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Untitled - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

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ECONOMIA/LAVORO<br />

stra industria - prosegue Buconi - dipenderà il<br />

positivo esito della vicenda. L'Italia non può consentire<br />

che accordi tra la Thyssen, Outokumpu e<br />

il Governo tedesco privino l'Italia di una primaria<br />

industria strategica. Il Gruppo socialista - conclude<br />

Massimo Buconi - è impegnato insieme a<br />

tutto il <strong>Consiglio</strong> e la Giunta ad evitare che si<br />

faccia speculazione industriale o finanziaria sulla<br />

vicenda ed a mantenere l'integrità produttiva ed<br />

occupazionale del polo siderurgico ternano”.<br />

BUITONI SANSEPOLCRO: “LA GIUNTA REGIONA-<br />

LE SI ATTIVI INSIEME ALLE ISTITUZIONI UMBRE<br />

E TOSCANE PER GARANTIRE IL MANTENIMENTO<br />

DEI POSTI DI LAVORO E LE PROSPETTIVE INDU-<br />

STRIALI DELL’AZIENDA” - INTERROGAZIONE DI<br />

STUFARA (PRC-FDS)<br />

Il capogruppo regionale Prc-Fds Damiano Stufara<br />

interviene sulla questione riguardante la crisi<br />

occupazionale dello stabilimento Buitoni di Sansepolcro<br />

(Ar) che riguarda anche molti lavoratori<br />

umbri. Con una interrogazione alla Giunta regionale<br />

<strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong> chiede quindi di conoscere “le<br />

iniziative che insieme alle amministrazioni umbre<br />

interessate, la <strong>Regione</strong> intende intraprendere,<br />

nei confronti della proprietà ed alle Istituzioni<br />

regionali toscane per garantire il mantenimento<br />

dei posti di lavoro, il futuro produttivo e le prospettive<br />

industriali dell’azienda”. Stufara spiega<br />

che nello stabilimento di Sansepolcro si sono<br />

persi in questi ultimi anni 159 posti di lavoro e<br />

che attualmente la proprietà avrebbe individuato,<br />

per questa unità produttiva, altri 32 esuberi.<br />

Perugia, 10 ottobre 2012 - Il capogruppo regionale<br />

Prc-Fds Damiano Stufara interviene sulla<br />

questione riguardante la crisi occupazionale dello<br />

stabilimento Buitoni di Sansepolcro (Ar) che riguarda<br />

anche molti lavoratori umbri. Con una<br />

interrogazione alla Giunta regionale <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong><br />

chiede quindi di conoscere “le iniziative che insieme<br />

alle amministrazioni umbre interessate, la<br />

<strong>Regione</strong> intende intraprendere, nei confronti della<br />

proprietà ed alle Istituzioni regionali toscane<br />

per garantire il mantenimento dei posti di lavoro,<br />

il futuro produttivo e le prospettive industriali<br />

dell’azienda”. Stufara chiede inoltre all'Esecutivo<br />

regionale quali azioni che si intendano avviare<br />

per “salvaguardare il patrimonio industriale e<br />

occupazionale per il sistema agroalimentare della<br />

valtiberina umbro-toscana e del Paese rappresentato<br />

dallo stabilimento Buitoni”. L'esponente<br />

di Rifondazione comunista ricorda che nel corso<br />

degli ultimi anni si è prodotta “una grave riduzione<br />

dei livelli occupazionali presso lo stabilimento<br />

Buitoni di Sansepolcro, attualmente gestito<br />

dalla società Newlat, passando da circa 500<br />

unità a 341. E questo nonostante gli impegni<br />

presi sul mantenimento dei posti di lavoro già in<br />

essere al momento del passaggio della gestione<br />

dello stabilimento da parte della Nestlè. Nei giorni<br />

scorsi – aggiunge Stufara - è stata annunciata<br />

la decisione dei vertici aziendali di licenziare 234<br />

lavoratori nel territorio nazionale, individuando,<br />

per lo stabilimento di Sansepolcro, un esubero di<br />

32 lavoratori”. Il capogruppo regionale Prc-Fds<br />

spiega poi che gli investimenti fatti da Newlat,<br />

“lungi dall'aver determinato, come previsto dal<br />

piano industriale prodotto al momento dell'acquisizione<br />

della gestione, un'autentica riqualificazione<br />

dell'impianto, si sono concentrati per la maggior<br />

parte in operazioni di altra natura, come ad<br />

esempio il nuovo centro distribuzioni”. Stufara<br />

sottolinea infine che malgrado lo stabilimento in<br />

questione sia collocato al di fuori del territorio<br />

regionale, si pone comunque “l'esigenza di un<br />

diretto interessamento delle istituzioni umbre per<br />

l'ottenimento di indispensabili garanzie in termini<br />

occupazionali e produttivi, vista la rilevanza che<br />

lo Stabilimento di Sansepolcro ha per l'economia<br />

umbra e, soprattutto, per le famiglie umbre che<br />

dipendono per il reddito dalle sue attività”<br />

SECONDA COMMISSIONE: “TESTO UNICO DEL-<br />

L'ARTIGIANATO IN NOME DELLA SEMPLIFICA-<br />

ZIONE E DELLA CHIAREZZA NORMATIVA” – INI-<br />

ZIATO L'ESAME DEL PROVVEDIMENTO CON<br />

L'AUDIZIONE DEI DIRIGENTI REGIONALI<br />

La seconda Commissione consiliare di Palazzo<br />

Cesaroni, presieduta da Gianfranco Chiacchieroni,<br />

ha iniziato l'esame della proposta di testo<br />

unico regionale in materia di artigianato, ascoltando<br />

i dirigenti della Giunta che hanno provveduto<br />

a stilare i 55 articoli della legge che di fatto<br />

abroga tutte le altre accumulate negli ultimi 22<br />

anni. La proposta che punta a semplificare e<br />

rendere più chiara e facilmente attuabile l'intera<br />

normativa, tornerà in Commissione a breve, dopo<br />

l'istruttoria dell'ufficio legislativo del <strong>Consiglio</strong><br />

regionale.<br />

Perugia, 10 ottobre 2012 – L'intera normativa<br />

regionale sull'artigianato, semplificata, resa più<br />

leggibile e riassunta in un testo unico di soli 55<br />

articoli, l'ultimo dei quali abroga dieci leggi preesistenti<br />

e cancella molti articoli e commi di norme<br />

ormai superflue, confermando tutte le parti<br />

essenziali della legislazione accumulatasi in <strong>Umbria</strong><br />

negli ultimi 22 anni, a partire dagli strumenti<br />

di crescita e di incentivi al settore. È un po' questa<br />

la filosofia che ispira il primo testo unico delle<br />

leggi regionali arrivato all'esame della II° Commissione<br />

consiliare di Palazzo Cesaroni, presieduta<br />

da Gianfranco Chiacchieroni che, prima di<br />

passare all'esame del complesso provvedimento,<br />

ha voluto ascoltare i dirigenti regionali dell'assessorato,<br />

sulle modalità seguite per accorpare<br />

l'intera disciplina del settore in un unica legge. A<br />

spiegare l'atto, che Chiacchieroni ha definito<br />

“lungimirante e strategico ai fini del superamento<br />

della crisi economica” e che tornerà in Commissione<br />

appena gli uffici avranno fatto la necessaria<br />

istruttoria, sono intervenuti i dirigenti regionali<br />

del settore Luigi Rossetti e Daniela Toccaceli.<br />

Hanno spiegato che il testo adottato dalla Giunta<br />

riassume di fatto in un'unica legge almeno sei<br />

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