitman trovò in Italia il suo aedo in Giuseppe<br />

Francini (1844-1919), che nel 1883 operò il primo tentativo<br />

di applicarlo alla lingua italiana. In effetti, già prima di lui Francesco<br />

Svolgi nel 1879 aveva tentato la stessa impresa, ma con scarsi risultati<br />

ai fini della pratica stenografica. L'impossibilità di sganciarsi dalle<br />

rigide regole fonetiche, perfettamente valide per altro per la lingua<br />

inglese, fecero però naufragare gli iniziali sforzi del Francini. Così<br />

nel 1888 fu pubblicata una nuova edizione, completamente rielaborata,<br />

che modificava profondamente l'alfabeto pitmaniano.<br />

Il sistema fu riconosciuto dallo Stato con il regio decreto 31<br />

agosto 1910, n. 821. Ma già nel 1902 ne era stato introdotto l'insegnamento<br />

nelle scuole commerciali (20).<br />

Erminio Meschini (1880-1935), dopo avere studiato a fondo il<br />

« Gabelsberger-Noè », ideò un sistema geometrico-corsivo, denominato<br />

« Stenografia nazionale », che tuttora viene considerato come uno <strong>dei</strong><br />

più perfetti sistemi italiani di stenografia.<br />

Scrive PAliprandi (21) che il Meschini intese « creare un sistema di<br />

scrittura che potesse essere più o meno abbreviato a seconda delle<br />

necessità velocistiche richieste dallo scrittore o imposte dall'oratore ».<br />

Nel 1905 fu pubblicata la prima edizione della Fonostenografia italiana.<br />

Altre edizioni successive vivificarono le varie tappe dell'evoluzione<br />

del sistema, fino al raggiungimento del traguardo finale, quella<br />

« Stenografia nazionale » che doveva dare al Meschini tanta fama. La<br />

stenografia « meschiniana » si presenta come un'applicazione del principio<br />

fonetico poggiante su una base prettamente geometrica, con segni<br />

formati da curve non suscettibili di deformazione neanche a velocità<br />

elevate. La vocalizzazione viene rappresentata con altrettanti segni geometrici<br />

fissi, ascendenti ed orizzontali.<br />

Con regio decreto 7 dicembre 1913 il sistema fu riconosciuto e ammesso<br />

all'insegnamento, equiparato agli altri grandi sistemi imperanti.<br />

Oggi ha raggiunto un indice molto elevato di diffusione e di sviluppo<br />

(22).<br />

Il piemontese Giovanni Vincenzo Cima (1893-1968), dotato di eccezionale<br />

talento e di particolare versatilità, si accostò alla stenografia<br />

con quell'afflato mistico che caratterizzò sempre la sua vita di uomo<br />

e di studioso, fino ad imparare, praticare ed insegnare il «Taylor-<br />

Amanti », il « Pitman-Francini » ed il « Gabelsberger-Noe ».

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