Impatto Magazine: Gli indici statistici // N. #9 // 2 dicembre 2014
www.impattomagazine.it // info@impattomagazine.it // Impatto Magazine: Gli indici statistici. Questa settimana in primo piano: Ritorna il meeting dell'Opec, nasce l'asse Arabia Saudita - Stati Uniti per mettere in difficoltà Russia e Iran? Follow Us on Facebook: https://www.facebook.com/impattomagazine
www.impattomagazine.it // info@impattomagazine.it // Impatto Magazine: Gli indici statistici. Questa settimana in primo piano: Ritorna il meeting dell'Opec, nasce l'asse Arabia Saudita - Stati Uniti per mettere in difficoltà Russia e Iran? Follow Us on Facebook: https://www.facebook.com/impattomagazine
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Scritto da<br />
Armando De Martino<br />
Mi fermo e cerco un posto per<br />
sedermi. Scruto intorno. Siamo sotto<br />
terra. Siamo sotterrati consapevoli.<br />
Siamo sotterrati ma non facciamo<br />
danni. Dalle nostre parti si sotterrano<br />
danni d’oro. Sono seduto e guardo<br />
intorno le persone perplesse. Le<br />
persone infreddolite, le persone<br />
allegre. Il vento ed un annuncio ci<br />
ricorda che siamo sottoterra ma vivi.<br />
C’è roba sottoterra che ci ricorda<br />
che siamo morti che camminano.<br />
Ammantati, alienati, destinati ad<br />
essere carta di credito per il mercato<br />
nero delle bustarelle differenziate. La<br />
camorra come scudo, la politica come<br />
lancia, le anime che fumano dai corpi<br />
freddi i bersagli. Guardo il telefono,<br />
non c’è campo. Isolati. Una signora<br />
guarda l’orologio. Il tempo. Sbuffa<br />
Romanzata<br />
A UNO<br />
rammaricandosi con le mani. Quando<br />
si arriva alle stazioni c’è sempre un<br />
treno che è partito prima del nostro.<br />
Inevitabile. Il tempismo è un soldatino<br />
di piombo su un cavallo di cartone.<br />
Affonda. Accavallo le gambe, e ricordo<br />
che non posso fumare. Però respiro<br />
l’aria sottoterra. Ascolto la radio dalle<br />
cuffiette. C’è un nuovo idolo delle<br />
poltrone serali. Ha la camicia bianca<br />
e la cravatta verde. Parla, parla, anche<br />
alla radio. Fenomeno. Riesce sempre<br />
ad avere risposte a tutto. Peccato<br />
che non ci siano domande giuste da<br />
porgli. Il Vangelo secondo Matteo,<br />
Pasolini l’avrà creato pensando alla<br />
deriva che avrebbe preso la sua Italia.<br />
Arriva il treno. Il vento aumenta.<br />
Me ne accorgo. Salgo. Prossima<br />
fermata “Quattro giornate”. Mi<br />
viene in mente Gennarino Capuozzo.<br />
Organizzò la rivolta ai tedeschi e li<br />
cacciò. Furono quattro giorni di morte<br />
e orgoglio. L’Italia non ricorda. Io<br />
si. Quel bambino che ribaltò la città<br />
cancellando svastiche e fasci con<br />
la dignità di una miseria popolana,<br />
ricca di rabbia miscelata a dignità<br />
artistica. Quel bambino che guidò una<br />
città a stendere il tappeto rosso agli<br />
alleati accolti come liberatori di una<br />
città fantasma, vuota di nemici. Quel<br />
bambino che morì dopo che aveva<br />
reso una medaglia al valore militare<br />
alla sua città. È solo una fermata di<br />
una metropolitana. È solo una città<br />
che ha la monnezza tossica che le cola<br />
come lacrime dalle viscere. Morto.<br />
Faceva il panettiere. Aveva dodici<br />
anni. Aveva gli occhi della vita che si<br />
inarca e si arrampica sulle pendici del<br />
passato e si capovolge al futuro senza<br />
passare per il presente. Assente. Il<br />
tempo. Assente. Esodato dalla storia.<br />
Cassaintegrato della memoria. Sudo.<br />
Sono in piedi, attaccato. Guardo tutti<br />
attaccati. Ho un brivido. È l’unico<br />
momento in cui rivedo tanta gente coi<br />
pugni chiusi. In un vagone, quando<br />
è attaccata per non cadere. Un tipo<br />
basso, seduto discute con un altro<br />
52