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Senato - Camera dei Deputati

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188 Problemi costituzionali e parlamentari<br />

torio e quindi ai discorsi pronunziati nelle aule parlamentari; 2) « fedeltà<br />

» in ordine all'aspetto procedimentale.<br />

Per quanto concerne il primo punto, è certamente difficile per i<br />

« non addetti ai lavori » rendersi conto delle complicazioni connesse<br />

alla resocontazione <strong>dei</strong> discorsi parlamentari e della gravosità e delicatezza<br />

delle funzioni demandate allo stenografo parlamentare. Questi è<br />

cbiamato, infatti, a predisporre un resoconto che, senza allontanarsi<br />

troppo dalla originaria matrice, dia la misura esatta, nella forma e nel<br />

contenuto, di ciò che l'oratore ha inteso rappresentare. È ovvio che<br />

bisogna evitare ogni pericolo di uniformità, rispettando e conservando<br />

lo stile ed il modo di esprimersi caratteristici di ciascun oratore, non<br />

indulgendo alla ricerca di una perfezione stilistica che non potrebbe<br />

alla fine che risultare velleitaria ed approssimativa, limitando ogni<br />

intervento all'eliminazione delle imperfezioni più evidenti dal punto di<br />

vista linguistico-formale. È bene, infatti, non eccedere nelle correzioni<br />

di mera forma, alle quali si può e si deve dare corso soltanto in casi<br />

estremi, senza introdurre turbative nella struttura stessa delle frasi<br />

pronunziate dall'oratore, al fine appunto. di rispettarne l'organicità,<br />

l'omogeneità e la consequenzialità. L'elaborazione deve pertanto limitarsi<br />

agli interventi indispensabili per realizzare nel modo meno traumatico<br />

il difficile passaggio dall'informale al formale.<br />

In relazione al contenuto, inteso in senso politico e sotto il profilo<br />

della sostanza, apposite circolari emanate dal Presidente della<br />

<strong>Camera</strong> 15 dispongono tassativamente che i deputati in sede di correzione<br />

del testo <strong>dei</strong> propri discorsi ed i funzionari addetti alla resocontazione<br />

non possono modificare la sostanza delle affermazioni contenute<br />

nel resoconto. Di fatto, sono ammesse soltanto le correzioni<br />

dirette a reintrodurre nel testo una parola male udita dallo stenografo<br />

ed a migliorare la forma, lasciando tuttavia inalterata la sostanza,<br />

tranne che non si tratti di riferimenti personali o di dichiarazioni particolarmente<br />

impegnative, nei quali casi non può essere mutata neanche<br />

la forma. È possibile inoltre apportare anche modifiche consistenti in<br />

aggiunte di parole al fine esclusivo dell'esplicazione del pensiero dell'oratore,<br />

purché non esorbitanti dai limiti della correttezza e della<br />

veridicità; sono altresì consentite altre aggiunte- « nel solo caso di<br />

interventi su argomenti tecnici e della citazione di dati e di statistiche,<br />

là lettura <strong>dei</strong> quali l'oratore abbia voluto risparmiare, in tutto o in<br />

parte, all'Assemblea ».<br />

In questo contesto trova giusta collocazione il riferimento ai* discorsi<br />

« letti » e a quelli « non letti » ma trasmessi ugualmente al

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