Scarica PDF - Turismo Itinerante
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GIARDINI IN ITALIA<br />
OntheRoad<br />
mente legato.<br />
Piano piano acquisisce un suo stile divenendo<br />
sempre più famoso per le scene<br />
sulla spiaggia e per i ritratti e riceve riconoscimenti<br />
grazie alla partecipazione a<br />
esposizioni nazionali e internazionali: Il<br />
ritorno dalla pesca è comprato dallo<br />
Stato francese e nel 1900 riceve a Parigi<br />
il Gran Prix.<br />
Dal matrimonio con Clotilde García del<br />
Castillo, sua ispiratrice, nascono tre figli<br />
María Clotilde, Joaquín ed Elena, famiglia<br />
cui è legatissimo tanto quanto lo è<br />
all’arte del dipingere. Dopo che il figlio<br />
ha curato per anni la casa-museo di<br />
Madrid, oggi è Blanca Pons-Sorolla,<br />
pronipote della primogenita, a conservare<br />
la memoria del bisnonno.<br />
La sua fama attraversa l’Oceano e il<br />
lavoro procede fecondo e veloce mentre<br />
assume anche l’impegno di trasmettere<br />
come accademico la propria poetica,<br />
ma è in tale situazione che l’artista -<br />
magnificamente<br />
effigiatosi<br />
nell’Autoritratto dalla calda e intensa<br />
vitalità - maturati i temi di luce, colore e<br />
natura sente il bisogno di coltivare un<br />
nuovo interesse che gli consenta, pur<br />
praticando la sua amatissima pittura e<br />
fruendo dei risultati raggiunti, di rimanere<br />
solo con la propria intimità e con i<br />
propri pensieri trovando quiete nel<br />
porto sicuro dei giardini, amore che non<br />
lo abbandonerà più.<br />
La permanenza a più riprese in<br />
Andalusia lo colpisce per il paesaggio<br />
come testimonia Sierra Nevada in inverno<br />
vibrante di neve e per il carattere<br />
determinato della sua gente come la<br />
Ragazza andalusa, ma sono i patii il suo<br />
soggetto ricorrente di cui lascia testimonianze<br />
di rara bellezza che trascina<br />
occhi, cuore e anima dentro i ‘giardini<br />
incantati’ in cui par di sentire l’allegro<br />
bisbiglio dell’acqua che scorre vitale e<br />
rasserenante raccomandando di guardare<br />
con gioiosa serenità lo scorrere<br />
dell’esistenza. Giardini popolati dalla<br />
propria famiglia - come il vivace<br />
Saltando la corda o solitari e rasserenanti<br />
nella loro solitudine consolatrice -<br />
e giardino proprio costruito sul modello<br />
di quelli andalusi facendosi anche arrivare<br />
piante e decorazioni<br />
dall’Andalusia, giardini attraverso i quali<br />
ci ha lasciato tanta serenità mediata<br />
dalla sua pittura solare.<br />
Il mio amore per la natura mi porterebbe<br />
a continuare all’infinito questo spensierato<br />
percorso allargando il discorso<br />
non solo all’Europa, ma anche agli altri<br />
continenti: scelgo come conclusione un<br />
giardino che nelle intenzioni di chi l’ha<br />
ideato è una summa di quelli del<br />
Giardino Formale di Villa Ottolenghi<br />
Parco Scherrer - Morcote<br />
mondo: il Parco Scherrer a Morcote<br />
(www.lugano-tourism.ch) - delizioso<br />
borgo che conserva vestigia di un passato<br />
medievale glorioso come più grande<br />
porto sul lago di Lugano (da cui dista<br />
una decina di chilometri) - un giardino<br />
‘paradisiaco’ dove viaggiare nel tempo<br />
e nello spazio.<br />
Sito ai piedi del Monte Arbòstora in una<br />
zona dal mite microclima e dai dolci<br />
panorami sul Ceresio e sul Varesotto,<br />
nasce nel 1930 a opera di Hermann<br />
Arthur Scherrer, abbiente commerciante<br />
di tessuti e appassionato d’arte, che,<br />
dopo avere sistemato in anni il pendio,<br />
vi fa collocare piante esotiche e orientali<br />
osservate durante i suoi viaggi. Oltre a<br />
creare due aree, una con lo stile mediterraneo<br />
e l’altra asiatico, vi aggiunge<br />
riproduzioni in scala ridotta di diversi<br />
templi delle due zone (tempio greco,<br />
egizio, siamese…): un tripudio di vegetazione,<br />
da quella nostrana a quella<br />
esotica, che ricorda il mondo.<br />
(2, fine)<br />
TURISMO all’aria aperta 71