Testo - Camera dei Deputati

o 79
Kngel ( 1900 ) (1), Augusto Nazari ( 1905 ) (2), Enrico T^erfumo
(1905) (^:>i.
VJ!. — Ciò premesso consegue che il decreto il quale rappre­
senta la prima fase della procedura per la nomina dei senatori e
se pur vuoisi il momento più importante, non è da se solo suffi­
ciente per investire un individuo della dignilà senatoria: ma che è
necessario che a questa prima fase ne subentri una seconda, in cui
s'esplichi r esame del Senato.
E quest' azione come ho detto è dupplice sia in rapporto alla
legittimilo del decreto sia in rapporto ai titoli die lo stesso nomi­
nato presenta. Il Ferracci u (3) osserva chetale presentazione non
è prescritta da nessuna norma, tuttavia una indicazione di questa
consuetudine costante (4) si ha nello stesso regolamento del Se­
nato (art. 94), ove è detto che il presidente dichiara convalidala
la nomina quando i! Senato abbia riconosciuta la validità dei titoli
presentati. Perallro a ine non sembra impossibile che il Senato o
sulle indicazioni ofiferte dallo stesso Governo o in seguito ad in­
formazioni assunte in via diretta possa convalidare una nomina
indipendentemente dalla presentazione dei titoli (5
11 Senato, verificata la legittimità del decreto reale ed il pos­
sesso nel nominato dei quattro requisiti dianzi esaminati, dovrebbe,
stando alla lettera delT art. 60, senz\ìltro dichiarare convalidata la
nomina. Senonchè il supremo consesso, in forza della procedura
sanzionata nel suo regolnmento, ha il mezzo di poter respingere
(]) Vedi sopra pag, 4. La nomina dell'Engel non hi convalidata per de­
liberazione presa nel Comitato secreto dell'11 aprile 11)05.
(ì) Augusto iNazai'i ed Eni'ico Perfumo, procuratori generali d' Appello
furono nominati senatori il i marzo 1903; la Commissione di verifica, nella
seduta 10 aprile 1903, ne propose la convalidazione a maggioranza di voti,
ma il Senato a scrutinio segreto ne rifiutò la convalidazione.
(3) Fr.uuACciu A., La condizione giuridica dei deptUali nommati senatori,
in Archivio del DiriUo Pubblico, 1892, n. V e VI, Roma.
(i) Pervenuto al Senato un decreto di nomina d' un senatore il Direttore
della Segreteria scrive al nuovo nouìinato invitandolo a presentare il
suo atto di nascila e gli altri documenti comprovanti T effettivo possesso dei
suoi litoli per entrare in Senato,
(3) Così ad es. il 21 febb. 1H61 il relatore del I ufficio dichiarava che
il marchese Enrico Gagliardi non aveva presentato là fede di nascila, ma
che tuUavia dalle indagini prese risultava che egli aveva oltrepassata l'età
voluta dalla legge. Caso analogo successe pel senatore De Monte.