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Aprile_11:Pag prova.qxd 02/04/2011 9.47 Pagina 30<br />
Aprile<br />
30 2011<br />
I<br />
Silvano Tummolo<br />
l 22 aprile 1766 fu consacrato Vescovo di <strong>Segni</strong> il Vicario Generale di<br />
Veroli Mons. Andrea Giustiniano, appartenente alla nobile famiglia Spani,<br />
che assolse tale incarico sino alla data della sua morte, nel 1784.<br />
Pastore particolarmente zelante, allo scopo di fomentare lo studio della Dottrina<br />
Cristiana, istituì una gara catechistica tra i ragazzi e le ragazze delle parrocchie,<br />
non solo a <strong>Segni</strong> ma in ciascun paese della <strong>Diocesi</strong>. Ai vincitori di<br />
questa competizione di cultura religiosa Mons. Spani soleva dividere un<br />
premio di 100 lire per ogni paese, 50 lire ai maschi e 50 lire alle femmine.<br />
Costatan do nel tempo gli ottimi frutti della suddetta gara, affinché non terminasse<br />
con la sua morte, lasciò trecento scudi (pari a 1500 lire) al Capitolo<br />
di <strong>Segni</strong>, affinché con gli stessi si perpetuasse la gara senza eventuali difficoltà<br />
economiche<br />
che potessero<br />
intervenire. Il<br />
Capitolo non solo<br />
mantenne sempre<br />
l’ottima consuetudine,<br />
ma crescendo<br />
coll’aumento<br />
della popolazione<br />
il numero dei partecipanti<br />
alla gara,<br />
e verificando con<br />
quanta passione<br />
costoro si dedicassero<br />
alla studio<br />
della Dottrina, giunse<br />
anche alla determinazione<br />
di<br />
aumentare il premio,<br />
portandolo<br />
da lire 100 a lire<br />
150.<br />
Il fatto che vi fosse<br />
in palio del<br />
denaro, dunque<br />
dei quattrini, indusse<br />
la consuetudine<br />
a definire Dottrina<br />
dei quattrini l’insegnamento<br />
della<br />
dottrina del catechismo<br />
che si svolgeva<br />
nel corso del<br />
mese di settembre proprio in prospettiva della gara, cui era riservato il giorno<br />
29 di detto mese dedicato alla festa dell’Arcangelo.<br />
Ma l’insegnamento del Catechismo non era certo limitato a quel periodo<br />
dell’anno, anche in considerazione delle Disposizioni sulla Dottrina<br />
Cristiana che prevedevano – forse sarebbe meglio dire “statuivano” – delle<br />
precise regole: la frequenza delle lezioni di Catechismo era obbligatoria,<br />
infatti, per i ragazzi e le ragazze, separatamente, dai 6 ai 15 anni; dette<br />
lezioni, che dovevano svolgersi in un’ora pomeridiana dei giorni festivi,<br />
venivano annunciate dal suono della campana.<br />
Ed i parroci erano particolarmente zelanti nel sollecitare le famiglie alla partecipazione<br />
dei figli.<br />
Poiché a <strong>Segni</strong> il Catechsimo veniva insegnato in due aule del Convento<br />
dei Padri Dottrinari (l’attuale palazzo municipale) – le stesse aule in cui si<br />
svolgevano le lezioni della scuola elementare, la cosiddetta Scoletta – venne<br />
indotto l’erroneo convincimento che la gara di catechismo fosse stata<br />
introdotta dai Padri Dottrinari: in realtà essa invece non solo risaliva alla<br />
seconda metà del ‘700 per iniziativa, come detto, del Vescovo Mons. Spani,<br />
ma le cronache religiose ce ne hanno tramandato la prosecuzione fino a<br />
buona parte della prima metà del ‘900.<br />
Dunque la gara vedeva il suo culmine in prossimità della festa<br />
dell’Arcangelo, quando una commissione formata da tre canonici esaminava<br />
i concorrenti ed esprimeva il proprio giudizio: i primi tre ragazzi e le<br />
prime tre ragazze venivano ripettivamente proclamati Imperatore, Primo e<br />
Secondo Principe,<br />
Imperatrice,<br />
Prima e Seconda<br />
Prinipessa. Ed in<br />
occasione della<br />
festività di San<br />
Michele, subito<br />
dopo il vespro, per<br />
le vie cittadine si<br />
snodava una processione<br />
nel corso<br />
della quale tutti<br />
potevano ammirare<br />
questa particolare<br />
corte imperiale,<br />
i cui protagonisti<br />
erano persino<br />
dotati di corona,<br />
scettro e mantello<br />
rosso.<br />
E, non certo secondariamente,<br />
agli<br />
onori popolari –<br />
specialmente quelli<br />
dei fedeli della parrocchia<br />
di appartenenza<br />
- si aggiungeva<br />
anche il ben<br />
accetto premio in<br />
denaro.<br />
Tenuto conto che<br />
col passare degli<br />
anni e l’imporsi<br />
della tradizione il numero dei giovani partecipanti alla gara andò di anno<br />
in anno aumentando, e che similmente aumentò la passione e dunque anche<br />
la qualità della preparazione degli stessi, la commissione si trovò ben presto<br />
a dover esprimere un giudizio ottimo anche per una ventina di concorrenti<br />
contemporaneamente, così da determinare difficoltà nell’assegnazione dei<br />
primi posti in classifica: a questi risultati di ex aequo si rispose, saggiamente,<br />
con una elezione “democratica” mediante sorteggio per i ruoli della “corte<br />
imperiale”, mentre la somma in denaro veniva suddivisa tra tutti i meritevoli,<br />
unitamente ad ulteriori premi che gli accorti parroci provvedevano ad<br />
assicurare, visti i risultati lusinghieri dell’iniziativa.