MANUALE SULLA GESTIONE SOSTENIBILE DEI VIVAI - Ce.Spe.Vi.
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TEXTBOX 5.1<br />
Sommario<br />
Fase di definizione dell’obiettivo e del campo di applicazione<br />
dell’analisi del ciclo di vita (LCA) nel comparto vivaistico pistoiese<br />
1. Obiettivi della LCA e livello di dettaglio dello studio:<br />
- quantificare i carichi ambientali di produzioni vivaistiche tipiche del distretto di Pistoia, al fine<br />
di individuarne le criticità;<br />
- permettere un confronto tra diverse modalità produttive al fine di promuovere buone pratiche<br />
ambientali;<br />
- creare una banca dati di inventario di LCA per le produzioni vivaistiche tipiche del distretto di<br />
Pistoia da utilizzare con un software semplificato per le analisi del ciclo di vita;<br />
- contribuire allo sviluppo di criteri produttivi per ipotizzare un marchio di qualità delle piante<br />
pistoiesi.<br />
2. Campo di applicazione della analisi LCA<br />
Le produzioni vivaistiche del distretto di Pistoia presentano organizzazioni produttive differenziate,<br />
e quindi l’indagine è stata condotta considerando:<br />
- produzioni in pieno campo<br />
- produzioni in contenitore<br />
- attività di propagazione<br />
3. Funzioni del sistema e unità funzionale dello studio LCA<br />
- funzioni del sistema in esame: produzione e imballaggio di piante per le differenti tipologie<br />
produttive.<br />
- unità funzionale: lo scopo principale dell'unità funzionale è di fornire un riferimento a cui legare<br />
gli elementi in ingresso e in uscita. Questo riferimento è necessario per consentire la comparabilità<br />
dei risultati dell'LCA. I lavori riportati in letteratura utilizzano differenti unità funzionali, che non<br />
consentono purtroppo di confrontare i risultati. Per esempio per le produzioni floricole con il<br />
progetto ECOFLOWER, Terlizi sono state definite le seguenti unità funzionali: 100 steli recisi per<br />
la coltivazione della rosa, oppure 6 vasi per la coltivazione del ciclamino (Russo e Scarascia<br />
Mugnozza, 2005; Russo et al., 2008). Nel caso del vivaismo è difficile definire l’unità di prodotto ai<br />
cui riferire i dati perché, per esempio, in un settore di vasetteria spesso non c’è un’unica specie ma<br />
specie diverse (con differenti dimensioni del vaso) e quindi per questo motivo si è deciso di<br />
scegliere come unità funzionale la superficie coltivata del settore indagato, esprimendo il dato in<br />
termini di CO 2 eq/m 2 a -1 .<br />
4. Confini del sistema dello studio LCA<br />
Il sistema di prodotto così come viene definito dalle norme ISO 14040-14044 include i confini fisici<br />
dei diversi processi che compongono il ciclo di vita di un prodotto (Fig.5.3.).<br />
Le macchine agricole e i fabbricati non sono stati considerati, perché già in fase preliminare si è era<br />
visto che il loro impatto specifico era irrilevante rispetto a quello totale. I fabbricati sono<br />
ammortizzati considerando sia una vita utile di 100 anni sia tutta la superficie aziendale; per i<br />
macchinari, invece, si considerano le ore di lavoro effettivamente impiegate sulla superficie in<br />
questione. Il gasolio è stato inoltre analizzato come mezzo di consumo, cioè è stato considerato<br />
l’impatto ambientale della sua produzione, ma non quello originato dalla sua combustione nelle<br />
macchine agricole impiegate in vivaio.<br />
La stesura dei confini di processo ci ha permesso di progettare la struttura (piani – processi – flussi)<br />
all’interno del software GaBi 4.<br />
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