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Impatto Magazine: Gli indici statistici // N. #9 // 2 dicembre 2014

www.impattomagazine.it // info@impattomagazine.it // Impatto Magazine: Gli indici statistici. Questa settimana in primo piano: Ritorna il meeting dell'Opec, nasce l'asse Arabia Saudita - Stati Uniti per mettere in difficoltà Russia e Iran? Follow Us on Facebook: https://www.facebook.com/impattomagazine

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I teutonici dopo decenni di egemonia economica in Europa<br />

iniziano ad arrancare e intanto la Bretagna tenta il soprasso.<br />

Ormai è indiscutibile<br />

il ruolo di leader<br />

che la Germania ha<br />

assunto in Europa,<br />

sia dal punto di<br />

vista economico<br />

Marco<br />

Tregua<br />

Editoriale<br />

N.9 | 2 Dicembre <strong>2014</strong><br />

Germania una<br />

leadership a tempo?<br />

sia in ambito politico, ma<br />

questa leadership può essere<br />

incontrastata o ci sono altre<br />

potenze europee pronte a lanciare<br />

il guanto di sfida?<br />

Di certo sono tanti i paesi che<br />

versano in condizioni difficili e<br />

che non hanno come obiettivo<br />

l’assunzione di una posizione di<br />

vertice, bensì puntano a risolvere<br />

rilevanti problemi interni e<br />

a rientrare quanto prima nei<br />

parametri di Maastricht che,<br />

sempre più spesso, sono oggetto<br />

di deroga e testimoniano le forti<br />

condizioni di indebitamento in<br />

cui alcune economie nazionali<br />

versano. I dissesti finanziari di<br />

Grecia, Italia, Spagna e Portogallo<br />

sono sotto gli occhi di tutti e<br />

tra prestiti, debiti e presunte<br />

rivoluzioni nel mondo del lavoro,<br />

le condizioni sembrano ormai<br />

destinate a cambiare molto<br />

lentamente e, forse, molto<br />

difficilmente.<br />

Nello scenario europeo c’è, però,<br />

una nazione solida, con un ricco<br />

patrimonio di risorse naturali<br />

e che non è sempre considerata<br />

nelle analisi di più ampio respiro,<br />

visto che non ha adottato la<br />

moneta unica; si tratta del Regno<br />

Unito, che ancora una volta si<br />

appresta a chiudere l’anno con la<br />

prestigiosa etichetta di economia<br />

europea con la crescita più rapida<br />

tra i maggiori stati. Le previsioni<br />

del 2013 sono state confermate dai<br />

dati registrati nell’anno in corso<br />

e ciò che sottolinea con maggior<br />

forza le buone condizioni di salute<br />

delle casse della terra d’Albione è<br />

l’ammontare del deficit pubblico,<br />

in netto calo per la prima volta<br />

dagli anni della crisi.<br />

Le previsioni, inoltre, sono<br />

particolarmente rosee e<br />

l’economia del Regno Unito si<br />

lancia in corsia di sorpasso a danno<br />

della Germania, operazione che,<br />

secondo autorevoli stime, sembra<br />

potersi realizzare nel 2030, dopo<br />

un sostanziale affiancamento nel<br />

2028. I punti di forza dello scenario<br />

d’oltremanica sono la forza della<br />

moneta, un livello di imposizione<br />

fiscale sopportabile e la crescita<br />

della popolazione, ma soprattutto<br />

il potere d’acquisto delle famiglie,<br />

che riprende a crescere per la<br />

prima volta dal 2009. I dati raccolti<br />

nell’ultimo biennio mostrano,<br />

addirittura, il Regno Unito come<br />

l’economia più forte del mondo<br />

occidentale subito dopo gli<br />

Stati Uniti. Ma chi capitanerà<br />

la corsa al PIL più alto nel 2030?<br />

Beh, sembrano essere pochi i<br />

dubbi: la Cina quadruplicherà il<br />

proprio prodotto interno lordo<br />

nei prossimi 15 anni e, a sua volta,<br />

realizzerà uno storico sorpasso<br />

sugli Stati Uniti, mentre un’altra<br />

“nuova” economia si farà spazio<br />

verso il podio dei paesi più ricchi,<br />

vale a dire l’India, altro esempio<br />

di crescita che prosegue a ritmi<br />

elevati. Queste, ovviamente,<br />

sono previsioni e tra un anno<br />

si potranno già avere alcune<br />

risposte rilevanti.<br />

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