Untitled - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria
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SOCIALE<br />
amministrazioni della sinistra umbra, a tutti i<br />
livelli territoriali, sono avvezze a servirsi delle<br />
risorse pubbliche per creare consenso”.<br />
Perugia, 5 ottobre 2012 - “Perché l’area sociale<br />
del Comune di Spoleto spende solo il 66 per cento<br />
degli oltre 82mila euro disponibili e già erogati<br />
dalla <strong>Regione</strong> in favore delle famiglie vulnerabili,<br />
mentre in gran parte del resto dell’<strong>Umbria</strong> le<br />
risorse vengono utilizzate tutte, tanto che, in<br />
molti Comuni, si è reso necessario chiudere anticipatamente<br />
i termini dell’avviso? Posto, peraltro,<br />
che a Spoleto non ci risulta sia intervenuto<br />
alcun ‘miracolo economico’, essendo, al contrario,<br />
una delle aree più colpite dalla crisi e dal<br />
ricorso alla cassa integrazione”. Lo chiede con<br />
un’interrogazione il consigliere regionale di Fare<br />
Italia, Franco Zaffini che, sollecita l’Esecutivo a<br />
“riprendersi i soldi erogati a quei Comuni che,<br />
come Spoleto, non hanno speso la totalità del<br />
denaro messo a disposizione, provvedendo a<br />
riscriverli nel fondo per l’anno successivo”. “Risulterebbe,<br />
infatti – spiega Zaffini – che, una<br />
volta nelle casse delle amministrazioni locali, le<br />
risorse per il sociale non spese rimangano nella<br />
disponibilità dei sindaci, i quali, a volte le distolgono<br />
dal fondo a cui sono destinate, nella fattispecie<br />
a quello per le famiglie vulnerabili, mentre,<br />
in ben più gravi ipotesi, le reiscrivono, di<br />
anno in anno, nell’esercizio successivo per creare<br />
una sorta di ‘tesoretto’ da spendere durante gli<br />
ultimi mesi di amministrazione, prima delle elezioni<br />
per il rinnovo del Sindaco e del <strong>Consiglio</strong><br />
Comunale”. A giudizio Zaffini si evidenzia che<br />
una simile prassi, “oltre ad essere illegittima<br />
sotto il profilo amministrativo e deprecabile sotto<br />
quello etico, snatura l’intervento in sé, la cui<br />
finalità è proprio quella di offrire un sostegno<br />
immediato alle famiglie che, anche improvvisamente<br />
o momentaneamente, si trovano in condizioni<br />
di disagio non così gravi da assimilarle alla<br />
povertà, ma comunque preoccupanti e giudicate<br />
a rischio”. “Purtroppo – sottolinea l’esponente di<br />
Fare Italia – è stato dimostrato, anche con recenti<br />
inchieste giudiziarie, che le varie amministrazioni<br />
della sinistra umbra, a tutti i livelli territoriali,<br />
sono avvezze a servirsi delle risorse pubbliche<br />
per creare consenso. E qui sta una delle<br />
tante e fondamentali differenze tra loro e noi:<br />
mentre il centrodestra guarda al welfare come<br />
strumento per i cittadini – conclude Zaffini –, la<br />
compagine che da sessant’anni governa la <strong>Regione</strong><br />
e le principali città ha imparato invece a<br />
farne un'abile strumento di clientele, un 'tesoretto'<br />
da sfruttare in campagna elettorale, per garantirsi<br />
la sopravvivenza al potere.”<br />
FONDO FAMIGLIE VULNERABILI: “SECONDO L’<br />
ASSESSORE VARGIU, SOLO PER IL COMUNE DI<br />
SPOLETO NON VA BENE IL REGOLAMENTO” -<br />
ZAFFINI (FARE ITALIA) REPLICA<br />
ALL’AMMINISTRATORE SPOLETINO<br />
Il consigliere regionale Franco Zaffini (Fare Italia)<br />
torna sulla questione relativa alla mancata<br />
erogazione da parte del Comune di Spoleto di<br />
una parte dei fondi (34 per cento) per le “famiglie<br />
vulnerabili”. Per Zaffini, “il regolamento per<br />
l’accesso ai contributi per le famiglie vulnerabili,<br />
stando a quanto afferma l'assessore comunale<br />
Vargiu, va bene per tutte le amministrazioni<br />
dell’<strong>Umbria</strong>, eccetto che per Spoleto”. “Difetto di<br />
comunicazione? Mancata pubblicità?” - si chiede<br />
Zaffini - che, comunque, avanza il sospetto che<br />
si tratti della “prassi di riportare le risorse non<br />
spese all’anno successivo da parte del Comune.<br />
Con il giochino di riscrivere di anno in anno i<br />
denari avanzati dalla mancata erogazione, per<br />
arrivare magari alle votazioni per il rinnovo del<br />
sindaco con un bel gruzzoletto da ‘elargire’<br />
nell’ultimo mese di campagna elettorale”.<br />
Perugia, 9 ottobre 2012 - “Apprendiamo<br />
dall’assessore del Comune di Spoleto, Battistina<br />
Vargiu, che il regolamento per l’accesso ai contributi<br />
per le famiglie vulnerabili, va bene per<br />
tutte le amministrazioni dell’<strong>Umbria</strong>, eccetto che<br />
per Spoleto”. Lo afferma il consigliere Franco<br />
Zaffini (Fare Italia), in replica alle dichiarazioni,<br />
apparse sulla stampa locale, dell’amministratore<br />
spoletino. “In un contesto di omogeneità regolamentare,<br />
dove tutti i Comuni hanno esaurito<br />
rapidamente le poche risorse a disposizione –<br />
spiega Zaffini – solo nelle casse del Comune di<br />
Spoleto è rimasto inutilizzato il 34 per cento del<br />
denaro erogato dalla <strong>Regione</strong> e che avrebbe dovuto<br />
essere assegnato ai nuclei familiari in condizioni<br />
di difficoltà. Questo, a voler pensar bene -<br />
aggiunge – può significare che ci sia stato quantomeno<br />
un difetto di comunicazione, una pubblicità<br />
non adeguata per i cittadini, rimasti ignari<br />
dell’opportunità del contributo, trattandosi di<br />
famiglie che non sono abitualmente seguite dai<br />
servizi sociali. Chissà quanti nuclei con un fattore<br />
Isee compreso tra 7.500 e 23.000 euro sono<br />
rimaste fuori dal contributo, semplicemente perché<br />
non ne conoscevano l’esistenza oppure mal<br />
indirizzate dagli stessi servizi”. Zaffini, che sull'argomento<br />
ha presentato un’interrogazione in<br />
<strong>Consiglio</strong> regionale, ribadisce i propri “sospetti<br />
sulla prassi di riportare le risorse non spese<br />
all’anno successivo da parte del Comune. Con il<br />
giochino di riscrivere di anno in anno i denari<br />
avanzati dalla mancata erogazione – dice ancora<br />
l’esponente d’opposizione – si arriva alle votazioni<br />
per il rinnovo del sindaco con un bel gruzzoletto<br />
da ‘elargire’ nell’ultimo mese di campagna<br />
elettorale. Per questo motivo chiediamo che la<br />
<strong>Regione</strong> si riprenda i soldi e li ridistribuisca con il<br />
prossimo avviso. Se così non sarà, staremo lì a<br />
vigilare che il prossimo anno le risorse siano interamente<br />
destinate alle famiglie. Così – conclude<br />
Zaffini - verificheremo se le buone intenzioni<br />
dell’assessore si tradurranno in fatti, oppure se<br />
anche questa volta i nostri sospetti risulteranno<br />
più che fondati”.<br />
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