Untitled - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria
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POLITICA/ATTUALITà<br />
moniano la presenza di bambini schiavi nelle<br />
piantagioni della Costa D'Avorio. Malgrado ciò –<br />
conclude Brutti - anche Sua eccellenza monsignor<br />
Bassetti ha ceduto alla 'cioccolauda' servita<br />
dal vulcanico organizzatore della kermesse, il<br />
quale è riuscito a ottenere una sede di rappresentanza<br />
all'interno dello stesso Vescovado. Direbbe<br />
De André: 'Perfino il parroco che non disprezza,<br />
tra un miserere e un'estrema unzione, il<br />
bene effimero della dolcezza, lo porta appresso<br />
in processione'”.<br />
“LA LIBERTA' DI ESPRESSIONE È ALLA BASE DI<br />
UNA DEMOCRAZIA E DI UNA SOCIETÀ CIVILE” -<br />
LA SOLIDARIETÀ DI ROSI (PDL) AI RELATORI<br />
DEL CONVEGNO 'MARCIARE SU ROMA' PER<br />
L'AGGRESSIONE DI SABATO<br />
Perugia 29 ottobre 2012 - “L'aggressione subita<br />
sabato scorso dai relatori del convegno storico<br />
'Marciare su Roma' rappresenta un episodio gravissimo<br />
fomentato da giorni di polemiche da parte<br />
della sinistra umbra”. Maria Rosi (PdL) esprime<br />
la sua solidarietà “ a chi, sabato, ha subito<br />
non solo una violenza fisica, ma una violenza al<br />
proprio diritto fondamentale di libertà di espressione”.<br />
Per Rosi, quanto accaduto, “è l'ennesima<br />
dimostrazione degli atteggiamenti antidemocratici<br />
e coercitivi propri della sinistra umbra verso<br />
chi non è allineato con le loro ideologie. Si professano<br />
difensori della libertà – attacca - e invece<br />
sono i primi a fomentare l'opinione pubblica<br />
mettendo in campo metodi poco ortodossi. Forse<br />
non si sono accorti che siamo nel 2012 e che<br />
l'epoca di Stalin e Lenin è finita. I ragazzi che in<br />
questi giorni sono stati accusati di essere dei<br />
'fascistelli' erano soltanto intenti a rievocare un<br />
momento storico che, invece, per chi vive con i<br />
paraocchi bolscevichi, va dimenticato. Questi<br />
ragazzi hanno dimostrato grande senso di civiltà<br />
e non hanno usato la violenza”. L'auspicio di Rosi<br />
è che “episodi del genere non si ripetano più” e<br />
che “i rappresentanti politici che in questi giorni<br />
hanno acceso polemiche inutili poi sfociate in<br />
violenza, comprendano che la libertà di espressione<br />
pacifica è alla base di una democrazia e di<br />
una società civile”. Per l'esponente regionale del<br />
centro destra, “in questo difficile momento storico<br />
chi fa politica ha il dovere di abbassare i toni e<br />
non di innescare 'bombe ad orologeria' che possono<br />
esplodere quando meno te lo aspetti. Ma<br />
forse siamo noi che viviamo ancora sotto una<br />
dittatura bolscevica”. As<br />
“DOPO L'AGGRESSIONE AI CONVEGNISTI DI<br />
'MARCIARE SU ROMA' NON BASTA LA SOLIDA-<br />
RIETÀ, MA OCCORRONO LE SCUSE DI CHI HA<br />
GENERATO QUESTO CLIMA, IN PRIMIS I VERTICI<br />
ISTITUZIONALI” - NOTA DI LIGNANI MARCHE-<br />
SANI (PDL)<br />
Perugia, 29 ottobre 2012 - “Non basta una solidarietà<br />
generica o una condanna del gesto di<br />
aggressione ai convegnisti dell'hotel Brufani, che<br />
peraltro mi auguro arrivino quanto prima da tutto<br />
l’arco politico e che, da parte mia, sono ovviamente<br />
scontate. Occorrono invece formali<br />
scuse da parte di chi ha ingenerato questo clima<br />
avvelenato con ingiustificati ed anacronistici allarmismi.<br />
In primis, da parte di quei vertici istituzionali,<br />
dal presidente della <strong>Regione</strong>, al sindaco<br />
di Perugia, al presidente della Provincia, i quali<br />
nel loro alto ruolo dovrebbero rappresentare tutti<br />
ed invece hanno contribuito, magari inconsapevolmente,<br />
con le loro dichiarazioni a creare questi<br />
momenti di tensione”. Lo afferma il consigliere<br />
regionale Andrea Lignani Marchesani (Pdl), in<br />
riferimento ai fatti susseguenti lo svolgimento del<br />
convegno tenutosi all'Hotel Brufani di Perugia,<br />
sabato scorso. “Scuse dovute – secondo Lignani<br />
- se si vuole dare dell’<strong>Umbria</strong> un’immagine rispettosa<br />
della sua storia e della sua tradizione di<br />
accoglienza e tolleranza. Cosa sarebbe avvenuto<br />
– si chiede poi il consigliere di centrodestra - se<br />
ad essere aggrediti fossero stati i manifestanti<br />
del presidio antifascista anziché i partecipanti al<br />
convegno storico tenutosi nel noto hotel perugino?<br />
Certo le redazioni giornalistiche sarebbero<br />
state sepolte da comunicati di solidarietà e di<br />
condanna, con i classici 'due pesi e due misure':<br />
atteggiamenti indegni di una Nazione civile, ma<br />
cui siamo costretti ad assistere spesso, a cominciare<br />
dalle 'letture' sui comportamenti dei tifosi<br />
nelle curve negli stadi”.<br />
“VOGLIO CREDERE CHE PERUGIA NON SIA UNA<br />
CITTÀ INTOLLERANTE VERSO LE IDEE ALTRUI” -<br />
LA SOLIDARIETÀ DI VALENTINO (PDL) AI PAR-<br />
TECIPANTI AL CONVEGNO “MARCIARE SU RO-<br />
MA” AGGREDITI<br />
Perugia, 29 ottobre 2012 - “L'aggressione ai partecipanti<br />
al convegno 'Marciare si Roma' è il frutto<br />
del clima politico di questi giorni. Ma non posso<br />
credere che Perugia non rispetti e non tolleri<br />
le idee politiche degli altri”. Lo scrive, in una<br />
nota, il consigliere regionale Rocco Valentino<br />
(PdL) esprimendo la sua solidarietà ai partecipanti<br />
aggrediti. Nel sottolineare come l'iniziativa<br />
era “legata esclusivamente a studi storici”, Valentino<br />
si dice preoccupato per il comportamento<br />
di “determinati rappresentanti delle istituzioni<br />
che, con una sterile ed imprudente polemica,<br />
hanno tentato di impedire lo svolgimento della<br />
manifestazione, alimentando un clima di inutile<br />
tensione che è poi sfociato nel gesto vigliacco e<br />
stupido di alcuni esagitati”. Per Valentino, quindi,<br />
il sindaco di Perugia Boccali e la presidente della<br />
<strong>Regione</strong> Marini “devono delle scuse a questi signori,<br />
prendendo le distanze e condannando il<br />
gesto violento che è stato perpetrato ai loro danni”.<br />
Il consigliere regionale del Pdl, nel definire<br />
tutto ciò “reazioni esagerate della sinistra nostrana”,<br />
vuole rimarcare il fatto che “non può<br />
decidere sempre una parte politica cosa è buono<br />
e cosa è sbagliato” e che “non si può cancellare il<br />
diritto ad esprimere le proprie teorie”. L'auspicio<br />
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