Inaugurazione anno accademico 2006-2007 - Università degli studi ...
Inaugurazione anno accademico 2006-2007 - Università degli studi ...
Inaugurazione anno accademico 2006-2007 - Università degli studi ...
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
e proprie rivoluzioni, che tuttavia non h<strong>anno</strong> mai estinto la preferenza per l’equità, determinando al più<br />
delle oscillazioni nel suo grado di diffusione. Non penso che questi modelli riescano davvero a spiegare<br />
tutta la storia: ritengo però che essi confortino le evidenze circa la propensione all’eguaglianza, e diano<br />
ampia ragione del fatto che, grazie ad essa, la cooperazione sia ancora largamente diffusa nelle società<br />
moderne. Se è così, si può concludere che preferire l’equità non nuoce all’efficienza, ma anzi la favorisce.<br />
Non è dunque il caso di lasciare ogni speranza. Anche l’economia politica può dare il suo contributo<br />
nel campo dei sentimenti morali, mostrando che questi possono essere utilmente considerati come<br />
fattori di efficienza e di sviluppo.<br />
Note<br />
1<br />
Si veda la prima delle tre letture contenute in Sen (1987), significativamente titolata Comportamento economico e<br />
sentimenti morali.<br />
2<br />
Rassegne sulle più recenti discussioni di questa tesi si trovano in Røed e Strøm (2002) e van der Ploeg (2005).<br />
3<br />
Bolton e Ockenfels (2000) e Fehr e Schmidt (1999) h<strong>anno</strong> elaborato indipendentemente teorie formali dell’avversione<br />
all’ineguaglianza. Usando una forma lineare simile a quella di Fehr e Schmidt (1999) e limitandoci a una semplice<br />
economia con due soggetti in cui il consumo (reddito) sia x per il primo e y per il secondo, una funzione che definisce<br />
l’utilità del primo potrebbe essere: U(x, y) = x - β(x - y) se x > y, e U(x, y) = x - γ(y - x) se x < y, con β e γ positivi e minori<br />
dell’unità. È evidente che l’utilità è massima al variare di y quando è y = x, cioè quando vi è perfetta eguaglianza dei<br />
due redditi. Fehr e Schmidt (1999) assumono anche che sia β < γ per esprimere l’idea che un soggetto soffre di più la<br />
disuguaglianza se questa è a suo svantaggio (o apprezza di più l’eguaglianza se è a suo vantaggio).<br />
4<br />
Per una discussione su questo punto si veda ad esempio Boskin e Sheshinski (1978) e Schiff (<strong>2007</strong>).<br />
5<br />
Una trattazione più ampia e rigorosa può essere trovata in Mirrlees (1984).<br />
6<br />
Nella interpretazione che ne d<strong>anno</strong> gli economisti si ritiene usualmente che la mancata cooperazione derivi dall’incertezza<br />
circa la possibilità che gli altri cacciatori decidano di cooperare. In Filosofia morale e politica sono noti<br />
molti esempi di situazioni riconducibili alla Caccia al cervo. Celebre è quello della cooperazione dei vogatori su una<br />
barca, utilizzato da Hume nel suo Trattato sulla natura umana.<br />
7<br />
Se, per semplicità, immaginiamo un gioco con due giocatori, e definiamo C la strategia di cooperare e N la strategia<br />
di non cooperare, sono possibili quattro esiti o insiemi strategici: (C, C), (C, N), (N, C) e (N, N), dove la prima e la<br />
seconda lettera sono riferite, rispettivamente, al primo ed al secondo giocatore. Un equilibrio del gioco, nel senso di<br />
Nash, è quel vettore (coppia nel nostro caso) di strategie che definisce la risposta ottima di ciascun giocatore alla<br />
strategia dell’altro.<br />
Se utilizziamo il simbolo “>” per indicare “preferito a”, nel Dilemma del prigioniero si verifica per il primo giocatore<br />
(D, C) > (C, C) e (D, D) > (D, C), mentre per il secondo si avrà (D, D) > (C, D) e (C, D) > (C, C). Quindi per entrambi<br />
Discorso inaugurale del Rettore Prolusione prof. Rampa Intervento Ministro Mussi Borse, Premi e Riconoscimenti<br />
31