Untitled - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria
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RIFORME<br />
le una condivisione più ampia da parte del <strong>Consiglio</strong><br />
regionale. Una occasione da cogliere dopo<br />
che la presidente della <strong>Regione</strong> ha deciso di delegare<br />
il <strong>Consiglio</strong> regionale ad inviare la proposta<br />
al Governo. Le due risoluzioni di maggioranza<br />
e minoranza si differenziano in maniera sottile:<br />
nella nostra c'è un richiamo all'articolo 133 della<br />
Costituzione, ma noi sottolineiamo che la legge<br />
di conversione del decreto legge '95/2012' sostituisce<br />
la parola soppressione delle Province con<br />
'riordino', ed in virtù di ciò che noi facciamo nostra<br />
la decisione del Cal di procedere ad un riordino<br />
delle Province umbre mantendone due con<br />
caratteristiche geografiche e demografiche diverse.<br />
Il richiamo all'articolo 133 non è dirimente<br />
rispetto alla questione fondamentale, perché può<br />
essere attivato in qualsiasi momento. Per questo<br />
noi richiamiamo il deliberato del Cal sul quale si<br />
sono espressi 27 consigli comunali”. DAMIANO<br />
STUFARA (PRC-FDS): “Le due risoluzioni sono<br />
profondamente diverse: quella del Pdl 'invita' al<br />
governo ad attuare quanto previsto dall'articolo<br />
133, mentre la maggioranza 'chiede' di attuare<br />
quanto deciso dal Cal <strong>dell'<strong>Umbria</strong></strong>. Voto favorevole<br />
alla nostra risoluzione e contrario a quella della<br />
minoranza” PAOLO BRUTTI (IDV): “Contrari ad<br />
entrambe le risoluzioni. C'è anche un profilo di<br />
illegitimità dei contenuti: si parla di riordino di un<br />
ambito provinciale che in base ai parametri del<br />
decreto di luglio non rientra nei requisiti, sia per<br />
la popolazione che per il territorio” FRANCO ZAF-<br />
FINI (FARE ITALIA): “Voto contrario ad entrambe<br />
le risoluzioni. Non c'è bisogno di due Province; la<br />
maggioranza fa la difesa d'ufficio dell'esistente,<br />
ma l'<strong>Umbria</strong> del futuro non è quella delineata dal<br />
Governo regionale, e il ruolo dell'opposizione è<br />
inadeguato”.<br />
RIORDINO PROVINCE: “BENE RISOLUZIONE<br />
APPROVATA CHE CHIEDE UN'UMBRIA CON DUE<br />
PROVINCE” - PER STUFARA (PRC – FDS) “IL PDL<br />
VA IN FRANTUMI E DIMOSTRA DI NON AVERE<br />
UN'IDEA DI UMBRIA”<br />
Perugia, 22 ottobre 2012 - “Bene ha fatto il <strong>Consiglio</strong><br />
regionale di oggi ad approvare una risoluzione<br />
che, con chiarezza, recepisce la posizione<br />
del Cal sulla necessità che in <strong>Umbria</strong> ci siano due<br />
province equilibrate, anziché un'unica provincia<br />
che corrisponda territorialmente alla regione<br />
stessa. Così facendo l'<strong>Umbria</strong> ha detto che non<br />
condivide le scelte demagogiche e autoritarie del<br />
Governo Monti”. Lo dichiara, al termine dei lavori<br />
dell'Assemblea regionale, il capogruppo del Prc –<br />
Fds Damiano Stufara. “Il fatto che su questo atto<br />
il Pdl sia andato in frantumi – aggiunge - dimostra<br />
il disorientamento del principale partito di<br />
opposizione. La portavoce dell'opposizione<br />
Fiammetta Modena non ha partecipato al voto,<br />
andandosene pochi minuti prima. I consiglieri<br />
Monni, Lignani Marchesani e Valentino, pur presenti<br />
in aula, non hanno partecipato al voto della<br />
risoluzione e gli altri si astengono, fra cui il capogruppo<br />
Nevi, che contraddice così quanto sostiene<br />
da mesi”.<br />
RIORDINO PROVINCE: “UNA GIORNATA BUTTA-<br />
TA VIA, TERNI MERITA BEN ALTRO” - NOTA DI<br />
BRUTTI (IDV)<br />
Perugia, 22 ottobre 2012 - “Evitare gli sprechi<br />
non significa solo tagliare le spese. Buttare via<br />
una giornata di lavoro, com'è stato fatto oggi,<br />
per un provvedimento che sarà cassato dal governo<br />
Monti, non è una buona pratica”. E' questo<br />
il commento di Paolo Brutti, consigliere regionale<br />
dell'Italia dei Valori, dopo il sì dell'Assemblea<br />
regionale al riordino delle Province. “Di fatto -<br />
prosegue Brutti - Terni non può essere salvata,<br />
lo sappiamo tutti, ma si è voluto far vedere ai<br />
cittadini ternani che il tentativo di salvataggio è<br />
stato fatto. Un brutto esempio, che ripercorre<br />
vecchi approcci clientelari della politica, mentre<br />
l'elettorato chiede a gran voce e giustamente<br />
comportamenti più pragmatici e tempestivi.<br />
Quanto sarebbe stato meglio, oggi, discutere<br />
cosa fare dopo l'inevitabile processo di unificazione,<br />
magari destinando a Terni la sede dell'assessorato<br />
regionale alla Programmazione delle<br />
risorse finanziarie, collocando i suoi uffici nel<br />
cuore sofferente del nostro territorio, anziché<br />
illudere i cittadini ternani con questa misera patacca?”.<br />
RIORDINO PROVINCE: “LA MARINI SI E’ CIMEN-<br />
TATA IN UNA DIFESA D’UFFICIO DISTRATTA E<br />
SVOGLIATA” - NOTA DI ZAFFINI (FARE ITALIA)<br />
Perugia, 22 ottobre 2012 - “Una difesa d’ufficio<br />
distratta e svogliata”: è il giudizio del consigliere<br />
regionale Franco Zaffini (Fare Italia)<br />
sull’intervento di oggi, in Aula, della presidente<br />
Marini, con cui la governatrice ha illustrato il<br />
percorso tracciato dal Cal dell’<strong>Umbria</strong> sul riordino<br />
delle Province, “nel tentativo – asserisce Zaffini -<br />
di salvare quella ternana”. “Un discorso – secondo<br />
il consigliere di centrodestra – volto al mantenimento<br />
di un assetto esistente che in cuor<br />
loro, sia della presidente che della maggioranza,<br />
sanno perfettamente non essere quello del futuro.<br />
Diverso – aggiunge – sarebbe stato cogliere<br />
l’occasione offerta da un Governo tecnico che si<br />
sobbarca il ‘lavoro sporco’, per una vera semplificazione<br />
dell’<strong>Umbria</strong>, unica, reale garanzia per la<br />
sua stessa esistenza”.<br />
RIORDINO PROVINCE: “IL PERCORSO INIZIATO<br />
DEVE ESSERE CHIARO, TRASPARENTE E PARTE-<br />
CIPATO” - NEVI (PDL) SPIEGA LE RAGIONI DEL-<br />
LA RISOLUZIONE DEL CENTRODESTRA<br />
Perugia, 22 ottobre 2012 - “Un percorso convinto<br />
e coerente affinché l'<strong>Umbria</strong> mantenga le due<br />
province come strumento fondamentale nelle<br />
dinamiche di revisione dell'architettura istituzionale<br />
e delle articolazioni dello stato sul territorio:<br />
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