Impatto Magazine: Gli indici statistici // N. #9 // 2 dicembre 2014
www.impattomagazine.it // info@impattomagazine.it // Impatto Magazine: Gli indici statistici. Questa settimana in primo piano: Ritorna il meeting dell'Opec, nasce l'asse Arabia Saudita - Stati Uniti per mettere in difficoltà Russia e Iran? Follow Us on Facebook: https://www.facebook.com/impattomagazine
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Dedica - una vecchina piena<br />
di buste della spesa e pacchi.<br />
senza placare né abbassare<br />
il tono di voce mi spiega che<br />
ognuna delle persone che<br />
vedo, rappresenta i tasselli<br />
della mia formazione<br />
personale che hanno<br />
contribuito a generare in me<br />
traumi. Ci sediamo su quel<br />
che resta dei sedili strappati.<br />
Il pavimento è gommoso e<br />
sui vetri c’ é una patina di<br />
caffè. Riesco ugualmente a<br />
vedere la mia immagine<br />
riflessa. I piedi mi fanno<br />
male. <strong>Gli</strong> occhi dei pendolari<br />
sono puntati su di me. In<br />
particolare quelli di un<br />
bambino che ha tra le<br />
manine un libro dalla<br />
copertina color indaco.<br />
Provo ad avvicinarmi e gli<br />
chiedo se posso sfogliarlo.<br />
Punta i suoi occhi nei miei<br />
ma non mi da risposta.<br />
Riesco a togliere il libro<br />
dalle sue mani. Lo sfoglio, le<br />
pagine sono bianche. Non ci<br />
sono parole, né disegni.<br />
<strong>Gli</strong>elo restituisco. La<br />
vecchina mi spiega che non<br />
vedo il contenuto perché già<br />
lo conosco. L’ho già letto.<br />
Tutto è successo quando ho<br />
accettato di barattare i miei<br />
ricordi con il folle giullare<br />
delle calze. Con la leggiadria<br />
e l’eleganza di un<br />
maggiordomo d’altri tempi,<br />
vedo entrare dalla porta a<br />
forma di serratura, un uomo<br />
con uno smoking a pois<br />
rosa: mi propone i suoi<br />
calzini speciali. Il volto è<br />
disteso, non sembra stanco.<br />
Ha i capelli nero corvino,<br />
gonfi come quelli di un<br />
clown. Illuminato dai raggi<br />
verde smeraldo riflessi nei<br />
suoi orecchini a forma di<br />
campana tubolare, insiste<br />
affinché io prenda almeno<br />
un paio di calzini. Inizio a<br />
desiderare che la super<br />
vecchina agisca per me.<br />
Così non è. Sembra proprio<br />
che devo sbrigarmela da<br />
sola. Con un gesto simile a<br />
quello di un amico che<br />
accarezza le mani in segno<br />
di conforto, porge i suoi<br />
calzini come una corona.<br />
Scarto la confezione che li<br />
contiene, tolgo gli stivali e<br />
ci infilo i piedi. Spostandosi<br />
come su un tappeto<br />
elettronico, mi lascia e si<br />
avvicina ad una coppia di<br />
passeggeri inermi che con<br />
sorpresa reagiscono alla sua<br />
vicinanza. Predice loro il<br />
futuro e gli lascia una<br />
coperta. Si volta e mi<br />
sorride. Poi, canticchia una<br />
canzone che racconta di<br />
lunghe corse per<br />
raggiungere il treno mentre<br />
i violini continuavano a<br />
suonare con i fischi del<br />
capostazione. Continuando<br />
a cantare, mi chiede di<br />
risolvere un indovinello:<br />
“Lo cerchi, lo desideri ma<br />
non lo riesci ad ottenere.<br />
Eppure è sotto i tuoi occhi, a<br />
volte moltiplicato. Che cosa<br />
sarà mai? Risolvi questo<br />
indovinello e il treno si<br />
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