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stato un incremento di verde urbano (da 27,3% a 31,9%), pertanto,<br />
la percentuale di verde urbano a Palermo dovrebbe aggirarsi<br />
intorno al 30% della superficie comunale. Secondo questo<br />
dato la città di Palermo superebbe tutti gli altri capoluoghi di provincia<br />
e supererebbe di gran lunga la media nazionale (9,3% di<br />
verde urbano sulla superficie comunale). In realtà, il verde urbano<br />
considerato fa riferimento alle più svariate tipologie di verde (5),<br />
che non può essere in alcun modo essere ricondotto a spazi verdi<br />
fruibili e pertanto effettivamente disponibili.<br />
A riprova di ciò basta considerare che secondo i dati riportati nell’ultimo<br />
Prg, nei primi anni novanta i mq di attrezzature e servizi<br />
(comprendenti istruzione, attrezzature di interesse comuni, spazi<br />
pubblici attrezzati, parcheggi) per abitante erano complessivamente<br />
di 3,55 mq per abitante (per un totale di 2 milioni e 485 mila<br />
metri quadrati, circa 250 ettari!), e il deficit pertanto ammontava a<br />
circa 10.500.000 di mq (Relazione generale Prg, 1994, pg. 32).<br />
In realtà oggi la percentuale di verde attrezzato è molto bassa se<br />
consideriamo che molte delle sistemazioni più cospicue di verde<br />
attrezzato sono preesistenti all’ultimo Prg, e che le previsioni di<br />
verde attrezzato, che secondo il Prg ammontavano a circa 200 ettari,<br />
sono state attuate per circa il 15% dei casi. Infine i dati più<br />
recenti che provengono dal programma Corine Land Cover 2000<br />
evidenziano un incremento del verde attrezzato di circa il 29%<br />
(117 ettari nel 2003 e 152 ettari nel 2008) che oggi si attesterebbe<br />
intorno a 2,3 mq per abitante.<br />
In relazione alle attrezzature scolastiche, l’indagine ha messo in risalto<br />
nel decennio analizzato:<br />
- una riduzione della dotazione delle scuole per l’infanzia (da<br />
2,74% a 2,6%), il cui valore oggi è molto inferiore sia alla media dei<br />
capoluoghi di provincia (3,71%), sia alla media regionale (3,4%).<br />
- una riduzione della dotazione delle scuole primarie (da 4,59% a<br />
4,3%), ma il valore è prossimo alla media dei capoluoghi di provincia<br />
(4,47%) e alla media regionale (4,4%);<br />
- un aumento della dotazione delle scuole secondarie di primo<br />
livello (da 3,4% a 5,2%) il cui valore è superiore alla media dei<br />
capoluoghi di provincia (5,0%) e alla media regionale (5,1%);<br />
- un aumento della dotazione delle scuole secondarie di secondo<br />
livello (da 3,96% a 4,2%), ma il cui valore è inferiore sia<br />
alla media dei capoluoghi di provincia (4,5%) che alla media<br />
regionale (4,4%).<br />
Gli indicatori non mostrano una situazione complessivamente<br />
positiva, ed inoltre non tengono conto di alcuni fattori qualitativi,<br />
che andrebbero presi in considerazione per valutare le attrezzature<br />
scolastiche. Per esempio, l’inidoneità di alcune strutture<br />
scolastiche, spesso collocate in sedi improprie o in edifici in affitto<br />
(Cannarozzo, 1994), incide sulla qualità del servizio offerto,<br />
quindi sulla qualità della vita scolastica.<br />
I dati trovano una ulteriore conferma nei numeri emersi da altre<br />
indagini relative ai servizi e alle attrezzature, secondo cui a Palermo<br />
esisterebbero circa 140 edifici destinati a scuole (70 realizzati<br />
fino al 1964 e altri 70 realizzati successivamente). Tale<br />
quantità è sottodimensionata, se consideriamo che secondo il<br />
Prg (versione 1984) dovevano essere realizzati 106 edifici per<br />
attrezzature scolastiche per raggiungere uno standard di 2,37<br />
metri quadri per abitante (di gran lunga inferiore allo standard<br />
nazionale 4,5 mq per abitante). Questo standard non è neanche<br />
stato raggiunto se si considera che dei 106 edifici previsti<br />
ne sono stati realizzati circa il 70%.<br />
Vivacità amministrativa. L’efficienza della pubblica amministrazione<br />
è necessaria per favorire la crescita di un territorio, nonché<br />
è un fattore determinante del grado di qualità dell’ambiente<br />
urbano. Inoltre, da una efficiente pubblica amministrazione deriva<br />
una realtà urbana competitiva e una migliore gestione della<br />
città che rende più soddisfacente la vita dei cittadini. In altre pa-<br />
17febbraio2014 asud’europa 17