Impatto Magazine: Gli indici statistici // N. #9 // 2 dicembre 2014
www.impattomagazine.it // info@impattomagazine.it // Impatto Magazine: Gli indici statistici. Questa settimana in primo piano: Ritorna il meeting dell'Opec, nasce l'asse Arabia Saudita - Stati Uniti per mettere in difficoltà Russia e Iran? Follow Us on Facebook: https://www.facebook.com/impattomagazine
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Orecchiette con cime di rapa<br />
un piatto tradizionale pugliese.<br />
puccie sono panini morbidi,<br />
ricoperti a fine cottura di<br />
farina bianca a simboleggiare<br />
la purezza della Madonna,<br />
che si possono trovare più<br />
piccoli e ripieni di olive<br />
in salamoia (pucce uliate)<br />
o più grandi e vuote, da<br />
farcire a piacimento, di<br />
solito con tonno, capperi,<br />
provolone, pomodorini,<br />
acciughe e pesciolini fritti<br />
sott’aceto detti franfullicchi.<br />
Una variante della puccia è<br />
prodotta a Gallipoli, la puccia<br />
caddhipulina, che contiene<br />
nell’impasto anche burro,<br />
pomodori, acciughe, tonno,<br />
capperi ed olio extravergine<br />
di oliva. Terminato il digiuno<br />
al tramonto, la cena del 7<br />
<strong>dicembre</strong> prevede baccalà<br />
al sugo o con le patate e<br />
pittule (o pettole), frittelle<br />
fatte solo di farina, acqua e<br />
lievito, vuote o farcite con<br />
i più svariati ingredienti,<br />
come gamberetti, calamari,<br />
baccalà, cavolfiore, fiori<br />
di zucca, rape, patate<br />
dolci o alla pizzaiola, con<br />
olive, porro, capperi e<br />
pomodorini. Verdura tipica<br />
della cena della vigilia sono<br />
le rape, usate come ripieno<br />
per le pittule ma anche<br />
consumate come contorno,<br />
come la ricetta delle rape<br />
‘Nfucate, in cui la verdura<br />
viene saltata in padella con<br />
olio, aglio, olive nere ed<br />
abbondante peperoncino<br />
piccante; in altre zone della<br />
Puglia si ritrovano invece<br />
nelle famose orecchiette<br />
alle cime di rapa. A Taranto<br />
la tradizione del digiuno<br />
della vigilia è molto sentita,<br />
dopo che, la notte tra il 7 e<br />
l’8 <strong>dicembre</strong> 1710, un forte<br />
terremoto colpì la città<br />
senza distruggerla, miracolo<br />
attribuito alla Madonna,<br />
così come avvenne nel 1743,<br />
anno in cui l’Immacolata fu<br />
dichiarata patrona. A Bari<br />
invece, sempre la vigilia,<br />
regna sulle tavole l’anguilla,<br />
consumata arrosto o al sugo,<br />
usato anche per condire gli<br />
spaghetti. In Campania,<br />
come ogni vigilia di festa, si<br />
usa consumare la pizza di<br />
scarole, torta rustica ripiena<br />
di olive nere, scarola, capperi,<br />
uvetta e pinoli, preparata<br />
per rimanere leggeri in vista<br />
delle grandi abbuffate dei<br />
giorni successivi. Sempre<br />
in Campania, in particolar<br />
modo nella costiera<br />
Amalfitana, si preparano le<br />
zeppole dell’Immacolata,<br />
piccole palline di impasto<br />
dolce, fritte e poi arricchite<br />
con miele e confettini<br />
colorati, da gustare anche<br />
nella versione salata,<br />
più grandi e ripiene con<br />
mozzarella e prosciutto<br />
cotto. In Sicilia la festa<br />
dell’Immacolata Concezione<br />
è molto sentita, in virtù della<br />
smisurata venerazione del<br />
Pizza con le scarole - un<br />
piatto tipico partenopeo.<br />
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