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Aprile_11:Pag prova.qxd 02/04/2011 9.41 Pagina 25<br />
Aprile<br />
2011<br />
25<br />
Vincenzo Apicella,<br />
vescovo<br />
D<br />
al 14 al 18<br />
di marzo si<br />
sono tenuti<br />
gli esercizi spirituali del clero della <strong>Diocesi</strong> presso il centro di S. Maria<br />
dell’Acero, dettati da Mons. Ermenegildo Manicardi, biblista e rettore del<br />
Collegio Capranica.<br />
Il tema rientrava nel programma che ci siamo dati in questo anno pastorale:<br />
“Dio educa il suo popolo”, prendendo a riferimento in questa occasione<br />
il libro degli Atti degli Apostoli. Si è iniziato precisando il significato<br />
di educazione nel<br />
nostro contesto, che<br />
comporta anche l’aspetto<br />
del formare e<br />
dell’edificare, e quello<br />
di popolo, che si<br />
estende anche a quel<br />
popolo nascosto che<br />
solo Dio conosce.<br />
Ripercorrendo e meditando<br />
la trama degli<br />
Atti ci siamo resi<br />
conto di come il<br />
Signore ci educa alla<br />
fede, riservando al<br />
Padre il compito di stabilire tempi e momenti, alla concretezza, dandoci<br />
la forza dello Spirito Santo per essere testimoni della sua Resurrezione<br />
nella vita quotidiana, per generarlo, come Maria, in noi e negli altri.<br />
Gli Atti raccontano come il Signore ha educato i discepoli, attraverso le<br />
figure dei protagonisti principali: Pietro prima e Paolo poi, generato alla<br />
fede dal martirio di Stefano.<br />
Conformati a Cristo, perseveranti nella preghiera, illuminati dallo<br />
Spirito, ammaestrati dalle Scritture, i cristiani, anche attraverso difficoltà,<br />
persecuzioni, contrasti e cadute, vengono educati per mezzo di quanto<br />
concretamente vivono ad uscire dai loro schemi e allargare il loro cuore<br />
al mondo intero.<br />
La loro unità si costruisce nella loro diversità e la loro fede si arricchisce<br />
nell’incontro con le culture diverse a cui l’Evangelo viene annunciato.<br />
Sono stati giornate stimolanti, che hanno visto anche un momento<br />
penitenziale, vissute nell’esperienza della comunione quotidiana, che<br />
si è allargata a<br />
tutto il presbiterio<br />
nell’ultimo giorno.<br />
Se un rammarico<br />
rimane è<br />
che ancora troppo<br />
pochi accolgono<br />
l’invito a<br />
vivere questo<br />
momento di grazia<br />
che ci viene<br />
offerto.