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Untitled - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

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SANITà<br />

dipartimento di emergenza-urgenza, di ripartire<br />

equamente sia i servizi di appartenenza (primariati)<br />

sia i servizi territoriali nei nosocomi di Spoleto<br />

e Foligno, e di individuare Spoleto quale<br />

sede legale della costituenda Asl, in quanto sito<br />

in posizione baricentrica tra Foligno e Terni”. La<br />

petizione è stata promossa da “Spoleto City Forum”,<br />

che raccoglie il 90 per cento delle associazioni<br />

attive nella città umbra, e dal Tribunale dei<br />

diritti del malato-Cittadinanzattiva .<br />

RIFORMA SANITÀ: APPROVATI I PRIMI 7 ARTI-<br />

COLI DEL DISEGNO DI LEGGE DELLA GIUNTA –<br />

GLI EMENDAMENTI E IL DIBATTITO<br />

La Prima Commissione ha ripreso la discussione<br />

della riforma della sanità regionale, approvando i<br />

primi 7 articoli del disegno di legge predisposto<br />

dall'Esecutivo di Palazzo Donini. Confermata la<br />

previsione di 2 Aziende sanitarie regionali e prevista<br />

l'istituzione di dipartimenti interaziendali.<br />

Le sedi delle aziende dovranno essere individuate<br />

di concerto con la Conferenza dei sindaci e ci<br />

sarà maggiore autonomia per le professioni sanitarie<br />

non mediche.<br />

Perugia, 25 ottobre 2012 – Continua, in Prima<br />

Commissione, presieduta da Oliviero Dottorini, la<br />

discussione del disegno di legge di riforma del<br />

sistema sanitario regionale predisposto dalla<br />

Giunta di Palazzo Donini. Durante la seduta di<br />

questa mattina sono stati approvati i primi 7<br />

articoli della norma e alcuni degli emendamenti<br />

presentati da Esecutivo e consiglieri regionali. I<br />

LAVORI. Ritirata, in quanto non accoglibile senza<br />

un preventivo accordo con la <strong>Regione</strong> Marche (a<br />

cui la Giunta starebbe però già lavorando), la<br />

proposta di modifica di Dottorini (Idv) sull'applicazione<br />

del decreto sulla riorganizzazione degli<br />

enti vigilati dal ministero della salute agli Istituti<br />

zooprofilattici sperimentali. Bocciata la proposta<br />

di Barberini–Smacchi (Pd) sull'abolizione delle<br />

reti professionali clinico-sanitarie. Accolta e fatta<br />

propria dalla Giunta la proposta di Buconi (Psi)<br />

sul regolamento che dovrà disciplinare l'organizzazione<br />

e il funzionamento del nucleo tecnico di<br />

controllo sulla gestione e la qualità della spesa e<br />

dei servizi delle Asl. L'articolo 6, relativo alla<br />

previsione di due Aziende sanitarie regionali al<br />

posto delle 4 ora esistenti è stato approvato con<br />

il voto contrario di Lignani Marchesani e Barberini<br />

e l'astensione di Monacelli e Monni. Sono stati<br />

bocciati i relativi emendamenti: Barberini (1 sola<br />

Asl regionale), Monacelli (1 sola Azienda su base<br />

provinciale con sede a Terni), Dottorini – Lignani<br />

(le due sedi delle Asl stabilite a Perugia e Terni<br />

oppure a Foligno e Città di Castello). Prima del<br />

voto finale sull'intero articolo Damiano Stufara<br />

ha lamentato un confronto “sviluppatosi solo<br />

all'interno del Pd e non tra i partiti di maggioranza.<br />

Non siamo certi che questa proposta sia la<br />

migliore possibile ma votiamo a favore di questo<br />

articolo perché altrimenti crollerebbe l'intera<br />

riforma e si aprirebbe una crisi di Giunta. Su<br />

queste vicende va costruito un adeguato consenso<br />

mentre siamo stati tenuti all'oscuro anche<br />

della Convenzione <strong>Regione</strong> – Università”. Andrea<br />

Lignani Marchesani ha annunciato voto negativo<br />

“perché l'<strong>Umbria</strong> deve perseguire uno sviluppo<br />

armonico e non basato su due pesi e due misure.<br />

Terni rischia di perdere sia la Asl che la Provincia.<br />

L'<strong>Umbria</strong> del nord è stata pesantemente penalizzata,<br />

anche da scelte della Giunta che sono<br />

utili solo a mantenere equilibri politici nel Pd”.<br />

Luca Barberini si è detto contrario all'articolo<br />

dato che “non si vogliono affrontare i gravi problemi<br />

che ci sono. Questo riordino viene affrontato<br />

seguendo una teoria marginalista, mancano<br />

interventi decisi dove invece sarebbero necessari.<br />

Non è più un problema di 'malpancisti', Stufara<br />

ha ragione nel chiedere maggiore coesione e<br />

partecipazione”. Oliviero Dottorini ha spiegato il<br />

voto favorevole con l'esigenza di non bloccare la<br />

riforma, pur riscontrando "la resistenza della<br />

Giunta rispetto a una visione policentrica <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong>"<br />

e annunciando l'intenzione di tornare<br />

ancora sul tema della sede delle Asl. Massimo<br />

Monni si è astenuto, rimandando ad una riunione<br />

del Gruppo Pdl l'elaborazione della posizione da<br />

tenere in Aula. Sandra Monacelli si è infine astenuta<br />

per la “mancanza di una visione organica<br />

nella riforma”. Recepito dalla Giunta l'emendamento<br />

Chiacchieroni sull'istituzione dei dipartimenti<br />

interaziendali (tra Asl e aziende ospedaliere),<br />

mirati a risparmiare e migliorare i servizi per<br />

i cittadini. È stato infine approvato all'unanimità<br />

l'emendamento Dottorini che prevede di dare<br />

maggiore autonomia alle professioni sanitarie<br />

non mediche. La Prima commissione, di cui fanno<br />

parte Oliviero Dottorini (Idv, presidente), Massimo<br />

Monni (Pdl, vice presidente), Renato Locchi,<br />

Luca Barberini, Fausto Galanello (Pd), Andrea<br />

Lignani Marchesani (Pdl), Sandra Monacelli (Udc)<br />

e Damiano Stufara (Prc – Fds) tornerà a riunirsi<br />

nella mattinata di lunedì 29 ottobre.<br />

RIFORMA SANITÀ: “CI SONO ANCORA PUNTI<br />

NODALI DA CAMBIARE E RECUPERARE” - GO-<br />

RACCI (COMUNISTA UMBRO) SUI LAVORI O-<br />

DIERNI DELLA PRIMA COMMISSIONE<br />

Perugia, 25 ottobre 2012 - “Mentre si sta approvando<br />

la riforma della sanità regionale che,<br />

dopo confronti e partecipazione, ha visto delle<br />

scelte innovative e positive nel testo portato in<br />

votazione in Prima Commissione, rimangono<br />

punti nodali da cambiare e recuperare”. Lo afferma<br />

il consigliere regionale Orfeo Goracci<br />

(Comunista Umbro) che, dopo aver partecipato<br />

ai lavori odierni della Commissione, fa riferimento<br />

allo “schema a due Perugia e Terni e,<br />

ancor di più e peggio, che in questo schema c'è<br />

il due + due (2+2) e cioè, mentre si tagliano le<br />

Asl da quattro a due, le aziende ospedaliere due<br />

sono e due rimangono”. Secondo Goracci “è<br />

difficile capire a cosa servono le due aziende<br />

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