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Untitled - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

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AFFARI ISTITUZIONALI<br />

RIORDINO PROVINCE E SANITÀ: “CITTÀ DI CA-<br />

STELLO RIMANE SUBALTERNA”- LIGNANI MAR-<br />

CHESANI (PDL) ANNUNCIA UN EMENDAMENTO<br />

PER FISSARE LE “SEDI DELLE DUE ASL NELLE<br />

CITTÀ CON GLI OSPEDALI PIÙ GRANDI”<br />

Per il consigliere regionale del Pdl, Andrea Lignani<br />

Marchesani, la partita delle riforme di sanità e<br />

Province vede escluso da ogni ruolo politico l'alto<br />

Tevere, con il rischio concreto che Città di Castello<br />

sia “l’unica 'capitale' dell’<strong>Umbria</strong>, ridotta a<br />

rango subalterno e con niente in mano”. Per evitare<br />

che questo avvenga, Lignani Marchesani<br />

annuncia un emendamento al disegno di legge<br />

sulla riforma della sanità umbra, con cui prevede<br />

di fissare la sede delle due Asl nelle città in cui<br />

già ora sono attivi gli ospedali territoriali più<br />

grandi.<br />

Perugia, 4 ottobre 2012 - “Città di Castello non<br />

può chiamarsi fuori dalle riforme che in queste<br />

settimane coinvolgeranno la <strong>Regione</strong> dell’<strong>Umbria</strong>,<br />

perché rischia di rimanere l’unica 'capitale'<br />

dell’<strong>Umbria</strong>, ridotta a rango subalterno e con<br />

niente in mano rispetto a: Perugia e Terni che<br />

resteranno sedi delle Province e delle Aziende<br />

ospedaliere; Foligno che si tiene la Asl e Spoleto<br />

il Tribunale”. Ad affermarlo è il consigliere regionale<br />

e vice presidente dell'Assemblea Andrea<br />

Lignani Marchesani (Pdl) che nel merito annuncia<br />

un emendamento all’articolo 6 del disegno di<br />

legge di riordino del sistema sanitario, per fa sì<br />

che sedi delle Asl siano le città umbre con<br />

l’ospedale territoriale più grande. Per Lignani<br />

Marchesani che invita i colleghi e le istituzioni del<br />

territorio alto-tiberino a far propria la sua proposta<br />

ed a sostenerla, si tratta di un emendamento<br />

di “buon senso che darebbe a Città di Castello il<br />

legittimo ruolo di sede legale della Asl del nord<br />

dell’<strong>Umbria</strong>. Perché mai - si chiede il consigliere -<br />

, i vertici di questa Asl dovrebbero stare a Perugia,<br />

dove non esiste ospedale di territorio, piuttosto<br />

che nel principale plesso ospedaliero dove<br />

si vive veramente la sanità e la sua organizzazione”.<br />

A suo giudizio in <strong>Umbria</strong> si sta modificando<br />

profondamente l’aspetto istituzionale della<br />

<strong>Regione</strong>, con riverberi importanti nell’Alta <strong>Umbria</strong>,<br />

senza che le Istituzioni alto-tiberine si facciano<br />

sentire in alcun modo”. In proposito Lignani<br />

Marchesani cita “il goffo tentativo di mantenere<br />

le due Province messo in atto dal Centrosinistra”<br />

ed ne ricostruisce gli antefatti in questi<br />

termini: “La maggioranza del <strong>Consiglio</strong> comunale<br />

di Foligno ha approvato un documento che, di<br />

fatto, recepisce i desiderata della Giunta regionale<br />

e di alcuni potentati, volti a mantenere due<br />

Province (con sede a Perugia e Terni) e con Foligno<br />

che diventerebbe 'capitale sanitaria' della<br />

nuova Asl del sud dell’<strong>Umbria</strong>, come risarcimento<br />

del passaggio in altra Istituzione provinciale<br />

(passaggio vincolante per rispettare i parametri<br />

di costituzione della Provincia stabiliti dal Governo).<br />

Non è un un caso, aggiunge Lignani Marchesani<br />

che, “l’articolo 6 del disegno di legge della<br />

Giunta regionale di riforma della governance<br />

sanitaria - attualmente all’attenzione del <strong>Consiglio</strong><br />

- non stabilisce a priori la sede delle due<br />

nuove Asl che nasceranno dalle ceneri delle attuali<br />

quattro, ma dà un termine di 30 giorni ai<br />

Comuni facenti parte delle stesse per stabilirla”.<br />

SISMA EMILIA ROMAGNA: IL CONTRIBUTO DEL<br />

CONSIGLIO REGIONALE DELL'UMBRIA PER IL<br />

RECUPERO DI UN IMMOBILE PER DISABILI A<br />

SAN FELICE SUL PANARO – IL PRESIDENTE<br />

BREGA HA CONSEGNATO I 60MILA EURO NELLE<br />

MANI DEL SINDACO<br />

San Felice sul Panaro, 8 ottobre 2012 – Il contributo<br />

del <strong>Consiglio</strong> regionale <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong> per il<br />

recupero di un immobile a San Felice sul Panaro,<br />

dove far nascere un centro riabilitativo residenziale<br />

e semiresidenziale diurno per disabili, finalizzato<br />

ad assorbire un bisogno fortemente sentito<br />

sul territorio. Si tratta di 60mila euro (50mila<br />

dal bilancio regionale, 10mila frutto della solidarietà<br />

di tutti i consiglieri regionali) che il presidente<br />

dell'Assemblea legislativa umbra, Eros<br />

Brega ha consegnato oggi nelle mani del sindaco<br />

di San Felice, uno dei centri maggiormente colpiti<br />

dal sisma, Alberto Silvestri e del presidente dell'Asp<br />

(Azienda servizi alla persona) ente proprietario<br />

dell'immobile in questione. Con accanto il<br />

presidente del <strong>Consiglio</strong> regionale dell'Emilia<br />

Romagna, Matteo Richetti, oltre al vice presidente<br />

umbro Andrea Lignani Marchesani e i consiglieri<br />

Alfredo De Sio e Sandra Monacelli, il presidente<br />

umbro Brega ha espresso i “sentimenti di<br />

vicinanza <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong> ad un territorio in cui le<br />

ferite prodotte dal terremoto caratterizzano ancora<br />

la vita quotidiana di molte persone. Siamo<br />

felici – ha detto – di poter contribuire alla realizzazione<br />

di una struttura destinata alle fasce più<br />

deboli, a persone cioè che più di altri soffrono<br />

questo tipo di situazioni. L'<strong>Umbria</strong>, che ha conosciuto<br />

e conosce i disagi legati al terremoto, vuole<br />

esservi vicina con sentimenti di amicizia e solidarietà”.<br />

Mentre il sindaco Silvestri non ha<br />

mancato di fare il bilancio della prima fase dell'emergenza<br />

e ringraziare il <strong>Consiglio</strong> regionale<br />

<strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong> per l'importante intervento verso la<br />

sua città, il presidente dell'Asp, Negro, ha sottolineato<br />

l'importanza della realizzazione della<br />

struttura, che sarà “particolarmente utile ad affiancare<br />

le famiglie dei disabili”. Grande cordialità<br />

è stata espressa dal presidente del <strong>Consiglio</strong><br />

regionale dell'Emilia Romagna, Matteo Richetti,<br />

che non ha mancato di evidenziare come “le e-<br />

sperienze comuni legate ai terremoti hanno legato<br />

profondamente le due realtà territoriali”. “Oltre<br />

tutto – hanno poi sottolineato Righetti e Brega<br />

– è una “risposta all'antipolitica che purtroppo<br />

si sta vivendo in Italia”. Il vicepresidente Lignani<br />

Marchesani ha definito l'incontro di oggi “un<br />

momento importante di solidarietà. Prendere<br />

contatto con queste realtà ha creato momenti<br />

toccanti. Il nostro pur modesto contributo vuole<br />

essere anche un segno verso l'antipolitica”. Alfredo<br />

De Sio ha voluto ricordare che “l'<strong>Umbria</strong> è<br />

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