Testo - Camera dei Deputati

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lo Zanolini aveva già giuralo come senatore: se avesse giurato prima
della convocazione del collegio elettorale ciò sarebbe sialo esalto;
raver giuralo dopo non implicava perciò solo che prima della pre­
stazione del giuramento il collegio fosse vacante.
Riassumendo quanto ho dello, anche in base alla giuris])ru-
denza del Parlamento posso concludere che nò il decreto di nomina
a senatore, né la convalidazione della nomina per parlo del Senato
sono cause sufficienti per far perdere T ufficio di deputato al nomi­
nato che ne fosse investito né per togliere al nominalo Teleggibilità
a de|)utato; che una dichiarazione d'accettare la nomina a sena­
tore, fatta in modo diverso dal giuramento non determina Tincoin-
patibililà stabilita dalTart. 64 dello Statuto, ma può essere causa
di decadenza dall'ufTicio di deputato quando equivalga a rinunzia
del mandato; che Tanzidetta incompatibilità sorge solo quando il.
deputato nominato senatore presti giuramenlo.
Tale complessa questione senza dubbio non è scevra d'impor-
lanza pratica, poiché le conclusioni cui si ])crviene sono determi­
nanti in rapporto alle prerogative dei senatori, prima tra tutte
quella del foro speciale.
XVIf. — Riguardo alla prestazione del giuramento, dato il ca­
rattere da esso assunto in rapporto alle nomine, sarebbe opportuno
fissare un termine entro il quale il nuovo nominato dovesse giu­
rare, salvo sempre le proroghe per giustificati motivi, l.a storia parla­
mentare ricorda parecchi casi di individui nominali senatori i quali
indu^iai'ono anni ed anni prima di compiere questo loro dovere e ne
ho anzi contato ben trentuno morti e uno dimissionario (questi
dopo quasi cinque anni dalla nomina) prinuì d'aver pri^stato giu­
ramento. Senza dubbio bisogna tener conto che ver.gono nominati
senatori uomini già innanzi negli anni e talora impossibilitati di
muoversi dalla loro dimora; che talora la morie incolse alcuni di
essi poco tempo dopo la nomina; ma non si può tacere che molti
trascurarono completamente di giurare con grave mancanza di ri­
guardo verso il Re che li aveva nominati e verso T allo Consesso
che si era dichiarato pronto a riceverli (1).
1^ la determinazione d'un termine a me sembra ancor più ne-
^1) Ciò fa un vivo contraslo con la conellczza dimostrata da parecchi
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illustri membri del Senato subalpino, che^ occupali o nelle Coiti giudiziarie
0 in altri pubblici uffici, l'assegnarono lo loro dimissioni per non poter compiere
i doveri di senatore come si conveniva.