EVENTIAprile - Comosmagiclake.com

44
LEGGENDE
Il mistero della corona
di Federico Barbarossa
Le poderose mura della
splendida chiesa di
Santa Maria del Tiglio a
Gravedona (a sinistra,
nella foto) nascondono
una affascinante leggenda.
Verso la fine del
XII secolo, durante la
guerra tra i Comuni lombardi
e l'imperatore Federico
I, detto il Barbarossa,
Gravedona, che
era un importante centro
strategico per la sua
posizione, si schierò contro
l'imperatore. Quando
questi ebbe concluso
le operazioni militari e
raccolto un ricco bottino,
giunse notizia che
la nave contenente il
tesoro avrebbe solcato
le acque del
Lario nei pressi
del paese, diretta in Altolago. I gravedonesi
allora si imbarcarono sui
loro navigli e, con grande ardimento,
andarono all'arrembaggio della
nave dell'imperatore: il tesoro diretto
in Valchiavenna fu completamente
depredato e anche la corona
imperiale del Barbarossa fu sottratta.
Successivamente venne portata
nella chiesa di Santa Maria del Tiglio
e nascosta all'interno della muratura
della chiesa, e forse è ancora lì!
L’imperatore non la prese bene:
per ritorsione ordinò che le fortificazioni
a lago, erette nel luogo
dove ora sorge Palazzo Gallio,
venissero smantellate e, quando
a Costanza si fecero le trattative
per concludere la pace, il 26 giugno
1183, indignato, pronunciò la
storica frase: «Perdono a tutti i Comuni
lombardi, ma non ai perfidi
gravedonesi».
Daniela Giunco
Nella foto in alto,
l'incoronazione
di Federico Barbarossa
Above, the coronation
of Federico Barbarossa
he massive wall of the splendid
T church of Santa Maria del Tiglio
in Gravedona hides a fascinating
legend. Towards the end of the 12th
century, during the war between the
Lombard municipalities and the Emperor
Frederick 1st, known as Barbarossa,
the strategically placed town
of Gravedona took sides against the
Emperor. When he had concluded
his military campaign and exacted
a sizeable booty, news came that the
ship carrying the treasure had set sail
from the waters of the Lario near the
town heading for the top of the lake.
The people of Gravedona then took
La leggenda
della corona
del Barbarossa
to their vessels and set out energically
to board the emperor’s ship; the
treasure heading for Valchiavenna
was thoroughly plundered, and even
Barbarossa’s imperial crown was
taken. It was later taken to the church
of Santa Maria del Tiglio and hidden
in the church wall. It may still be
there! The Emperor took it badly; in
revenge he ordered the fortifications
on the lake on the site of the present
Palazzo Gallio to be demolished; on
26th June 1183 he indignantly uttered
the historic words: "I forgive all
the Lombard Municipalities, but not
the perfidious people of Gravedona".
Uno dei primi obiettivi
del Fai (Fondo
Ambiente Italiano) è
trasmettere alle nuove
generazioni l’amore
per la bellezza dei luoghi
e dell’arte. Ecco perché
Anna Maria Gelpi Dalle Donne,
responsabile per la Delegazione
di Como del Progetto “Fai Scuola”,
ha pensato a un concorso che
coinvolgesse le scuole primarie
e secondarie di primo grado del
territorio e stimolasse bambini e
ragazzi a guardarsi intorno cavalcando
l’immaginazione.
È nato così il concorso "Luci e ombre
nelle leggende di Como, del
Lario e delle sue valli" che ha avuto
un enorme riscontro. La scuola pri-
LEGENDS
45
Il concorso per le scuole
del Fondo Ambiente
maria ha risposto con ben 22 classi
e 820 alunni, la scuola secondaria
con 557 studenti per 11 classi. Più
di mille studenti che si sono cimentati
nel recupero delle leggende
sedimentate nella memoria collettiva,
spesso ispirate a fatti reali,
o che hanno cercato nuovi significati
per vicende strane e misteriose
accadute nel passato legate a
luoghi reali (castelli, campanili, boschi,
pozzi, lavatoi...) e a personaggi
(streghe, fate…). Sono arrivati
elaborati di diverso tipo, su carta,
filmati, fotografie, cortometraggi,
momenti di animazione.
Il 20 maggio al Teatro Sociale di
Como avverrà la premiazione dei
lavori dei ragazzi.
Dalle 9 alle10 la scuola seconda-
Lario legends
in a Fai Competition
One of the main objectives of the
FAI (Italian Environment Fund)
is to instil a love for beautiful places
and art into the younger generation.
That’s why Anna Maria Gelpi Dalle
Donne (head of the Como Delegation
of the ‘Fai Scuola’ project) has devised
a competition involving local primary
and 1st grade secondary schools to
stimulate children and young people
to look around them and give free rein
to their imagination. Thus the competition
‘Light and shade in the legends
of Como, the Lario and its Valleys’ was
envisaged, which has been enormously
successful. Primary schools responded
with 22 classes comprising 820
pupils, and secondary schools with
557 students in 11 classes. Over 1000
students retrieved legends from collective
subconciousness based on factual
events, or else sought new significance
in strange and mysterious past
events connected with real places (castles,
bell towers, woods, wells, washhouses),
or characters (witches, fairies
). They were handed in in various formats:
on paper, film footage, photos,
video clips, or animated sketches.
The young people will get prizes for
their work on 20th May at Como’s
Teatro Sociale. 1st grade secondary
schools from 9 to 10am and primary
schools from 11 to 12am. The project
was animated in schools by the Gruppo
Fata Morgana supported by the
15th edition of Città dei Balocchi,
together with: Como Town Council,
Como International Library System,
West Lario International Library System,
Comunità Montana Valle Intelvi,
Comunità Montana Alpi Lepontine
e Comunità Montana Alto Lario Occidentale.
ria di I grado, e dalle 11 alle 12 la
scuola primaria. Il progetto è stato
accompagnato da un intervento di
animazione nelle scuole tenuto dal
Gruppo Fata Morgana sostenuto
dalla 15a edizione della Città dei
Balocchi, in collaborazione con:
Comune di Como, Sistema Bibliotecario
Internazionale di Como, Sistema
Bibliotecario Internazionale
Lario Ovest, Comunità Montana
Valle Intelvi, Comunità Montana
Alpi Lepontine e Comunità Montana
Alto Lario Occidentale.
INFO
Responsabile del progetto:
Anna Maria Gelpi Dalle Donne
Fai-Delegazione di Como,
piazza Camerlata 9, Como
Tel. 031.523262
fax 031.592464
e-mail: como@confagricoltura.it