Senato - Camera dei Deputati
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178 Problemi costituzionali e parlamentari<br />
in Italia in quel periodo era l'inglese Taylor, riadattato alla lingua<br />
italiana dal Delpino dopo le deludenti esperienze di Emilio Amanti<br />
7 : il Taylor-Delpino, però, non era ancora riconosciuto legalmente<br />
e quindi non era ammesso al pubblico insegnamento. Alla <strong>Camera</strong><br />
tuttavia esso rimase incontrastato dal 1848 al 1907, quando<br />
vinse il concorso per funzionario stenografo il primo seguace del<br />
sistema Pitman-Francini. Nel 1932 si ebbe la totale scomparsa del<br />
Taylor-Delpino, che tuttavia in ben 82 anni alla <strong>Camera</strong> e 31 anni<br />
al <strong>Senato</strong> (ossia fino al 1881, quando a Palazzo Madama venne introdotta<br />
la « Fonostenografia Michela ») aveva visto succedersi varie<br />
generazioni di stenografi, così ripartiti: <strong>Camera</strong>: 1848-49, 17;<br />
1850, 13; 1853, 16; 1857, 14; 1859, 14; 1860, 15; 1865, 15;<br />
1880, 15; 1897, 16; 1898, 15; 1903, 15; 1907, 14; 1908, 12;<br />
1909, 12; 1913, 9; 1918, 6; 1919, 3; 1923, 3; 1925, 3; 1926, 2;<br />
1929, 1; 1931, 1; <strong>Senato</strong>: 1848-49, 12; 1850, 13; 1853, 11; 1857,<br />
9; 1858, 12; 1865, 13; 1870, 14; 1880, 20.<br />
La mancanza di sistemi stenografici validi per la resocontazione<br />
oratoria, al di fuori del summenzionato Taylor-Delpino, venne sottolineata<br />
dal deputato Cottin nella tornata del 15 maggio 1848,<br />
allorché, dopo aver ricordato che vi erano « due soli mezzi per raccogliere<br />
i discorsi pronunziati alla <strong>Camera</strong>, cioè con gli appunti che<br />
si prendono dai segretari e dai redattori, e con la stenografia », aggiunse<br />
che con il primo era « materialmente impossibile il tener dietro<br />
alle singole parole » e che la stenografia non era ancora ad un<br />
punto tale di perfezione da .potersi pretendere con essa una esatta<br />
resocontazione delle sedute parlamentari. Nella tornata del 23 maggio,<br />
lo stesso onorevole Cottin, nella sua periodica lamentazione,<br />
si lanciò in una ferocissima critica contro il resoconto e la Gazzetta<br />
Piemontese, affermando fra l'altro: « ...nei fogli che si vennero<br />
fin qui pubblicando tanti e siffatti errori si produssero, che impossibile<br />
riesce anche ad ogni anche accorto leggitore il trarne onesto<br />
costrutto ».<br />
£ vero che il Delpino, per ovviare alle carenze esistenti, sperimentò<br />
il sistema della contemporanea ed alternata scrittura da parte<br />
di due stenografi per ogni discorso, il che — ad onta della difficoltosa<br />
innovazione — consentiva di stenografare oratori piuttosto<br />
veloci; è altrettanto vero, però, che una siffatta procedura richiedeva<br />
nello stenografo doti di intuito, prontezza di riflessi, energia<br />
fisica e preparazione culturale oltre i normali limiti. Era — come<br />
si può ben immaginare — una soluzione estremamente caotica, tanto