Testo - Camera dei Deputati

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^ 402 (convalidare la sua nomina o a perfezionarla col giuramento se già convalidalo, e un diritto noi Senato ad avere fra i suoi membri la ])crsona designata; in secondo luogo il carattere della nomina d' un pubblico ufficiale, dipendente dal potere esecutivo, é sostanzialmente diverso dal carattere della nomina d'un senatore: T uno permaiìe alla dipendenza diretta del potere esecutivo e ne diventa anzi uno slrunienlo, V altro invece non rileva dal potere esecutivo che la sola nomina, e questa anche in un senso molto limitato, percliè da sola non è sufficiente a investire il nominalo della dignità senatoria, ne a fargli perdere V ufficio in cui si trova, nel caso che con essa sia incompatibile. 11 diritto di nomina di un funzionario deve ne cessariamente essere accompagnato dal diritto di revoca; questa necessità invece non si manifesta per le nomine dei senatori/11 carattere della nomina senatoria deve essere riguardato come modo di formazione di un'assemblea legislativa; come in nessun tempo e per nessuna ragione il collegio elettorale può revocare il man dalo legislativo al suo deputalo, cosi il Ke non può revocare mai il senatore da lui nominato. Se fosse lecito al governo di re\'Ocare una nomina non ancora ])erfetta nulla impedirebbe che un nuovo ministero paralizzasse le nomine del ministero precedente fatte in articulo mortis o per altre ragioni non ancora convalidate. CAPO 11. Il Senato e il nuovo nominato SOMMARIO. — XV, — XVI. H giurainento e i suoi etfetti — XVH. Termine per la pre stazione del giuramento — XIX. La condizione giuridica del non convalidato — XX. Conclusione. XV. — Avvenuta la convalidazione^ la nomina diventa perfetta quando il nominato presti giuramento. Questo requisito é stato fi nora quasi onninamente trascurato dagli autori, mentre grande ne è r importanza non pel suo valore intrinseco, bensì per disposi zione di legge. Del resto ciò in parie si spiega in quanto i prece denti regolamenti del Senato non insistevano, come i vigenti, sulla necessità del giuramento fino ad elevarlo al grado di requisito ne cessario per acquistare la qualità di senatore. 11 regolamento del
40 r> Senato, a|)provat() nella seduta segreta delTB maggio 184S, esj)lici- tamente stabiliva (art. 5) che il presidente doveva aujmettere al giuramento e proclamare senatore quegli individui i cui titoli fos sero stati dichiarali validi: il che esplicitamenle equivaleva a dire che il giuramento doveva prestarsi dopo avvenuta la convalidazione. 1 regolamenti del 1850 e del 1861 prescrivevano che il nuovo no minato, convalidato dal Senato e proclamato senatore dal presidente, era ammesso a prestare giuramento. 11 regolamento del 1872, ri stampato in testo unico nel 1876, faceva della proclamazione, ma esplicitamenle prescriveva che, dopo riconosciuta la validità dei titoli e dichiarata dal presidente convalidata la nomina, il nuovo senatore era ammesso a prestare giuramento, ma che fino al momento in cui non lo aveva prestato non era iscritto nell'elenco dei senatori e non poteva godere di alcuna delle prerogative annesse all'eser cizio delle funzioni senatorie. Malgrado le esplicite disposizioni per le quali il giuramento doveva prestarsi dopo la convalidazione, sMn- trodusse e si radicò il riprovevole uso che i nuovi senatori giu rassero anche prima della convalidazione della loro nomina, cioè nelle sedute reali; il che veniva a ledere lo spirilo della preroga tiva del Senato consacrata nell'art. 60 dello Statuto. A riparare a questo inconveniente provvide dapprima qualche ministero nomi nando i senatori dopo V inaugurazione della sessione parlamentare, di poi il regolamento vigente, il quale, oltre le tassative disposizioni del regolamento del 1876, esplicitamente prescrive, per disposizione introdotta il 22 febbraio 1900, che in nessun caso si potrà ammet tere il nuovo senatore a giurare prima che ne siano stati convali dati i titoli, e soltanto dopo la prestazione del giuramento il pre sidente lo proclama senatore del regno, (1 (1) Si può aggiungere che il senatore, soltanto dopo essere entrato nel pieno esercizio delle sue funzioni comincia ad avere quegli adminicula iaris che completano le prerogali\o parlamentari: così la medaglia di riconoscimento, la franchigia ferroviaria, la Gazzetta ufficiale, gli atti parlamentari. Anche notevole e la consuetudine delle commemorazioni. In origine il Presidenle annunciava tanto la morie dei senatori convalidati quanto dei non convalidati: entrale in uso le commemorazioni l'elogio funebre fu pronunziato quasi sempre senza distinzione: piii lardi della morte dei senatori non convalidati fu dato il semplice annunzio, attualmente neppur questo: per cortesia si commemorano i nominati morti prima di prestar giuramento, senza peraltro dimenticare questa circostanza.
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