Testo - Camera dei Deputati

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già preso parte alla votazione del progetto di legge abolitiva del-
rimposla sul macinato, a quel tempo in discussione al Sonalo,
« legge che ii Senato, conie scrisse il Lamperlieo, non era di­
sposto di approvare se non in parte » (1). I nuovi nominati furono
convalidati, ma molto correttamente gli anzidetti ex-deputati di-
clìiararono d'astenersi dal voto, altri perfino dalT intervenire alle
sedute.
Questa astensione e certamente commendevole e ripara di fatto
air inconveniente che una stessa persona concorra due volle, sotto
veste diversa, alla votazione di un medesimo proi^etlo di leuge.
Ad ovviarvi furono proposti alcuni rimeih: il Oispi (.Ti indicò
quello che le nomino avvenissero prima dell'apertura della ('.amerà;
il Lampertico che il Senato si prefìggesse o nel suo regolamento
0 per consuetudine di verificare solo in principio di sessione le
nuove nomine, e ciò per V efTetto della chiusura della sessione sulla
procedura legislativa. Nella mancanza d'un precotto legislativo o
d'una consuetudine in proposito, il governo volendo correltamente
usare della regia prerogativa, specialmente per toglierle il carattere
di espediente per coartare la volontà del Senato, farà opera saggia
non decretando la dianità senatoria a deputati nel corso della
sessione.
(loncludendo a me sembra clie il Senato, non ostante qualche
caso di giurisprudenza contraria determinata da correttezza parla­
mentare, abbia esattamente interpretato lo spirito della prerogativa
deferitagli seguendo la consuetudine di esaminare immediatamente
le nomine dei nuovi senatori. So il Senato, ricevuta partecipazione
della nomina e comu!iicazione dei titoli del nominato, mettesse in
non cale T una e T altra cosa eserciterebbe senza dubbio una ille­
gittima resistenza contro la regia prerogativa e verrebbe per altra
via ad arrogarsi il diritto di cooptare i suoi membri.
XIV. — Rimane ora ad esaminare la tanto dibattuta questione
se il voto col quale il Senato non convalida una nomina a senatore
annulli altresì il decreto di nomina. 1/ Orlando dice die il 2;iudizio
negativo del Senato colpisce direttamente il decreto di nomina e
ne annulla 1'efficacia. « Sarà verissimo, egli soggiunge, che la no­
mina è atto di regia prerogativa; ma non è men vero che l'accer­
tamento delle condizioni costituzionahnente riclneste i)er essere
(1) LAMPERTICO, op. cit., pag. 121,
(i) Adi parlamentari, C^ainera